
Domenica infilo un altro paio di scarpe, che sembrano darmi meno fastidio, dopo la maxy colazione da
Corrado Bakery (
West Greenwich Village) i fantastici quattro, pieni di energia prendono un taxi e vanno ad
Harlem alla ricerca di una messa gospel. Il tassista ci porta alla cattedrale
St. John the Divine ma non si sente una nota, viriamo per
Apollo theatre e ciccia, altre tre chiese ma gli orari sono sballati, troppo tardi per una messa, troppo presto per l'altra, dopo un giro in un mega store sportivo dove gli amici acquistano Levi's 501 a 29 dollari, All star alte e basse a 30 e Adidas a 35 prendiamo il double decker e facciamo un giro passando per la
Comumbia University,
Upper East side, vediamo il museo
Guggenheim (già visitato in precedenza) scendiamo davanti al
Met (il Metropolitan museum) e all'altezza della 76 E ci infiliamo a
Central Park. Passiamo per
Belvedere Castle, ma non ci fermiamo, superiamo
Tavern on the Green e
Sweedish cottage, scoiattoli scorrazzano ovunque, gente che riposa nei prati sotto un sole pallido, sfrecciano tizi in rollerblade, ciclisti di ogni tipo ed età, risciò(!) giriamo intorno al
lago , foto di rito al
Ponte visto in tanti film.
Lo giriamo quasi tutto a piedi (è una città) e quando le estremità iniziano a fulminarmi,
letteralmente, faccio l'ultima tappa a
Bethesda Terrace (la fontana è asciutta!) dove soccombo.
Strawberry fields forever Hotdog dal carretto, sosta in bagno alla
Loeb Boathouse, l'ultima sporca meta è
Strawberry fields, (la volta scorsa l'ho mancato!) dove un simpatico fricchettone racconta ad un pubblico accorato la vita e la morte (avvenuta lì vicino, al
Dakota Building) di John Lennon, e dell'area del parco dedicata a lui, sul mosaico bianco e nero, con la parola
Imagine scritta al centro ci sono decina di fiori colorati e fragole, intorno turisti che piangono(!) usciamo dal parco e prendiamo un taxi (è comodo, veloce, e in proporzione costa meno di qualsiasi altro mezzo)
This boots are (not) made for walking Snobbo
Burberry (e questo la dice lunga sul dolore che mi affligge) mi precipito all'
UGG store e stavolta il portiere mi spalanca la porta con deferenza. Provo un paio di
UGG short grey, appena infilo il piede cambia l'umore, 136 dollari (95 euro) contro i 198 eurelli italiani? approvo e striscio la carta, ci avviamo verso l'
Empire State Building c'è un vento bestiale e sul cucuzzolo fa un freddo boia, forse perchè la volta scorsa eravamo saliti all'imbrunire, a 'sto giro, in pieno giorno mi fa un po' impressione, vedo aerei in lontananza e confesso che non sono tranquillissima, finito il tour si scende e si va verso l'hotel che per il compleanno del
Principe abbiamo, sotto sua richiesta, prenotato al
Buddakan di
Chelsea (Meatpacking district) e dobbiamo raggiungere il ristorante alle 20.
[Peste mi colga se proprio la sera della festa mi viene una colica che mi piega in due come una sdraio, mi impasticco di rimedi omeopatici, ci infilo anche un buscopan e un rilaten, tanto per gradire e faccio finta di stare bene, anche se l'amore mio mi conosce a memoria e si dispiace. Tutti tirati a lucido, io sono uno straccio e reggo l'anima con i denti.]
Locale pazzesco, buio(!) molto frequentato, scendendo al piano inferiore, passando per il salone principale, riconosco la location in cui
Carrie & Mr. Big festeggiano il loro fidanzamento in
Sex and the city the movie. Ci servono
4 persone diverse (uno prende le ordinazioni, uno serve l'acqua e il vino, uno sparecchia e il capo si assicura che le portate siano sincronizzate, e di nostro gusto) quando il
Principe e il socio escono per bruciarsene una la socia chiama il capo e gli chiede di portare il dessert con una candelina. Tutto perfetto. Cena squisita.
Il Principe striscia la carta e usciamo.
Gotham by night Fuori dal locale staziona una limousine bianca lunga km! Noi ci apprestiamo a fare un gesto ad un taxi quando l'autista della limo ci avvicina e chiama la socia per nome...
surprise! la limo è il regalo dei soci per il compleanno e ci scorrazza per
Manhattan per due ore buone facendoci vedere tutto quello che c'è! ci porta a
Brooklyn, a vedere lo skyline in corrispondenza del
Pier 17 si ferma davanti al toro di
Wall street per una foto, ci porta a prendere un caffè in centro, passando per le strade già percorse e per altre che cercheremo nei giorni successivi. [A me il dolore cessa solo una volta in camera]
Peccato, però è stata una bella serata
CONTINUA