venerdì 16 giugno 2017

[personale] Mourning

Prima di emigrare su questa piattaforma avevo un altro blog.
È stato la mia valvola di sfogo, il mio diario, il mio amico più caro ed il mio terapista per 6 anni, poi ho dovuto cambiare aria perché sul lavoro una collega strega mi stalkerava e raccontava ai superiori i miei affari personali.
Ogni tanto tornavo sulla piattaforma e rileggevo i miei pensieri per capire come sono cambiata e quali avvenimenti della vita mi hanno fatto crescere, maturare, elaborare le cose che ho vissuto.

Li ho documentato giorno per giorno la malattia di mia madre fino alla sua dipartita.

Da tempo la piattaforma non funzionava a dovere.
Più volte ho tentato di rientrare per scrivere un post e non ci sono riuscita.
Adesso sembra definitivamente implosa.
E con lei tutti i miei ricordi.

Sto cercando di elaborare il lutto di questa perdita. 


ps il sito è stato magicamente ripristinato - ho ritrovato tutto!!!!

mercoledì 14 giugno 2017

[personale] Degli uffici pubblici e altre diavolerie

Normalmente tra avere ragione ed essere gentile scelgo sempre la seconda (che io abbia quasi sempre ragione è un'altra storia)
Oggi no.
Oggi, cazzo, ho scelto di avere ragione.
Sono stanca di farmi andare bene sempre tutto, di non alzare mai la voce, di essere quella che accetta senza fare domande, perché è così e basta. (non funzionava da piccola, figuriamoci ora che sto invecchiando)
La burocrazia italiana fa schifo, è un fatto.
A Savona fa più schifo, se possibile.
Tre giri in tre uffici pubblici, per lo stesso motivo, senza ottenere una soluzione, solo gente che gioca allo scaricabarile, che incolpa il collega con cui hai parlato la volta prima. 

Nessun incontro costruttivo, il niente imbottito di nulla. 
Cerco una soluzione ad un intoppo e trovo solo scuse e rimpalli
Praticamente ti prendono per sfinimento: quando sei stanco di lottare, perchè alla fine ti stanchi, ti rassegni e prendi quel che passa il convento.
Si fa presto a dire che non cambia niente, se nessuno muove il culo per cambiare le cose.
All'ennesimo "ha ragione" ho sclerato, sono partita da casa che avevo ragione, e l'avevo anche la settimana scorsa e quella precedente, non sono andata a rifare un giro di uffici per farlo confermare da quattro guitti incompetenti, che non sanno nemmeno da che parte sono girati e nessuno capisce perché ricoprano quel ruolo visto che sembrano catapultati da un altro pianeta e non hanno la minima cognizione di cosa stanno facendo. Siamo circondati da idioti, che non sanno svolgere il proprio lavoro ma che percepiscono ogni mese lauti stipendi. Paradossale, oltre che grottesco.
Oggi ho alzato la voce e magicamente si è mosso qualcosa.
Ma non avrei dovuto essere io a sottolineare la situazione. e non avrei nemmeno dovuto inalberarmi.
In un mondo tecnologico, dove tutti si aspettano che usi il computer anche per cose più semplici, dovrebbero esserci funzioni che evidenziano la mancanza di documenti per chiudere o fare avanzare una pratica.
Pratiche inevase a causa di mail non aperte, o allegati ignorati.
Dire che sono incazzata come un coguaro è un eufemismo e se penso che ogni giorno, migliaia di persone subiscono soprusi di questo genere mi viene un travaso di bile. 

Ognuno combatte le proprie battaglie, piccole o grandi che siano, inutili, senza senso, anche solo di principio.

Oggi ho iniziato a combattere la prima di una lunga serie.
 
         
Namaste

giovedì 1 giugno 2017

[serial] Nella rete di Netflix e altre storie

Durante l'inverno, oltre ai soliti serial che seguo di default (ormai hanno raggiunto un numero imbarazzante)  ho iniziato a guardare alcune nuove proposte:

Se non vivete in una grotta sapete tutti di cosa tratta. In caso contrario vi rimando a Wikipedia, che lo spiega in modo egregio. Ogni puntata una valle di lacrime. Emozionante******

Una coppia sposata da vent'anni entra in crisi. La storia narra  il modo strampalato in cui la coppia scoppiata cerca di gestirla...
L'umanizzazione dell'icona Carrie Bradshaw, trasfigurata nella semplice Frances Dufresne, una di noi. 
Divertente***

 Questo è un trip pazzesco. Qui la trama. Consigliato********


Recentemente abbiamo acquistato un televisore per la camera da letto. Pensavo a qualcosa di sobrio ma il Principe ha avuto la sindrome di Stendhal da Euronics, risultato: una smart TV da tipo 50 pollici, uno schermo da cinema e mille mila opzioni. Ovviamente abbiamo provato Netflix e si è aperto un mondo


Tra i diversi titoli (di cui alcuni già menzionati in questo post) ho visto anche il serial tratto dalla saga di Scream e non mi è dispiaciuto.



Ho iniziato il tanto decantato Breaking bad che non ha deluso le aspettative (altissime) e lo sto centellinando guardando un episodio ogni sera.


Amante del multiverso Marvel non potevo farmi mancare l'ultima novità: Iron fist.
Il primo episodio mi ha agganciato poi altre novità mi hanno distratto e l'ho perso di vista.


Ma la vera rivelazione di questa stagione è stato Riverdale.
Riverdale è una tranquilla cittadina di provincia che viene sconvolta dalla misteriosa sparizione di un sedicenne, Jason Blossom, durante una gita in barca. Alla fine dell'estate il corpo del ragazzo emerge sul greto del fiume, con una ferita di arma da fuoco. Archie Andrews, il protagonista, il giorno della sparizione di Jason era al fiume e ha sentito uno sparo, ma non può confessarlo perché era in compagnia della sua insegnante di musica, con cui ha una relazione extrascolastica. L'amena cittadina nasconde più di un segreto e sono tanti coloro che, in un modo o nell'altro, erano collegati a Jason. Iniziano le indagini che porteranno a  dubitare di tutti...
Tratto da un fumetto pubblicato dagli anni 40 (uscito al tempo di Wonder Woman e Captain America)  adattato in chiave moderna, decisamente dark, è un mix tra Dawson's creek, Pretty little liars e Twin peaks. Protagonisti giovanissimi, accostati a vecchie glorie quali Luke Perry (chi ha avuto vent'anni negli anni '90 non può dimenticare Dylan McKay di Beverly Hills 90120) Skeet Ulrich (il primo Ghostface della saga Scream), Madchen Amick (Shelly Johnson di Twin Peaks), e Molly Ringwald (la dolcissima Andie Walsh di Pretty in pink e già membro femminile onorario del Brat Pack)  Ha un bel ritmo, una bella sceneggiatura, il cast azzeccato. Solo tredici episodi, la seconda stagione è in lavorazione e, a giudicare dal cliffhanger della season finale, ci darà molte soddisfazioni. Consigliatissimo*******