Un tempo c'erano i
blogger: personcine passate dalla
smemoranda cartacea al diario digitale. Ognuno nella sua cameretta virtuale affrontava tematiche diverse: calcio, moda, poesia, musica, cinema, politica, fotografia e tanto altro. Alcuni hanno raggiunto
visualizzazioni da record e sono diventati veri e propri
personaggi: opinionisti in trasmissioni televisive, scrittori, giornalisti, pseudostilisti, icone della moda.
EPPURE
Mi sfugge il momento (
più che altro la vera ragione) in cui le
fashion blogger, ovvero le giovani donne che pubblicano gli
outfit (insieme di capi indossati in una precisa occasione) spiegando la scelta di ogni singolo pezzo, dettagliando stilista, prezzo e luogo in cui reperirlo, sono diventante
web influencer.
In rete, in special modo sui
social, c'è una vera e propria venerazione per la categoria (in alcuni casi oserei dire
stalking). Non c'è bisogno di fare nomi (sono
5 o
6 e le conoscete tutti) sono diventate vere e proprie icone delle nuove generazioni. Ogni giorno leggo di
ragazze che corrono da una parte all'altra della città con la speranza di incontrare
il loro idolo (una giovane di pochi anni più grande) per poter fare un
selfie insieme!
1) C'è una spasmodica ricerca di emulazione:
la musa pubblica una foto in cui calza le
Puma di
Rihanna,
oggettivamente inguardabili, ed ecco che
le piccole fans viaggiano
più che la carta nei tubi per trovarle uguali.
2) Lodi sperticate sulla
bellezza; per carità alcune sono davvero graziose, e sarebbero anche meglio se non fossero già parzialmente rifatte chirurgicamente
(a 25 anni?) o pesassero più di
30 kg (
tragically skinny is the new black?)
Qualcuna si aiuta smaccatamente con photoshop (
no vabbè, così siam capaci tutti!) pubblica foto in cui è una
silfide e primi piani in cui è tutta zigomi, poi le ragazzine che la
incontrano rimangano un po' spiazzate
(le più maliziose ne pubblicano le
foto reali per dimostrare che non è oro tutto quello che luccica.)
3) Accanita ammirazione per lo
stile di vita che si svolge tra parrucchiere, estetista, parterre alle sfilate di moda, e vacanze a ufo
(ma una impegnata nel sociale o almeno in un ambito ecologico nel senso più ampio del termine, no?)
Insomma quello che un tempo era
lo status della velina (che almeno si esibiva in stacchetti di 30 secondi per cui si esercitava tutta la settimana) adesso è ricoperto in toto dalle cosiddette
influencer de noantri.
Resta inteso: affari loro e che se la godano finché dura, non sono qui a discutere il merito e apprezzo la loro determinazione.
Però un conto è pubblicare un capo, una scarpa, un accessorio che hai acquistato tu, per tuo gusto personale (ciò che dovrebbe definire la
fashion blogger) un altro è pubblicizzare occultamente un marchio
(non compari come testimonial ma di fatto mostri il brand come se lo fossi) Sottinteso che
la pubblicità è l'anima del commercio, a chi giova questo
sottospecie di marketing? Ormai pubblicizzano la qualunque! Nella stessa settimana
tre di loro hanno postato sul proprio profilo una foto sensuale con un noto profumo.
Lo scopo era quello di convincere le migliaia di followers a fiondarsi in profumeria a comprarlo?
(non mi sono mai fatta impressionare dalla diva che reclamizza un determinato profumo, non c'è cosa più personale, è una questione chimica, può indossarlo anche Angelina Jolie ma se su di me pare un insetticida, resta sullo scaffale e tanti saluti!) Come corollario un paio di giorni dopo una di loro si ritraeva con un'altra fragranza, enfatizzando col viso la sensazione che le procurava l'essenza
(se non è una marketta questa?!) La stessa cosa vale per
borse, cappelli, cappotti, e costumi, secondo la stagione. Mi chiedo quante di coloro che chiedono il nome dello stilista di un determinato capo possono davvero permetterselo, e quante effettivamente lo acquistano!
Personalmente non comprerei mai un capo che sta benissimo ad un'altra, morfologicamente diversa da me, molto più giovane o solo per emulazione, ma quello è una mia prerogativa, e fortunatamente non siamo tutti uguali! Eppure qualcuno deve crederci veramente perché pare che vengano invitate in location esotiche a sbafo purché pubblichino un tot di post a tema, vestite di tutto punto
(con colori, tessuti e fantasie che non indosserei nemmeno sotto tortura) per fotografarsi e tessere le lodi di questa o quella
maison (mentre si vocifera che alcune abbiano svenduto prontamente i suddetti regali su
Depop)
. Sfoggiano look improbabili, make up che le fa sembrare più vecchie
(con quello che hanno speso per sembrare più giovani!) accessori di un pacchiano inarrivabile e in alcuni contesti sono acclamate come star in ascesa
(benché al lato pratico non producano alcun effetto sull'economia). Non so se sarà solo il fenomeno del momento: qualcuna sta cavalcando l'onda da un po' e tiene botta
(buon per lei, s'intende!), forse qualcuna sarà solo una meteora
(è fisiologico). Resta il fatto che, con tutte queste
favolose nullità, si sono fatte un nome senza un'ora di vero,onesto, sudato lavoro..
.chiamale sceme!!!!
"Ma poi, è proprio obbligatorio essere qualcuno?"
(cit.)