giovedì 10 agosto 2017

X agosto 1984. (Federico)

Ogni anno, il dieci agosto, ripenso alla poesia di Pascoli.
Forse perchè al tempo faticai ad impararla,
forse perchè la tristezza del testo mi restò nel cuore...
La pronuncio a bassa voce.
Solo il pezzo che ricordo,
poi ripenso all'estate dei quattordici anni:
la sera di San Lorenzo, 
dopo aver trascorso più di un'ora attaccato ai videogiochi,
Federico uscì dai bagni Nettuno, fece per salire sulla sua vespa bianca,
un px 125 targato Genova,
poi si voltò, 
come se gli fosse venuta in mente una cosa importantissima,
tornò indietro, mi prese la faccia tra le mani,
mi guardò con gli occhi più azzurri che io ricordi,
e posò le sue labbra sulle mie.
Un bacio dolcissimo, di pochi secondi,
indimenticabile.
Mi disse buonanotte,  accese la moto e sparì.

Quella sera un desiderio si avverò
senza che io guardassi le stelle per esprimerlo.


Fu l'ultima volta che c'incontrammo
eppure, ogni dieci agosto,
mi capitato sempre di pensare a lui. 

[Queen's library] Letture sotto l'ombrellone: Conta fino a dieci - Dillo tu a Mammà - Quattro tazze di tempesta

Genere Thriller - autore Paolo Cammilli
Sinossi di Sperling & Kupfer Fortunato, Diletta, Rosa, Nino, Pietro, Salvatore. Sei bambini chiusi in un cerchio, come per proteggersi. Sette anni il più grande, quattro e mezzo la più piccola. A quell'età, il nascondino è una cosa seria. Chi conta è da solo, ma chi si nasconde sfida il buio. A quell'età, la morte non esiste e non la trovi nemmeno se la cerchi, al massimo con la morte ci giochi. A quell'età, il sole splende senza pensare alla notte. Eppure… Nell'isolato numero 4, un palazzo popolare del comprensorio Cielo Rosso, a sud di Catania, scompaiono due bambini, a pochi mesi l'uno dall'altro. Un incubo che si ripete. Già dieci anni prima era sparita una bambina, poi ritrovata in fin di vita lungo i binari della ferrovia che lambisce i palazzi. Un solo elemento, macabro e beffardo, accomuna i tre casi: i piccoli si perdono nel buio mentre stanno giocando a nascondino. Nessuno ha visto niente, nessuno sa niente. O forse troppo. Centinaia di famiglie, impantanate nella miseria, hanno e fanno paura. Le indagini, mollicce e pavide, imboccano vicoli ciechi e marciscono come le ringhiere dei ballatoi. Oscar Baldisserri, un quarantacinquenne senza capo né coda che viene catapultato fra quelle squallide muraglie di cemento, è l'unico a farsi delle domande. Perché tutta quella violenza e rassegnazione senza spiragli sul futuro sono incomprensibili per chi al Cielo Rosso non ci è cresciuto. In un'inarrestabile discesa nel degrado ambientale, sociale, umano della provincia italiana più ambigua, grazie all'aiuto di un bambino taciturno e di Matilde, che accenderà in lui una passione tenera e spietata, Oscar solcherà gli argini della sua coscienza pur di strappare al silenzio la verità. Conta fino a dieci è molto più di un thriller. È il filo sottile che salda silenziosamente la vigliaccheria al riscatto, la vendetta al perdono, le tenebre a un bruciante raggio di sole. Ma soprattutto è la storia potente e splendida di un uomo come tutti noi che, sbattuto nella periferia della vita in cerca di un assassino, finirà per trovare se stesso

La scrittura di Cammilli (questa è la sua terza fatica) è riconoscibile, usa diverse metafore, a volte è ridondante ma simpatico. La trama è intrigante e ti porta a leggerlo tutto d'un fiato. Come con i precedenti, angoscia, commuove, fa riflettere. Ottimo thirller, anche se ho trovato alcune cose che non collimavano alla perfezione (sono una purista del genere, per deformazione professionale) L'ho letto il terzo giorno di vacanza e l'ho riletto l'ultimo, per quanto mi è piaciuto.Consigliato****

Genere narrativa - autore Pierpaolo Mandetta 
Sinossi di Rizzoli:
L'amore è sempre una faccenda di famiglia. Samuele ne è convinto, mentre guarda fuori dal finestrino sul treno che da Milano lo trascina verso sud. Dopo essere fuggito per anni, è finalmente pronto a rivelare ai suoi genitori di essere omosessuale. Con lui c'è Claudia, la sua migliore amica, incallita single taglia 38 e unica donna di cui si fida. Appena arrivano a Trentinara, un grazioso borgo del Cilento, ad accoglierli ci sono i parenti al completo. E la sera, alla festa del paese, il papà ha un annuncio da fare: suo figlio e la fidanzata Claudia si sposeranno a breve. È un vero e proprio shock per Samuele: lui vuole sposare Gilberto, il compagno rimasto a Milano, proprio lo stesso uomo che lo aveva convinto a riavvicinarsi ai suoi. Ma nelle case del Sud è quasi una tradizione che sogni e desideri vengano condivisi in "famiglia": non solo con mamma e papà, ma anche con quella vecchia zia che si incontra una volta all'anno e persino con la vicina di casa. E così Samuele, per poter essere padrone della propria vita, dovrà fare i conti con un passato che vuole lasciarsi alle spalle; stavolta, però, non è disposto a scendere a compromessi. E adesso chi glielo dice a mammà? 

Ho conosciuto questo scrittore su Facebook. Mi piace molto quello che scrive e il modo in cui traduce i sentimenti su carta. Simpaticissimo, ironico, affabile. Il suo romanzo è mille cose insieme: divertente, commovente, fa sbellicare dalle risate e mette in rilievo tanti argomenti attuali.
Consigliato*****


Genere narrativa - autrice Federica Brunini
Sinossi di Feltrinelli:
Viola vive in un paesino del Sud della Francia, in una grande casa che divide con la sua cagnolina Chai. Ha un negozio di tè provenienti da tutto il mondo. La sua passione è trovare la miscela giusta per le emozioni di ogni cliente e inventare ricette gourmandes a base di tè. C’è un infuso per ogni stato d’animo, e lei li conosce tutti: strappa-sorrisi, leva-paura, antimalinconia, sveglia-passione, porta-gioia, tè abbraccio...
Per il suo compleanno, Viola raduna sempre a La Calmette le sue tre amiche storiche per un rendez-vous a base di chiacchiere, relax, bagni di sole e profumo di lavanda.
Quest’anno, però, è diverso. Nonostante la gioia di rivedere le amiche, Viola è tormentata dal dolore per la morte del marito. Mavi, l’unica mamma del gruppo, è perennemente stressata. Chantal, insegnante di yoga in cerca del suo posto nel mondo, è insicura del compagno, molto più giovane di lei. E Alberta, un architetto in carriera, è distante, troppo presa dal lavoro e da un nuovo, misterioso amore.
Nessuna delle quattro donne sembra essere la stessa che le altre conoscono, o credono di conoscere. Ognuna cova dentro di sé un’inaspettata inquietudine, che monta di ora in ora come una tempesta fino a scoppiare all’improvviso davanti alla torta di compleanno di Viola e alla sua ignara assistente Azalée.
Tra illusioni e delusioni, rimpianti e rivincite, lacrime e risate, le quattro donne si confronteranno con i loro sogni di ragazzine e le realizzazioni più o meno mancate dell’età adulta. E attraverseranno la tempesta per uscirne trasformate e più forti.

Un tè sveglia la passione. Un tè toglie la paura. Un tè abbraccia.Un tè porta la gioia quando la vita è in tempesta.
Nel suo tè-atelier nel Sud della Francia Viola somministra sorsi di conforto e centilitri di speranza.
Perché non c’è problema che una tazza di tè non possa ridimensionare.


L'ho letto l'ultimo giorno di vacanza. una bella storia di amicizia tra donne, che mi ha ricordato le mie.
 Mi è piaciuto tanto. Nelle ultime pagine ci sono le ricette per i tè Consigliato****


 

martedì 1 agosto 2017

[previously] Recap di mezza estate


Sono rientrata sabato da una settimana di vacanza (come si evince dalle settordicimila foto sul mio profilo instagram)
Come lo scorso anno, l'ultima settimana di luglio. Per chiudere il mese in bellezza
Siamo andati a Minorca
Ci sono tornata dopo 23 anni.
Ci ho vissuto e lavorato l'estate del 1994 e da allora mi era rimasta nel cuore.
Lo scorso anno andai a Ibiza e Formentera con le amiche e a Maiorca col Principe, e quest'anno sono voluta tornare per vedere se la riconoscevo.
Resta decisamente la più bella delle Baleari, per vegetazione, paesaggio e colori.
Grazie al fatto che è  Riserva di Biosfera, riconosciuta dall'Unesco, è ancora intatta, selvaggia, fedele alla versione che ricordavo.
Abbiamo goduto di una vacanza rilassata, in un bel resort di Cala Blanca, in una delle zone più belle e tranquille, vicino alle calette più suggestive, ad una decina di km dalla città di Ciutadella.
Abbiamo affittato una 500 e girato tutta l'isola in lungo e in largo e fatto una bella escursione in barca (come quelle che accompagnavo io quando facevo l'assistente turistica)
Ho letto tre libri, fantastici, ognuno a modo suo, ve ne parlerò prossimamente.
Per la prima volta ho viaggiato con il bagaglio a mano per un'intera settimana e stranamente sono sopravvissuta.
Al rientro uno scialo totale: il tempo di arrivare all'uscita e via, coi nostri trolley (il mio nuovo di zecca), senza voltarsi indietro.


Come previsto dalla metà di maggio non sono rientrata al lavoro.
Darth Vader, ignobile e codardo come pochi, una settimana prima che partissi per le ferie, mi ha fatto chiamare dalla responsabile per sapere se ero ancora disponibile (sicuramente sperava che avessi trovato altro, gli ha detto male!) e le ha detto di comunicarmi che mi avrebbe incontrato per definire il mio prossimo rientro.
Sto ancora aspettando una sua telefonata!
Ho la divisa e le chiavi del negozio ma mi ha tolto dal gruppo di Whattsapp (grazie al cielo)


Non ho perso un etto pur seguendo una dieta da mesi.

E voi, che fate, siete già stati in ferie, andate in vacanza?