domenica 31 gennaio 2010

[shopping] saldi invernali


i saldi invernali non mi hanno ancora dato soddisfazione
dovrei impegnarmi di più

giovedì 28 gennaio 2010

assestamento

Se l'anno si valuta dal primo mese siamo rovinati

premessa>
Alla fine di ogni anno faccio un résumé
un'analisi per capire se ho raggiunto gli obiettivi fissati
e nel caso contrario dove ho sbagliato
Nel 2009 ci sono stati diversi cambiamenti,
un intervento chirurgico, viaggi, vacanze, nuovi amici,
strade che si sono divise ed altre che si sono ritrovate,
dolori, nascite, partenze,

ho tagliato parecchi rami secchi,
in certi casi addirittura voltato pagina,

ho imparato qualcosa in più su me stessa e sul modo di rapportarmi con gli altri
ed un onesto esame di coscienza mi ha portato a capire su cosa devo lavorare
Detto questo occorre precisare che,
complice un freddo criminale ed una città dalla vita poco movimentata,
sono scivolata nel tipico torpore invernale dal quale,
per ora, non c'è proprio verso di emergere

Gennaio nel mio calendario non esiste
il nuovo anno è sempre in prova,
non è ancora pronto per partire,
il 2010 è iniziato con un periodo di abruttimento,
non mi trucco, sono più pratica che elegante,
mi vesto a strati per non soffrire le temperature polari
,
ho rifilato un due di picche alla palestra,
le uniche cose che mi interessano sono:
a) avere i piedi caldi

b) tornare a casa in tempo per vedere una telenovela brasiliana
che ho ritrovato
nei recessi della memoria.

Lo ammetto un neurone congelato e l'altro che si fa il mazzo per due abbassano decisamente gli standard di vita


ho fiducia in un netto miglioramento in concomitanza con l'aumento delle temperature

martedì 26 gennaio 2010

[lavoro] #2

lavorare con gli amici è un'arma a doppio taglio
l'ambiente è rilassato, non ci sono stress su orari o permessi
ognuno fa il suo e si coopera tutti per il bene comune
finchè non ci sono obiettivi da raggiungere e chi è alto in carica
non deve rispondere per tutti
vi chiederete che effetto fa essere un capo?
me lo chiedo anch'io,
non sono a capo di nessuno se non di me stessa!
io paro le delicate terga del capo in caso di incidenti diplomatici
sono il suo ufficio stampa, per dirla in gergo rammendo i buchi
il capo è un'amica, che fuori dal lavoro è un tesoro,
appena varca la soglia dell'ufficio le viene inserito un microchip
che le altera la personalità e la trasforma in una stronza prepotente.
Questa mattina, non avessi avuto già il mio bel da fare,
ho dovuto sorbirmi la ramanzina per non averle ricordato un appuntamento.
Parliamo di una persona che ha nell'ordine:
un calendario sullo schermo del pc,
un memorandum sulla scrivania,
un'agenda cartacea costantemente aggiornata,
stampo e consegno in tempo reale tutto quello che arriva sulla mia e sulla sua mail
nel pacchetto è compreso un centinaio di post it per ribadire quanto già espresso a voce
e mi sono sentita dire, con tono arrogante aggiungerei
"sai che sono sbadata, TU dovresti ricordarmi le cose"

un momento di raccoglimento
inspiro, respiro, e reprimo l'istinto omicida a botte di Tai Chi

non mi considero una persona debole,
piuttosto sono quella cara e comprensiva
che si fa sempre andare bene tutto per buona creanza,
quella che divide i meriti ma si assume le colpe
che agisce da cuscinetto, stempera i toni,
cerca, in maniera sempre rilassata,
di far quadrare le cose senza tanti sbattimenti
e soprattutto di non creare/alimentare conflitti
oggi no
ho abbandonato lo spirito del "non capisco ma mi adeguo"
abbraccio con slancio la filosofia con cui vive il resto della banda in ufficio
"ognuno per sè e dio per tutti"

avrei voluto risponderle così

[blog] for your eyes only


mille pensieri e non riesco a scrivere una frase di senso compiuto senza cancellarla
lo ammetto, faccio fatica a scrivere in questo spazio
non riesco ancora a considerarlo casa mia
come si suol dire, devo ancora prendere il giro
siccome l'essere umano si adatta a tutto,
per istinto e sopravvivenza

ho fiducia che prima o poi mi verrà naturale trasferire pensieri,
parole, opere ed omissioni su queste pagine
Sul mio blog, (quello che considero titolare mentre questo è ancora una riserva)
gli amici bloggers, compagni di viaggio da tanto tempo,
domandano dove mi sono trasferita, per continuare a seguirmi,
per ora nicchio e mantengo l'anonimato,
voglio prendere confidenza con la nuova cameretta virtuale,
farle assumere la forma che desidero,
ed evitare che alcune persone sgradite arrivino anche qui

celapossofare?

domenica 24 gennaio 2010

[lavoro] #1

Mi rendo perfettamente conto che non accettare quello che non mi va bene non è un principio applicabile ad ogni cosa della mia vita, ne prendo atto e mi impegno per lavorare di più su me stessa. Amen
Come molti, vivo il mio lavoro a fasi alterne

ci sono periodi in cui mi sveglio un'ora prima piena di spirito e di buoni propositi, altri, all'idea di andare in ufficio, mi vengono i conati di vomito
Sono una perfezionista, valuto sempre tutte le opzioni,
faccio tante domande perchè desidero essere preparata ad ogni eventualità cerco, nella misura in cui mi è possibile, di essere multitasking, lavoro sotto pressione, seguo più persone contemporaneamente, risolvo problemi, agevolo il lavoro di chi mi è superiore in grado e lo faccio col migliore dei sorrisi, una proverbiale pazienza ed un'insindacabile stile, sono anche pignola, polemica e rompicoglioni, se qualcosa non torna non manco di sottolinearlo però mi assumo sempre la responsabilità delle mie azioni. Detesto l'obbligo di rispettare stupide gerarchie,
in special modo quando si tratta di motivi futili
, è capitato che per questioni pratiche dovessi scavalcare un superiore, ebbene, pur agendo in buona fede sono stata richiamata per eccesso di zelo, se non l'avessi fatto, ça va sans dire, avrei rischiato d'essere tacciata come priva d'inziativa

Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.


Certi giorni ho l'impressione di recitare in un gioco di ruolo in cui la maggior parte dei personaggi (parlo di quelli che stanno ai piani alti) non conoscono le regole, alcuni neppure la carica che ricoprono e se le cose funzionano si incensano, se invece qualcosa non rientra nei loro programmi il cazziatone, come nelle migliori tradizioni, scende a cascata sulle "maestranze"
Dopo otto anni di onorata carriera mi domando ancora se sono io il genio incompreso, oppure sono finita in un manicomio

e credo fortemente nella seconda che ho detto

venerdì 22 gennaio 2010

mercoledì 20 gennaio 2010

[Queen's library] Il tempo che vorrei


stasera ho finito l'ultima fatica di Fabio Volo
e per la verità io ho fatto fatica a leggerlo
rispetto ai romanzi precedenti, scorrevoli, leggeri,
quelli che divori in un attimo
questo è pesante
mi sono incagliata nelle prime trenta pagine
non riuscivo ad andare avanti
il protagonista è troppo pessimista, lamentoso,
non esce dal problema per tutto il libro
la trama è infarcita di luoghi comuni,
esasperata dalle citazioni,
per certi versi troppo esplicita nelle descrizioni degli amplessi
stile e toni restano invariati,
la scrittura è simpatica, scanzonata, immediata, divertente
tutti si riconoscono nei suoi personaggi
protagonisti o comprimari che siano

la storia di base ha una buona idea,
secondo il mio onesto parere non sfruttata al meglio


la sensazione è che volesse pubblicare un romanzo
a tutti i costi come strenna natalizia, a scapito della trama,
un po' come i cinepanettoni con DeSica

martedì 19 gennaio 2010

[blog] Se stasera sono qui

Anni fa aprii un blog, nel tempo è diventato il mio alter ego
un contenitore in cui ho versato tutta la mia vita
successi, paure, debolezze, rivalse,
avversità che non sono riuscita ad evitare,
è stato più di un diario,
il mio migliore amico,

il giudice più severo,
il migliore ascoltatore,
la spalla su cui versare lacrime silenziose,

l'unica compagnia in interminabili notti insonni
mi ha aiutato ad elaborare un lutto, a metabolizzare il dolore,
a smaltire lentamente il dispiacere, a rassegnarmi alla perdita,
a far tornare il mio mondo in asse
Non so quando è successo,
ad un certo punto le emozioni si sono
compresse,
mi sembrava di guardare la vita da un oblò
le pareti del contenitore sembravano sempre più vicine
avevo bisogno spazio,
la mia identità si è appiattita,
la vita è diventata bidimensionale
come se non esistesse più gravità

cercavo una via d'uscita, un piano alternativo
ho trovato una fessura, da cui filtrava una luce fioca,

mi sono avvicinata per guardare meglio ed è stata una vertigine,
come tornare a galla dopo essere stata travolta da un'onda
quasi difficile riuscire a respirare
sembrava avessi scordato come si fa



mi rendo conto solo ora del bisogno di allontanarmi dal mio blog
per ricominciare ad amarlo


ecco perchè sono qui

sunny day














dopo tanta pioggia un po' di sole

Be my guests



















ho deciso di trasferirmi qui
per un po'
per ora solo una personcina conosce questo blog

dovrò farmi nuovi amici

lunedì 18 gennaio 2010

giustificazioni



ho infranto uno dei propositi per il nuovo anno
quello di non compare più libri fino a quando non ho letto tutti quelli nella libreria

Avevo un buono da consumare, era un regalo di Natale
sembrava brutto non approfittarne!

domenica 17 gennaio 2010

intenzioni















il weekend scivola via
domani inizia un'altra settimana catartica

nel frattempo guardo il red carpet dei Golden Globes

sabato 16 gennaio 2010

pensieri
















mi diverte pensare di potermi reinventare in un posto che nessuno conosce

venerdì 15 gennaio 2010

a brand new start














anno nuovo, nuovo blog