venerdì 30 gennaio 2015

La primavera di gennaio, Je suis Charlie, Tsipras e le Quirinarie

Gennaio volge al termine. Se il primo mese è indicativo del resto dell'anno tirate voi le somme: tempo instabile, stagioni sballate e previsioni meteorologiche flop, una capitale europea tenuta in scacco da tre terroristi, una strage insensata che per una settimana ci ha tenuto tutti uniti in un lutto globale (che si è drammaticamente sciolto nel solito ideale di facciata) polemiche inutili dietro la liberazione delle giovani cooperanti italiane, vittorie politiche altrui viste come becere opportunità e la solita manica di cazzari che perde tempo e spende i soldi dei contribuenti facendosi selfie e candidando i personaggi dei fumetti.


Se il buongiorno di vede dal mattino non siamo partiti benissimo....

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