Mi rendo perfettamente conto che non accettare quello che non mi va bene non è un principio applicabile ad ogni cosa della mia vita, ne prendo atto e mi impegno per lavorare di più su me stessa. Amen
Come molti, vivo il mio lavoro a fasi alterne
ci sono periodi in cui mi sveglio un'ora prima piena di spirito e di buoni propositi, altri, all'idea di andare in ufficio, mi vengono i conati di vomito
Sono una perfezionista, valuto sempre tutte le opzioni,
faccio tante domande perchè desidero essere preparata ad ogni eventualità cerco, nella misura in cui mi è possibile, di essere multitasking, lavoro sotto pressione, seguo più persone contemporaneamente, risolvo problemi, agevolo il lavoro di chi mi è superiore in grado e lo faccio col migliore dei sorrisi, una proverbiale pazienza ed un'insindacabile stile, sono anche pignola, polemica e rompicoglioni, se qualcosa non torna non manco di sottolinearlo però mi assumo sempre la responsabilità delle mie azioni. Detesto l'obbligo di rispettare stupide gerarchie,
in special modo quando si tratta di motivi futili, è capitato che per questioni pratiche dovessi scavalcare un superiore, ebbene, pur agendo in buona fede sono stata richiamata per eccesso di zelo, se non l'avessi fatto, ça va sans dire, avrei rischiato d'essere tacciata come priva d'inziativa
Tu sei buono e ti tirano le pietre.
Sei cattivo e ti tirano le pietre.
Qualunque cosa fai, dovunque te ne vai,
sempre pietre in faccia prenderai.
Certi giorni ho l'impressione di recitare in un gioco di ruolo in cui la maggior parte dei personaggi (parlo di quelli che stanno ai piani alti) non conoscono le regole, alcuni neppure la carica che ricoprono e se le cose funzionano si incensano, se invece qualcosa non rientra nei loro programmi il cazziatone, come nelle migliori tradizioni, scende a cascata sulle "maestranze"
Dopo otto anni di onorata carriera mi domando ancora se sono io il genio incompreso, oppure sono finita in un manicomio
e credo fortemente nella seconda che ho detto
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Secondo me, l'intero mondo del lavoro è un enorme manicomio!
RispondiEliminaAvete ragione entrambe!
RispondiEliminaNei giochi di ruolo c'è il Master che fa rispettare le regole, ognuno ha la sua scheda con le proprie caratteristiche e si tirano i dadi a turno, nella vita reale le regole valgono solo per chi le rispetta e il Master o è assente o è di parte.
RispondiEliminaconcordo con il fatto dell'essere un manicomio!
RispondiEliminaho vissuto anche perggio sulla mia pelle purtroppo!
se il lavoro è un manicomio, allora siamo tutti pazzi. il fatto è che c'è sempre qualcuno più pazzo di noi...
RispondiElimina@ Arlene > concordo, ma certi ambienti di più ;D
RispondiElimina@ Luigi > :)
@ Ombra > appunto, chi le rispetta? ;P
@ Alexis > penso che ognuno potrebbe scrivere un libro di memorie :)
@ Biondatinta > e non c'è verso di uscire dal loop.... *_*
Mi puoi inviare riservatamente la tua mail? La mia è nel profilo. Grazie
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