venerdì 30 luglio 2010

Il pozzo dell'anima - 21

Bea uscì dalla sala vuota, afferrò la borsa appoggiata su uno scatolone e la giacca appesa in ingresso e infilò la porta senza voltarsi.
- se ne andò nella notte scura e non tornò mai più!
Disse Emma spalancando gli occhi per la sorpresa.
- non posso credere che se ne sia andata in questo modo, l'ultima volta che l'ho vista fare una scena così drammatica avevamo tipo quindici anni! Stavolta si è offesa sul serio!
Esclamò Vittoria uscendo dalla stanza.
- Non era mia intenzione mortificarla. So che lo fa col cuore, solo che dovrebbe capire quando fermarsi.
Tentò di giustificarsi Emma con Carla.
- Oggi mi ha tirato giù dal letto, avrà telefonato dieci volte, alla fine ho accettato di pranzare con lei perchè smettesse di chiamare, e non sapevo ancora che avremmo teso un agguato a Adriano.
- Già, cosa gli avete detto a quel povero cristo?
- Bea voleva scoprire cosa c'era sotto la faccenda della chiesa, ha pensato che lui potesse aiutarci a capire di più e già che c'era voleva rimettere insieme i cocci.
Sottolineò la frase unendo gli indici di entrambe le mani.
Nell'altra stanza Vittoria chiudeva le imposte prima che il temporale le facesse sbattere.
- da qui la battuta sull'agenzia matrimoniale! prosegui
Fece Carla interessata.
- lì per lì sembrava caduto dall'albero, non ne aveva idea, ha collegato un po' di cose, il matrimonio di un collega al quale lei non ha partecipato, quello di Elide, strani comportamenti e gli è venuto il dubbio...poi Bea lo ha cazziato perchè ha mollato subito senza lottare, e pure per l'insolito rendez -vous con Sabrina. Quella proprio non la regge, volavano scintille! ho temuto seriamente che si prendessero a ceffoni!
- non divagare, alla fine della fiera Adriano cosa ha detto?
- che farebbe qualsiasi cosa pur di aiutare Vic a risolvere i suoi problemi. Detto tra noi, è lapalissiano che è ancora innamorato di lei!
Vittoria rientrò nella stanza, le due amiche si voltarono a guardarla senza proferire motto.
- quindi? cosa mi sono persa?
- siediti, dobbiamo parlare, la faccenda è più grave di quanto pensassimo.
- cosa volete che vi dica, non posso presentarmi in questura per dire che ho delle informazioni su un incidente che in realtà è stato un delitto, visto che non so spiegare come faccio a saperlo.
- sei sicura di non averlo sognato davvero?
Lo sguardo feroce di Vittoria fece trasalire Emma
- Cercavo di essere d'aiuto!
- Dovresti parlarne con qualcuno. Intendo uno specialista.
- tipo?
- uno psichiatra.
- bene, adesso dovrò anche andare dallo strizzacervelli.
- l'alternativa è il rebirthing, se ci riprovi, magari capita la stessa situazione.
- dovrei parlarne con Bea.
- facciamola sbollire, domani a mentre fredda ci ragioneremo tutte con calma.

Dovrei imparare a farmi gli affari miei, io e la mia sindrome di Wonder woman, che cerca di salvare il mondo, bel ringraziamento!
Bea uscì dal portone del palazzo di Vittoria con un diavolo per capello.

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