* il titolo provvisorio Senzatitolo è stato sostituito
Bea corse al parcheggio prima che iniziasse a diluviare. Salì in auto appena in tempo, sedette al volante senza mettere in moto, rimase seduta al buio e cominciò a ragionare. La sua generosità, l'innato altruismo che la spingeva ad occuparsi degli altri, spesso veniva frainteso. Che fossero le sue amiche ad accusarla di farsi carico, non richiesto, dei problemi altrui, era la cosa che l'aveva ferita maggiormente. Le parole di Emma avevano colpito nel segno. Si preoccupava troppo, per tutti, da sempre il suo ruolo nella compagnia, come nel lavoro, era il problem solving. Non poteva farne a meno. Deformazione professionale. Contravvenendo al proposito espresso uscendo dal palazzo cercò il cellulare e digitò il numero di Adriano sulla rubrica. Se le altre non avevano intenzione di agire erano affari loro, c'era di mezzo un omicidio, non sarebbe rimasta a guardare!
Adriano stava ascoltando i Breaking Benjamin con l'ipod a tutto volume, quando una leggera intereferenza lo fece voltare verso il comodino dove vide il cellulare illuminarsi. Lesse stupito il nome di Beatrice sul display. Pensò alla chiacchierata avvenuta a pranzo, guardò l'ora sul quadrante e rispose.
- Bea, spero ci sia un motivo più che valido per chiamare a quest'ora.
- hanno già spento le luci nel dormitorio, anzi no, fammi indovinare, sonno di bellezza? almeno dieci ore sennò ti vengono le rughe?
- no, strano a dirsi ma sono ancora tutte accese, dimmi, cosa c'è di così impellente da non poterne parlare domani?
- proprio stasera Vic ci ha detto il motivo per cui non entra in chiesa, o per lo meno, quello che potrebbe averle causato un vero e proprio rigetto.
- E tu mi hai chiamato subito perchè non potevi far passare una notte senza dirmelo!
Il tono ironico dell'uomo la irritò.
- c'è poco da stare allegri, è una storia scioccante!
- see, come no, dai racconta, non sto nella pelle!
- un suo amichetto delle elementari, che tutti credevano morto per incidente, è stato assassinato, l'ultima volta che lo ha visto è stato in chiesa, dopo quel giorno non è più voluta entrare in un luogo sacro.
- Cosa? quando è successo?
Finalmente aveva ottenuto la sua attenzione.
- Venticinque anni fa!
- mi stai prendendo in giro?
- non avessi da fare nient'altro da fare il giovedì sera!
- aspetta, dove sei? mi vesto e ti raggiungo.
- ah, perchè sei déshabillé, oddio, adesso mi verranno pensieri impuri!
- sociopatica, dammi un quarto d'ora e sono da te.
- sono sotto casa di Vic, dammi il tempo di arrivare, le strade sono allagate, facciamo tra mezz'ora.
lunedì 2 agosto 2010
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Devo farti i miei complimenti. E' la prima volta che mi fermo da te e mi hai veramente stupita. Si vede che ti piace scrivere, sai trasferire emozioni. Peccato che non ho il tempo di seguirti tutti i giorni. Di nuovo complimenti!
RispondiEliminaUrca paturca... mi piace BEA, ma se lo viene a sapere Vic la disintegra no??? Uhm...
RispondiEliminaNon conoscevo i Breaking Benjamin! Mi piacciono!!!!!! :-)
Buon lunedì da una che è bloccata sul divano!
Qua le cose si muovono! Grande Queen!
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