martedì 21 dicembre 2010

il pozzo dell'anima - 41

- Non hai ancora disfatto le valigie e hai già un appuntamento?
Adriano dette la sveglia a Flavio mentre raggiungeva la questura.
- Che ore sono?
- otto meno un quarto
- perchè chiami a quest'ora?
- pensavo fossi sveglio.
- No. Non ho nemmeno aperto gli occhi. Sentiamoci dopo.
- Dopo sarò impegnato col questore. Ci vediamo a cena?
- Va bene.
Flavio sotterrò il cellulare nel piumone aggrappandosi al sogno dal quale era stato strappato.
***
Il questore comunicò ad Argenti e Ferretti che il cadavere di Tiziano Rivolta era stato riesumato e che l'anatomopatologo forense avrebbe effettuato l'esame autoptico il giorno sucessivo.
***
In un palazzo del centro Federico leggeva i referti medici cercando di mascherare l'inquietudine che l'attanagliava. La moglie si aggirava per l'appartamento come un'ombra silenziosa. Sul viso stanco i segni della rassegnazione. Nella cameretta il figlio, ignaro, giocava sul letto. Il trapianto di midollo osseo era l'unica opzione per dare un futuro al bambino. I risultati dei test di compatibilità per la donazione avevano escluso entrambi. Nella nota del medico, un amico e collega di Federico, la scrittura asciutta dichiarava quello che ormai era un dato di fatto, solo un miracolo avrebbe potuto salvare il piccolo Giacomo. Federico, per la prima volta da quando era ragazzo, non riuscì a trattenere il pianto.
***
In serata Flavio si presentò nel nuovo appartamento di Adriano e attese mentre si preparava per uscire a cena.
- Spiegami l'uscita di questa mattina.
- tu piuttosto, ho saputo che hai già agganciato Bea!
L'espressione confusa fece dubitare Adriano.
- non le hai chiesto di uscire?
- sì e ci siamo fidanzati ufficialmente!
Adriano lo guardò con disapprovazione, Flavio sbuffò.
- sono appena rientrato dopo tanti anni fuori, i miei amici sono tutti sposati con prole, e ho perso un po' il giro, ho pensato: visto che lei è single magari può introdurmi nel suo ambiente, farmi conoscere qualcuno! le ho detto che una sera potevamo andare a mangiare una cosa insieme. Non abbiamo un vero appuntamento, ti pare?
- Bene, perchè se fai lo scemo con lei Vic ti strappa le palle e te le fa ingoiare. Garantito.
- ha detto così? una signora!
- è stata più diplomatica, la conosco, se torci un capello alla sua amica del cuore, ti assicuro che con le tue palle ci fa uno spezzatino.
- Ricevuto.
- Ho una fame che sbranerei un vitello.
- A me è passato l'appetito, e mi è venuta voglia di bere!
***

Carla, nella camera dei genitori, sfogliava le fotografie che raccontavano quarantanni di vita e d'amore, mentre i parenti tenevano compagnia al padre. Emma, sfiancata da una seduta di tone up, crollò davanti alla tv senza vedere la fine del film. Beatrice staccò il cervello e dedicò la serata alla lettura. Vittoria, ansiosa di incontrare lo psichiatra, terrorizzata all'idea di essere ostaggio del proprio inconscio, non chiuse occhio.

CONTINUA

2 commenti:

  1. cacchio...fin dopo Natale senza aggiornamenti ci resto secca...
    mi sono persa un pezzo però: chi è Federico?

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  2. Dopo avermi rivisto "sette anime" questa puntata del tuo racconto ci sta proprio... attendendo aggiornamenti!!!! Buon Natale REGINA!!!

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