Trama tratta da Mymovies 2002. Jonathan White è un poliziotto di Queens a New York. La sua 
quotidianità di marito e padre di una figlia epilettica viene 
bruscamente interrotta da un’inchiesta giornalistica originata da 
lettere anonime. In esse si fa riferimento a un duplice omicidio 
avvenuto nel 1986 e si insinua che i responsabili della polizia allora 
in servizio sapessero chi era il colpevole ma avessero volutamente 
lasciato il delitto impunito. Jonathan a questo punto vede riemergere il
  proprio passato di adolescente cresciuto in un casamento popolare. La 
 vita sta per essere sconvolta per sempre. Protagonisti Channing Tatum, Tracy Morgan, Katie Holmes, Ray Liotta, Juliette Binoche e Al Pacino. Film duro, fatto di flashback, ben costruito. Piaciuto***
Martha fugge all’alba, attraverso i boschi, dalla casa in campagna dove 
ha vissuto due anni insieme alla piccola comunità che l’ha accolta come 
parte della famiglia, al costo di un prezzo psicologico altissimo che la
 ragazza forse non finirà mai di pagare. Torna dalla sorella, l’unica 
rimasta della sua famiglia d’origine, nella bella e borghese casa delle 
vacanze, nel Connecticut, che Lucy ha preso col marito. Ma è una scelta 
obbligata, un luogo non suo, nel quale, al disagio di un presente ancora
 senza una collocazione affettiva stabile e senza un progetto di vita 
per il futuro, si somma, nella mente di Martha, il ritorno 
incontrollabile di un passato rimosso e devastante. Parallelamente, la fattoria nella quale Martha era stata prontamente 
convertita in Marcy May dal carismatico Patrick, padre padrone e leader 
della setta, invece di essere il luogo libertario e comunitario che 
pretende di essere, è giustamente inquadrato in spazi chiusi o recintati
 (l’orto), spesso rigidamente divisi per genere sessuale, dove la 
solitudine è il sentimento insieme sovrano e proibito. È però Marlene, il terzo nome, per la precisione un nome in codice, 
quello che racconta di più del destino di Martha: giovane senza 
identità, privata forse per sempre della possibilità di costruirsene una
 in piena libertà. Premiato al Sundance Festival. Protagonista Elisabeth Olsen (la sorellina minore delle famose gemelle) con Sarah Paulsen, Hugh Dancy, John Hawkes. Lento, asciutto, carico di tensione, ben interpretato. Non è una visione facile, personalmente devo ancora digerirlo. 
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il primo film mi ispira moltissimo!
RispondiEliminaè particolare però mi è piaciuto :)
EliminaLa fuga di Martha mi aveva particolarmente incuriosito!
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