giovedì 16 agosto 2012

[cinema] The son of no one - La fuga di Martha (Martha Marcy May Marlene)

Trama tratta da Mymovies 2002. Jonathan White è un poliziotto di Queens a New York. La sua quotidianità di marito e padre di una figlia epilettica viene bruscamente interrotta da un’inchiesta giornalistica originata da lettere anonime. In esse si fa riferimento a un duplice omicidio avvenuto nel 1986 e si insinua che i responsabili della polizia allora in servizio sapessero chi era il colpevole ma avessero volutamente lasciato il delitto impunito. Jonathan a questo punto vede riemergere il proprio passato di adolescente cresciuto in un casamento popolare. La vita sta per essere sconvolta per sempre. Protagonisti Channing Tatum, Tracy Morgan, Katie Holmes, Ray Liotta, Juliette Binoche e Al Pacino. Film duro, fatto di flashback, ben costruito. Piaciuto***

Martha fugge all’alba, attraverso i boschi, dalla casa in campagna dove ha vissuto due anni insieme alla piccola comunità che l’ha accolta come parte della famiglia, al costo di un prezzo psicologico altissimo che la ragazza forse non finirà mai di pagare. Torna dalla sorella, l’unica rimasta della sua famiglia d’origine, nella bella e borghese casa delle vacanze, nel Connecticut, che Lucy ha preso col marito. Ma è una scelta obbligata, un luogo non suo, nel quale, al disagio di un presente ancora senza una collocazione affettiva stabile e senza un progetto di vita per il futuro, si somma, nella mente di Martha, il ritorno incontrollabile di un passato rimosso e devastante. Parallelamente, la fattoria nella quale Martha era stata prontamente convertita in Marcy May dal carismatico Patrick, padre padrone e leader della setta, invece di essere il luogo libertario e comunitario che pretende di essere, è giustamente inquadrato in spazi chiusi o recintati (l’orto), spesso rigidamente divisi per genere sessuale, dove la solitudine è il sentimento insieme sovrano e proibito. È però Marlene, il terzo nome, per la precisione un nome in codice, quello che racconta di più del destino di Martha: giovane senza identità, privata forse per sempre della possibilità di costruirsene una in piena libertà. Premiato al Sundance Festival. Protagonista Elisabeth Olsen (la sorellina minore delle famose gemelle) con Sarah Paulsen, Hugh Dancy, John Hawkes. Lento, asciutto, carico di tensione, ben interpretato. Non è una visione facile, personalmente devo ancora digerirlo.

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