In una serata vuota di questo autunno instabile tiro le somme di un quest'anno quasi trascorso. Lungo, controverso, iniziato a
Barcellona nel mattino del Capodanno meno mondano della Terra, in un'alba di sole che dava speranza,
spenta in un'ora di attesa bagagli a Malpensa. Ci sono state novità, belle notizie, nascite e dipartite, malattie e incidenti, crisi, tasse, errori, buone intenzioni, rotture, riconciliazioni. C'è stata una giornata in montagna, tanto sole, mare, la vacanza, il viaggio, la scoperta, l'avventura, il cazzeggio, libri, film, musica, svago, carrambate,
un concertone da ricordare, problemi, disagi, situazioni da risolvere, momenti di tristezza, lutti,
insomma c'è stata la vita, e anche la morte. Ogni tanto mi dico che si cresce, si cambia, e certe cose si accettano, si metabolizzano diversamente, eppure certe sere davanti al pc, quando scrivo (per me, cose che esulano dal lavoro) mi sembra di essere più sensibile,
senza pelle.