Sinossi trovata in rete:
Sola e con una figlia, Mariuccia accetta di
fare domanda come infermiera all'ospedale psichiatrico di Trieste. È
magliaia, non sa nulla di malati psichiatrici, decide comunque di
provarci. Quello è un lavoro sicuro, e Mariuccia ha una disperata
necessità di mantenersi. Ma il mondo che le si spalanca di fronte è
completamente diverso da ciò che immaginava. Gli infermieri sono
secondini, devono pensare a spazzare, non a prendersi cura dei pazienti.
A loro si dedica la signora Pasin, la terribile caposala dagli occhi
gelidi, mentre il medico è una presenza invisibile e distante. A
Mariuccia si presenta una quotidianità fatta di trattamenti inumani,
camicie di forza, bagni gelati, elettroshock, stanzini d'isolamento, e
guai a chi fiata. Tutto le appare assurdo, anche se giorno dopo giorno
vi si adatta come fosse normale: dopotutto è solo un'infermiera, e deve
obbedire agli ordini. C'è anche una ragazza tra quei muri. Una ragazzina
senza nome e senza diritti, come tutti lì dentro. Mariuccia scoprirà
solo dopo alcuni anni che si chiama Marta. Marta è entrata all'ospedale
dei matti per un'ubriacatura, una semplice sbronza, i genitori
benestanti sono morti in un incidente e il cognato ha fatto di tutto per
farla internare. Lo shock per la perdita dei genitori l'ha resa
instabile, dice l'uomo, può essere pericolosa per sé e per gli altri. Ma
la verità che traspare è del tutto diversa. Una realtà sordida. Fatta
di interesse. Di cupidigia. Di brama di denaro. Quando un giovane e
coraggioso medico che si chiama Franco Basaglia inizia a denunciare con
forza i trattamenti a cui sono sottoposti i pazienti psichiatrici e a
lottare caparbiamente per una nuova realtà, Mariuccia entra in crisi.
Riuscirà a crescere, a diventare una donna consapevole, a guadagnare la
propria indipendenza combattendo per l'indipendenza e la dignità dei
suoi pazienti. Anche se non tutti ce la fanno. Anche se per qualcuno
l'alba di una nuova era è sorta troppo tardi.
Questo è l'ultimo libro dell'anno, mi è stato regalato a Natale e l'ho letto tra ieri e oggi. Molto toccante****
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