La sparizione di Sarah, di cui si è detto tutto e il contrario di tutto, ha avuto il suo tragico epilogo ieri sera in diretta tv. Non poteva essere altrimenti! Come da copione oggi sono stati tutti bravi a battersi il petto e cospargersi il capo di cenere dicendo che forse in questi 42 giorni di ricerche si è speculato un po' troppo sulla vita privata di quella povera adolescente. Chiamiamo le cose con il loro nome: la vita di Sarah è stata sovraesposta e mal gestita dai media dall'inizio, fino all'indecorosa comunicazione del ritrovamento del cadavere avvenuta ieri sera. Basti pensare alla morbosità che ha contraddistinto la maggior parte dei servizi giornalistici: la pubblicazione dei diari, e dei post pubblicati su Facebook, la presunzione che la ragazzina celasse diverse personalità. In questi lunghi giorni di attesa, ansia, speranza, tutta l'Italia si è raccolta virtualmente intorno alla madre di Sarah, e a questa famiglia apparentemente normale. Chiunque in cuor suo ha sperato che fosse solo una bravata e non le fosse accaduto nulla di male, a me piaceva pensare che fosse veramente uscita fuori dalla realtà cittadina che le andava così stretta, per scoprire il mondo, magari appoggiata da qualche persona amica che prima o poi l'avrebbe fatta rinsavire. Non avrei voluto affezionarmi a quel volto sorridente, a quei sogni tipici dell'età, speravo davvero in un altro finale per questa storia triste.
Non mi pronuncio sull'individuo che ha confessato l'omicidio.
Sarebbe apprezzabile che gli addetti ai lavori e saltimbanchi in genere, facessero un passo indietro. Dopo tanto orrore mostrare un po' di compassione vera, e risparmiarci l'ennesima ipocrisia potrebbe aiutare a ridefinire il concetto di umanità.
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Parole sante, ma allo stesso tempo inutili... Accadeva così anni e anni fa con Alfredino e accade così oggi e ancora accadrà... Al prossimo scoop.
RispondiEliminaOnoestamente anche io, oltre ad essere sconvolta dalla vicenda in sè per sè ATROCE, sono rimasta allibita da come sia stata trattata tutta la storia e sopratutto come il tutto sia stato dato in pasto alla TV solo per farne uno show televisivo. Non c'è più rispetto per il dolore.
RispondiEliminadal punto di vista mediatico è un altro caso in cui si spiattella in prima pagina la "sensazionalità" della vicenda, si rincorre il macabro perchè fa audience e forse anche eprchè c'è oggi un certo gusto dell'orrido da far vedere...tutti i titoli parlano della violenza...la prima cosa che dicono i giornali mentre ieri sentivo che forse lui non ha neanche detto questo.....sono ipotesi ... che brutta tv e che brutto modo di fare giornalismo. Alnche la Sciarelli in definitiva...continuava a chiedere alla povera mamma di Sarah se "capiva" e se voleva chiudere il collegamento...ma dico, se tu presentatrice e giornalista hai capito quello che sta succedendo chiudi tu il collegamento e rimanda la trasmissione e invece no, tutti li ad aspettare il crollo emootivo, la notizia da dare prima di tutti gli altri
RispondiEliminaQueen, hai esposto perfettamente una condotta inammissibile, ormai è diventato uno schifo assoluto e anche se è vero quanto dice Rospo, ciò non giustifica la televisione che ci propinano.
RispondiEliminaInformarsi oggi significa cercare di scremare le notizie da discorsi cinici, fastidiosi o frivoli oppure di parte; non è più possibile andare avanti così,l'informazione è diventato un problema serio.
Heidi
Queen non credo ci sia nulla da aggiungere. Il voyeurismo in Italia ha raggiunto livelli imbarazzanti...
RispondiEliminala tv e la stampa che sguazzano nell'orrore di quella terribile storia.
RispondiEliminastamane, ancora mezza rincoglionita, seguo corradino mineo su rainews. difende i colleghi di una trasmissione che si chiama "chi lo ha visto" dicendo che "tutti i giornalisti avrebbero fatto la stessa cosa". hanno dato, pare, alla mamma della ragazza in diretta la notizia che l'orco è lo zio della ragazza che l'avrebbe stuprata quando ormai era già morta.
resto lì - come se qualcuno m'avesse colpita con una trave in fronte.
è durato quanto? 30 secondi? non sono riuscita a cambiare canale.
ma riesco a NON andare in giro a cercare altre notizie. come dovremmo fare tutti. un silenzio davvero pietoso sarebbe giusto. per la ragazza, la famiglia, l'assassino e tutti noi.
invece, già mi pare di sentire i lunghi applausi chiassosi quando il feretro (bianco?) uscirà dalla chiesa.
love, mod
in questi casi vengono in mente le iene che si buttano sulla preda e poi finito tutto se ne vanno...
RispondiEliminache tristezza!
Bellissimo questo post. Bello... e sarebbe bello si, ma purtroppo ora inizierà lo sciacallaggio vero e proprio per l'audience... che schifo.
RispondiEliminaIo purtroppo ho avuto brutti presentimenti fin dall'inizio. Non credevo però che quella bestia fosse così atroce.
RispondiEliminaIn ogni caso sono allibita per il mondo (mediatico e non) in cui viviamo!
Scusatemi però: ma veramente la madre vi sembrava normale? Capisco gli appelli in televisione per la scomparsa di una figlia (un po' com'è successo per la Pipitone), ma accusare i propri familiari e accogliere la notizia della morte così freddamente a me sembra tutto fuorché normale. E' allucinante!
Sia che stessero tutti lì in diretta, impassibili, immobili. Ma che cazzo!
Io quoto l'ultima parte del commento di LTfgg. Assurdo tutto, assurdi tutti.
RispondiEliminaChe dire? Ieri sera a Porta a Porta c'era il teatrino di Vespa, su Italia 1 addirittura Studio Aperto Live con giornalisti in attesa dell'aereo dei familiari di Sarah... Ho spento la tv, nauseata.
RispondiEliminaTutti divorano qualcosa. Lo zio la nipote. I giornalisti lo zio.
RispondiElimina7
io ho sperato.
RispondiEliminae ho pianto per quella ragazza.
Mi è dispiaciuto proprio come se la conoscessi e ho tanta rabbia per quel mostro.
[Complimenti per il blog..mi piace molto, ti seguo! ;)]
Si fa di tutto pur di far aumentare gli ascolti, anche giocare con il dolore delle persone.
RispondiEliminae invece stanno andando avanti ancora adesso a specularci sopra... e temo che continueranno a farlo, come è già successo per i vari omicidi di perugia, erba, cogne ecc...
RispondiEliminaconcordissimo. questo è uno di quei in casi in cui il silenzio è il più serio dei comportamenti.
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