venerdì 8 ottobre 2010

Sciacallaggio mediatico (dei mea culpa retroattivi e altre ipocrisie)

La sparizione di Sarah, di cui si è detto tutto e il contrario di tutto, ha avuto il suo tragico epilogo ieri sera in diretta tv. Non poteva essere altrimenti! Come da copione oggi sono stati tutti bravi a battersi il petto e cospargersi il capo di cenere dicendo che forse in questi 42 giorni di ricerche si è speculato un po' troppo sulla vita privata di quella povera adolescente. Chiamiamo le cose con il loro nome: la vita di Sarah è stata sovraesposta e mal gestita dai media dall'inizio, fino all'indecorosa comunicazione del ritrovamento del cadavere avvenuta ieri sera. Basti pensare alla morbosità che ha contraddistinto la maggior parte dei servizi giornalistici: la pubblicazione dei diari, e dei post pubblicati su Facebook, la presunzione che la ragazzina celasse diverse personalità. In questi lunghi giorni di attesa, ansia, speranza, tutta l'Italia si è raccolta virtualmente intorno alla madre di Sarah, e a questa famiglia apparentemente normale. Chiunque in cuor suo ha sperato che fosse solo una bravata e non le fosse accaduto nulla di male, a me piaceva pensare che fosse veramente uscita fuori dalla realtà cittadina che le andava così stretta, per scoprire il mondo, magari appoggiata da qualche persona amica che prima o poi l'avrebbe fatta rinsavire. Non avrei voluto affezionarmi a quel volto sorridente, a quei sogni tipici dell'età, speravo davvero in un altro finale per questa storia triste.
Non mi pronuncio sull'individuo che ha confessato l'omicidio.
Sarebbe apprezzabile che gli addetti ai lavori e saltimbanchi in genere, facessero un passo indietro. Dopo tanto orrore mostrare un po' di compassione vera, e risparmiarci l'ennesima ipocrisia potrebbe aiutare a ridefinire il concetto di umanità.

16 commenti:

  1. Parole sante, ma allo stesso tempo inutili... Accadeva così anni e anni fa con Alfredino e accade così oggi e ancora accadrà... Al prossimo scoop.

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  2. Onoestamente anche io, oltre ad essere sconvolta dalla vicenda in sè per sè ATROCE, sono rimasta allibita da come sia stata trattata tutta la storia e sopratutto come il tutto sia stato dato in pasto alla TV solo per farne uno show televisivo. Non c'è più rispetto per il dolore.

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  3. dal punto di vista mediatico è un altro caso in cui si spiattella in prima pagina la "sensazionalità" della vicenda, si rincorre il macabro perchè fa audience e forse anche eprchè c'è oggi un certo gusto dell'orrido da far vedere...tutti i titoli parlano della violenza...la prima cosa che dicono i giornali mentre ieri sentivo che forse lui non ha neanche detto questo.....sono ipotesi ... che brutta tv e che brutto modo di fare giornalismo. Alnche la Sciarelli in definitiva...continuava a chiedere alla povera mamma di Sarah se "capiva" e se voleva chiudere il collegamento...ma dico, se tu presentatrice e giornalista hai capito quello che sta succedendo chiudi tu il collegamento e rimanda la trasmissione e invece no, tutti li ad aspettare il crollo emootivo, la notizia da dare prima di tutti gli altri

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  4. Queen, hai esposto perfettamente una condotta inammissibile, ormai è diventato uno schifo assoluto e anche se è vero quanto dice Rospo, ciò non giustifica la televisione che ci propinano.
    Informarsi oggi significa cercare di scremare le notizie da discorsi cinici, fastidiosi o frivoli oppure di parte; non è più possibile andare avanti così,l'informazione è diventato un problema serio.
    Heidi

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  5. Queen non credo ci sia nulla da aggiungere. Il voyeurismo in Italia ha raggiunto livelli imbarazzanti...

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  6. la tv e la stampa che sguazzano nell'orrore di quella terribile storia.
    stamane, ancora mezza rincoglionita, seguo corradino mineo su rainews. difende i colleghi di una trasmissione che si chiama "chi lo ha visto" dicendo che "tutti i giornalisti avrebbero fatto la stessa cosa". hanno dato, pare, alla mamma della ragazza in diretta la notizia che l'orco è lo zio della ragazza che l'avrebbe stuprata quando ormai era già morta.
    resto lì - come se qualcuno m'avesse colpita con una trave in fronte.
    è durato quanto? 30 secondi? non sono riuscita a cambiare canale.

    ma riesco a NON andare in giro a cercare altre notizie. come dovremmo fare tutti. un silenzio davvero pietoso sarebbe giusto. per la ragazza, la famiglia, l'assassino e tutti noi.

    invece, già mi pare di sentire i lunghi applausi chiassosi quando il feretro (bianco?) uscirà dalla chiesa.

    love, mod

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  7. in questi casi vengono in mente le iene che si buttano sulla preda e poi finito tutto se ne vanno...
    che tristezza!

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  8. Bellissimo questo post. Bello... e sarebbe bello si, ma purtroppo ora inizierà lo sciacallaggio vero e proprio per l'audience... che schifo.

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  9. Io purtroppo ho avuto brutti presentimenti fin dall'inizio. Non credevo però che quella bestia fosse così atroce.

    In ogni caso sono allibita per il mondo (mediatico e non) in cui viviamo!

    Scusatemi però: ma veramente la madre vi sembrava normale? Capisco gli appelli in televisione per la scomparsa di una figlia (un po' com'è successo per la Pipitone), ma accusare i propri familiari e accogliere la notizia della morte così freddamente a me sembra tutto fuorché normale. E' allucinante!
    Sia che stessero tutti lì in diretta, impassibili, immobili. Ma che cazzo!

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  10. Io quoto l'ultima parte del commento di LTfgg. Assurdo tutto, assurdi tutti.

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  11. Che dire? Ieri sera a Porta a Porta c'era il teatrino di Vespa, su Italia 1 addirittura Studio Aperto Live con giornalisti in attesa dell'aereo dei familiari di Sarah... Ho spento la tv, nauseata.

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  12. Tutti divorano qualcosa. Lo zio la nipote. I giornalisti lo zio.

    7

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  13. io ho sperato.
    e ho pianto per quella ragazza.
    Mi è dispiaciuto proprio come se la conoscessi e ho tanta rabbia per quel mostro.

    [Complimenti per il blog..mi piace molto, ti seguo! ;)]

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  14. Si fa di tutto pur di far aumentare gli ascolti, anche giocare con il dolore delle persone.

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  15. e invece stanno andando avanti ancora adesso a specularci sopra... e temo che continueranno a farlo, come è già successo per i vari omicidi di perugia, erba, cogne ecc...

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  16. concordissimo. questo è uno di quei in casi in cui il silenzio è il più serio dei comportamenti.

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