lunedì 31 maggio 2010
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I rimpianti ci assalgono in vari modi e misure. Molti sono piccoli, come quando facciamo qualcosa di brutto per una buona causa; alcuni sono grandi, come quando deludiamo un amico. Alcuni di noi fuggono dal dolore del rimpianto facendo la scelta giusta, altri, invece, hanno poco tempo per i rimpianti perchè attendono con ansia il futuro. A volte dobbiamo lottare per andare d'accordo con il passato e a volte seppelliamo i nostri rimpianti con il proposito di cambiare vita. E i nostri più grandi rimpianti non sono per le cose che abbiamo fatto, ma per le cose che abbiamo evitato di fare e per le cose che non abbiamo detto e che potevano salvare qualcuno a cui tenevamo, specialmente quando vediamo una tempesta oscura, dirigersi sul loro cammino...
(cit.)
Esercizio di stile (2007) #2 onda anomala
Irruppe nel mio placido laghetto con la prepotenza di un'onda anomala e mi travolse come una piccola barca di carta.
domenica 30 maggio 2010
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Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Alessandro Baricco, Castelli di Rabbia
sabato 29 maggio 2010
venerdì 28 maggio 2010
Esercizio di stile (2007) - Prologo Il pozzo dell'anima
Adriano l'aveva amata subito. Senza volerlo.Colpito e affondato al primo sguardo. Il suo anticonformismo, l'essere così diversa dalle altre donne, e nel contempo così femminile l'avevano colpito; il profilo imbronciato, i capelli spettinati, l'aria insolente di chi non vuole omologarsi alla massa avevano fatto il resto. Il gioco era iniziato strappandole un semplice sorriso per trasformare un caffè in un aperitivo, al quale era seguita una cena ed un dopocena e le loro vite, così diverse e così lontane, erano diventate un mutuo per una casa, una macchina più grande e viaggi intorno al mondo. Non era servito un anello, neppure un contratto. Era bastato uno sguardo, incrociato nella calca del metro un mattino, sceso alla stessa fermata, cercato con frenesia sulle scale mobili e perso nella nebbia di un inverno troppo caldo per essere chiamato con quel nome.Quello stesso sguardo ritrovato in un bar e trattenuto con tutta la forza e con la complicità di una battuta stupida, per accendere il sole sul suo viso. Un tacito accordo sancito dal primo sorriso. Nove anni di progetti, di sogni condivisi. Come una maratona. Vittoria correva la vita e Adriano cercava di starle dietro. Il destino aveva giocato loro lo scherzo più crudele, anime gemelle sì, ma asincrone.Col tempo Adriano aveva iniziato a perdere colpi, ad avere il fiatone. Non aveva più voglia di correre. Troppi compromessi, troppe rinunce.Tutto passa, recita un vecchio adagio, e la fiamma di uno sguardo, diventata fuoco di passione, si era trasformata lentamente in brace di silenzi. Quella storia, sulla quale infondo nessuno avrebbe scommesso, finì in un momento, nello stesso modo in cui era iniziata. Fu profonda tristezza e poi rassegnazione, mai, neanche per un momento, mancanza d'amore. Vittoria era un' assolutista, troppo radicata alle sue convinzioni, con lei non c'era possibilità di discutere. Mai. Conosceva una sola verità: la sua. Adriano aveva sognato una vita diversa, vedeva un futuro diametralmente opposto. Nessuno dei due intendeva cedere il passo. In seguito avrebbero cercato mille parole per giustificare la rottura, per dare un senso a quella separazione, come se volessero definire le cose per renderle reali, perchè quando una storia finisce ci deve essere sempre una ragione. Decisero di usarne solo due: divergenze inconciliabili, seguendo la migliore tradizione divorzista statunitense. Vittoria, senza proferire parola, accettò quel destino come una punizione per un peccato da espiare. Ad Adriano, inerme davanti a quella potente barriera emotiva creata dal silenzio, non restò altro che piegarsi. Non c'era più tempo per nostalgie e ricordi, una volta definita la situazione patrimoniale ognuno avrebbe raccolto le sue cose e preso la propria strada. Adriano ripensò a quello sguardo, in quel passato così lontano... Sorrise al ricordo e il cuore sembrò avere un sussulto Come se mancasse un battito. Gli avevano insegnato che l'amore aggiusta tutto. Per loro non era stato così. L'amore non era bastato.
effetti strabilianti
l'amica che andò dall'ipnotista per smettere di fumare ci è tornata per accompagnare una sua amica che trovava conforto nel cibo, è bastata una seduta perchè iniziasse subito a mangiare in modo regolare, a limitare quantità, evitare pasticci fuoripasto, preferire cibi sani, abolire i dolci di cui prima era ghiottissima, insomma è diventata un'altra persona. I benefici sono palesi e la ragazza è davvero soddisfatta. La mia amica ha preso appuntamento per risolvere altre problematiche personali, con lei andrà una terza amica che fuma come una ciminiera. Non nego che la faccenda mi affascina, anche se mi fa un po' paura, questi risultati mi fanno pensare che una bella seduta di ipnosi toglierebbe qualche sassolino dalla scarpa anche a me...
giovedì 27 maggio 2010
ci manca solo la zanzara tigre e facciamo filotto
Cerco di veicolare l'energia generata dallo scazzo planetario delle ultime settimane, se non mesi, con la consueta calma very british e con la sobrietà di cui sono capace(!) per non dare in escandescenza e mandarli tutti a stendere, anche se con qualcuno, random, la soddisfazione di lanciare un dardo infuocato me la sono tolta, a prescindere!
a proposito di rompicoglioni sempre verdi, girano troppe zanzare tigre, oltre che rumorose (mentre dormi il ronzio può svegliarti), sono infingarde: ti mordono nei punti più impensati, le vigliacche e il lato peggiore è che sono immuni a qualsiasi cosa , brindano con l'autan!
mercoledì 26 maggio 2010
morte della libertà individuale e altri limiti
mi spiego: la scorsa estate trovai un anellino da mettere al naso al posto del classico brillantino che in tanti anni mi ha davvero stufato. Feci il piercing 14 anni fa, quello vero, fatto con l'ago, altro che sparabuchi per le orecchie, il primo anellino era piuttosto spesso, poi al tempo cambiai lavoro e misi un tappabuchi più discreto, ma non divaghiamo, tornai dalle ferie col mio anellino nuovo di pacca, in otto mesi nelle sue visite sporadiche il capo non se n'è mai accorto, e le due colleghe con lo spirito d'osservazione di un due falchi pellegrini nemmeno (visto che lavorano con me a stretto contatto è forse più grave) resta il fatto che la scorsa settimana il capo mi chiede da quanto ce l'ho, abbozzo, dico che ho perso il brillantino il giorno prima e per non fare chiudere il buco ho messo la prima cosa che ho trovato(!) Siccome recentemente alla collega di un altro ufficio è stato ordinato perentoriamente di togliere quello alla lingua perchè da fastidio quando parla, non mi è stato chiesto di rimuoverlo, anzi, semplicemente di non farne parola oppure se ci fosse stata occasione d'incontro di levarlo, giusto per non fare figli e figliastri.
Questo accadeva la settimana scorsa, perchè oggi il capo mi ha osservato meglio e ha detto che un brillantino sarebbe più indicato, visto il ruolo che ricopro (e non mi hanno promosso, giuro!)
Vi assicuro che non svolgo funzioni diplomatiche nè di alcun potere per cui sia necessario adottare un look estremamente sobrio, ma tant'è che essendo un'umile maestranza ho tolto l'anellino...e poi mi sono detta, maccheccazzo
non bastasse lo scazzo last minute, sono rimasta mezz'ora in più perchè un cliente ha dimenticato di venire a firmare un contratto. E the cherry on the top è che non ho ancora capito com'è finito LOST..........
martedì 25 maggio 2010
sugar free 13esimo giorno
e non ho ancora preso a capocciate nessuno
è positivo, no?
Instant karma # 47
- Adesso voglio sentirlo da te, com'è sta cosa dell'amnesia?
- Che vuoi dire?
- Dev'essere fichissimo. Tabula rasa, reinventarsi completamente.
- Insomma, non è stata una passeggiata, sto iniziando a rimettere in ordine i ricordi da un paio di giorni. Ho avuto una gran confusione in testa, mi sembrava d'essere pazza.
- Non ricordavi proprio nulla?
- i miei genitori per logica, due persone stravolte che contavano i miei respiri, Frà e Clà mai viste, credevo di chiamarmi Alice e cercavo due donne, Barbara, che ovviamente non esiste e Camilla che in realtà è la mia compagna di stanza e si chiama Giulia.
Davide si volta verso il letto vuoto.
- Dov'è?
- L'hanno operata due giorni fa, è in terapia intensiva.
- Ti ricordavi di me?
- Come facevo a scordarti?
- Ruffiana!
Veniamo interrotti da due infermiere che non conosco.
- Scusate devo chiedervi di uscire, dobbiamo preparare la stanza.
Davide prende l'album lo infila nella borsa ed esce insieme alle ragazze. Le due infermiere, una rossa ed una bionda disfano il letto accanto a me, prendono alcune cose nell'armadietto, tolgono la borsa di Giulia. Il mio sguardo interrogativo non le tange, continuano il loro lavoro come muli da soma. Sento la voce morire in gola. Non ho il coraggio di chiedere di lei. Tra le due la bionda è più morbida, ha capito e fa per parlare quando la collega la ammonisce con lo sguardo. Escono e dopo pochi minuti entra una ragazza, avrà una trentina d'anni. L'infermiera rossa le porge il braccio. Vanno in bagno, esce con addosso una veste da camera e si sistema nel letto di Giulia. Io vorrei fare un cenno ma sono immobilizzata. Lei si rivolge a me con educazione.
- L'infermiera mi ha detto di dirle che Giulia sta bene, l'hanno trasferita in semi intensiva e dovrà restare lì fino a quando non si sarà ripresa completamente.
Sono sollevata. La nuova vicina sembra cordiale. Sento un vociare nel corridoio. E' il giro di visite, magari passa il dottore strafico così lo faccio vedere alle mie amiche. Invece sono i soliti noti. Mi medica lo smilzo con la mosca sul mento, è gentile, le solite frasi di circostanza, non ho ancora capito quando mi dimetteranno, adesso non ho più fretta di uscire.
CONTINUA
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lunedì 24 maggio 2010
[tv] Lost - la fine
[questione di principio] scortesia
oggi ho ricevuto un cliente che si era rivolto a me la scorsa settimana per un lavoro, l'ho rimbalzato alla responsabile commerciale perchè si accordassero economicamente, poi la pratica è passata d'ufficio alla collega che si occupa nello specifico di certe tematiche, attendo pazientemente che finisca l'incontro per prendere un caffè insieme alle colleghe e scopro che responsabile e cliente sono andati al bar a prenderlo direttamente e per cortesia ne hanno portato uno alla collega
e a me ciccia, ça va sans dire
fatemi capire, io procuro il cliente, e non pensa nemmeno di portarmi un misero caffè?
la collega, costernata, voleva andare al bar a prendermelo, quando le ho detto che sarei andata da sola voleva darmi gli spiccioli, ma ti pare? la responsabile non ha mosso un pelo.
ho appena dichiarato ufficialmente guerra
domenica 23 maggio 2010
quando l'amicizia diventa un lavoro
ultimamente è diventato un obbligo, cito solo gli esempi più recenti:
1) se si frequentano tre coppie di amici è impensabile invitarne solo una a cena, sennò gli altri si offendono, ieri sera ad esempio pensavamo di farci un piatto di muscoli e di vedere la finale di Champion's league, lo so sono milanista, non avrebbe dovuto riguardarmi, sono sportiva, era comunque una bella finale, anche se scontata, e Milito ha davvero dato spettacolo, ma non usciamo dal seminato, mentre siamo all'ipermercato pensiamo di fare una telefonata ad una delle coppie, quelli che abitano fuori e tornano nel weekend, giusto per regolarci, l'altra coppia d'ordinanza non ama il pesce e detesta il calcio, ci si può vedere dopo...invece no, varia il menù e aggiungi un primo così possono venire anche loro, non sia mai che si organizzi qualcosa senza invitarli (!) facciamo la spesa per sei, andiamo a casa a preparare (le cozze sono buone, prepararle è una rottura di coglioni mica da ridere!) il Principe si adopera per preparare le vongole per il primo piatto (quelle le mangiano) intorno alle quattro del pomeriggio arriva la telefonata che l'altra coppia di forestieri è in zona e chiedono se si esce tutti a cena, non si può rifiutare senza una spiegazione e cosa gli si dice, noi ceniamo insieme e voi non siete invitati? ovviamente l'invito è esteso anche a loro...così da quattro che eravamo siamo diventati otto (con la spesa per sei) e già mi giravano a mulinello, all'ultimo momento quelli che non amano il pesce hanno dato forfait, gli altri si sono presentati con due bottiglie di vino siciliano e il gelato e hanno aiutato a cucinare, abbiamo cenato, guardato la partita infine riso alle lacrime allo spettacolo di cabaret di Maurizio Battista.
E' stata una bella serata, ma non è questo il punto
2) Ieri ho dato picche all'amica che mi ha chiamato per andare al mare, sono stata vaga per oggi perchè non sapevo se avevo voglia di andarci. Mi ha chiamato stamattina, avevo il telefono staccato (ho dormito un po' di più e ho scordato di accenderlo), l'ho acceso a metà pomeriggio, ho letto il suo messaggio in cui mi avvertiva che andava ai bagni per pranzo e le ho subito scritto che avevo un altro programma e che ci saremmo viste un'altra volta (più chiaro di così), per tutta risposta mi è arrivato un sms con scritto che aveva capito del mio cambio di programma ma che mi aveva comunque aspettato, ed era ovviamente offesa. Perchè? non le ho mica dato appuntamento e poi tirato il bidone, è stata una sua scelta aspettarmi senza un accordo! E dovrei sentirmi in colpa? Giustificarmi o chiedere scusa? ECCHECCAZZO
Ora io dico: ne ho già tanti di stress, di persone con cui rapportarmi, a cui rendere conto, con cui giustificarmi (tutte e tre le opzioni, riguardano il lavoro) che non ho bisogno di amici che mi stressino oltremodo se non ci vediamo, non ci sentiamo 3 volte al giorno, o non faccio quello che mi dicono, sono una calamita per certi soggetti o capita a anche a voi?
Ogni tanto mi sento l'equivalente di San Francesco con gli animali, solo che io attiro i rompicoglioni
sabato 22 maggio 2010
sole
nonostante l'abitudine di dormire un po' di più il sabato (finchè il letto mi regge) stamattina ho messo la sveglia presto, è il primo di giorno di sole utile (in cui non lavoro) e la mia amica ha subito chiamato per andare al mare(!) se vado il Principe, oltre che dedicarsi alla preparazione della cena (stasera abbiamo ospiti per una cozzata) ne approfitterà per fare il suo repulisti (e temo che nel mucchio butterà anche qualcosa di mio) poi non fa caldissimo come sembra, sono uscita in moto per fare la spesa e ci voleva la giacca, in mezze maniche mi è venuto freddo, sono indecisa se andare alla spiaggia oggi pomeriggio o sistemare in terra le nuove piantine che ho acquistato, non ho ancora il pollice verde ma ci sto lavorando...
e col culo che ho, se prendo freddo mi viene un'altra laringite
venerdì 21 maggio 2010
[tv] Grey's anatomy
il nono giorno
giovedì 20 maggio 2010
[filmone] Robin hood
Ridley Scott (insieme al fratello Tony) è uno dei miei registi preferiti, ogni film è un successo.
Va da sè che anche questa versione di Robin Hood, alla prima settimana di proiezione ha sbancato i botteghini. Protagonista e produttore Russell Crowe, che non sfoggia più il fisico da gladiatore ma ha ancora una notevole dinamicità. Effetti speciali e fotografia spettacolare, un cast d'eccezione (Cate Blanchett, William Hurt, Max Von Sidow).
Rilettura della leggenda inglese piuttosto convincente. Due ore e mezza senza interruzioni, sono volate.
mercoledì 19 maggio 2010
Instant karma # 46
La voce che rimbomba in corridoio è quella di Davidino. Le sue entrate ad effetto.
- Mi racconta che va in Thailandia, Koh Samui, e devo venire a sapere per caso che è in ospedale?
Capelli rasati, nuance platino, lineamenti da fare invidia ad un modello, ciglia lunghissime e labbra a cuoricino. Strizzato in un paio di jeans skinny in cui non entrerei nemmeno dopo un anno senza carboidrati, eccolo in tutto il suo splendore.
- Te lo dico, sono offeso anzi no, incazzato a morte con te. Ti credevo a cuocere quelle chiappette smunte sull'isola di Di Caprio e ti trovo in un lettino, con quella camicina sgualcita e quel taglio di capelli orribile? Dio, in Italia avete perso il buon gusto?
La scenetta mi strappa un sorriso. Tira un sospiro, gli occhi gli si fanno lucidi.
- Stronza, mi è saltato il cuore in bocca quando Claudia mi ha telefonato!
- Smettila con tutto questo teatro, Davide. Vieni qui e abbracciami!
- Mi hai raccontato un sacco di frottole. "Sto bene, faccio la cura"
- Era vero, solo che ad un certo punto la cura non ha più funzionato, c'era bisogno di un trattamento radicale e ho deciso di farmi operare. Al mio posto avresti fatto lo stesso.
- Senza dire niente? Cazzate! io ti avrei chiamato subito e ti avrei voluto vicino.
- Dai, cerca di capire, non volevo farti preoccupare.
- Tu pensi sempre di sapere cosa è meglio per gli altri. E se fosse andata male, o peggio...oddio non voglio nemmeno persarci.
- Mi vedi? Sono qui e sto bene. E sono contenta di vederti.
- Se stai bene me lo diranno i medici, a guardarti sei un rottame. Anche io sono contento di vederti, briciola!
- Tu sei in forma smagliante, che cosa ti è successo?
- Ne vengo da una mini vacanza in Cornovaglia.
L'atteggiamento è cambiato ora che si parla di lui.
- Col parrucchiere?
- No, tutto finito con lui, questo è una new entry. Non lo conosci. Un pezzo da novanta.
Claudia e Francesca scambiano uno sguardo compiaciuto.
- a proposito di pezzi da novanta, devo farti vedere un dottore...
- mhm, iniziamo a ragionare! Dimmi tutto.
- Stratosferico. Quando mi faranno la medicazione prepara gli occhi
- Ricevuto. Ho portato lo scrigno dei segreti come mi è stato richiesto. Tutto quello che mi hai detto di conservare fino al nuovo ordine. Già che siamo in argomento, come sta Marco?
- Non lo so, non lo vedo da....?? un anno, mese più mese meno.
Cerco conferme da Francesca che interviene asciutta.
- l'ho incontrato recentemente, sta bene.
Davide si volta verso di lei dandomi le spalle, se lo conosco un po' le sta facendo le facce!
- Non era solo, gliel'ho già detto.
- Ecco appunto perchè io l'avevo sentito e mi aveva accennato qualcosa....niente di serio...
- Tu hai sentito Marco? Ultimamente?
Alla nostra domanda, recitata all'unisono, risponde con fare evasivo.
- Mhm, quando vi siete lasciati per un po' siamo rimasti in contatto, qualche sms, qualche mail...
- non dirmi che ci hai provato, non potrei sopportarlo.
Mi rivolge uno sguardo offeso
- ma và, tu sai che non te lo farei mai.
- se non ricordo male hai fatto scappare il primo fidanzato di tua sorella!
- oh, quell'imbecille, mi sono accorto che era gay prima di lui, glielo volevo solo far capire,
- traumatizzato a vita!
Francesca spiega a Claudia.
- see, intanto il bellimbusto mi ha martellato per mesi pur avere la mia amicizia su Facebook. Non ho neanche accettato i suoi inviti per un aperitivo. E non sapete quanto ha insistito...Ora sta con un tizio, forse lo conosci Francy, è un architetto come te!
- Davide, tu non cambierai mai.
- in un mondo che viaggia così veloce il vero trend è restare sè stessi.
- ok, dopo questa perla di saggezza tira fuori le foto.
Ho quasi paura di aprire l'album che mi porge. Temo di non ricordare, oppure di provare troppa nostalgia.
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gradi
oggi ho risposto in modo piuttosto acceso ad una capa, non è un effetto collaterale dell'eliminazione degli zuccheri, mi ha davvero fatto perdere la pazienza, e dopo averle detto quello che le ho detto l'ha persa anche lei! Dopo avermi cazziato, alzando anche la voce, mi ha richiamato con tono completamente diverso perchè aveva finalmente capito di cosa stavo parlando e si era resa conto che avevo ragione dall'inizio.
Saranno anche soddisfazioni, però m'ha fatto girare le palle come una turbina
martedì 18 maggio 2010
Don't panic - ok panic!
Oggi il capo si è presentato in ufficio a tradimento (senza avvisare) nessuno sapeva che sarebbe venuta (è una donna), non l'ho vista entrare, l'ho trovata, con la più assoluta nonchalance, seduta alla scrivania della capo ufficio, e m'è preso un colpo - non bastasse, mentre era fuori per faccende di lavoro, la collega, di sua sponte, è andata a sbirciare in un plico di documenti, ne ha preso uno e l'ha fotocopiato, nel mentre il capo è tornata, così, per non farsi beccare me lo ha lanciato perchè lo mettessi a posto, con scatto felino l'ho incastrato in una busta e sono scappata nel mio ufficio. Avevo il cuore a tremila, pensavo mi venisse un infarto. La collega, un sangue freddo da rettile, se l'è cavata senza problemi, peccato che mancasse un foglio (che ovviamente è ancora in nostro possesso).
Oggi ho creduto sul serio che mi sarebbe venuto un embolo.
[trend]
lunedì 17 maggio 2010
☺
domenica 16 maggio 2010
True Blood Season 3 - 2nd Trailer!
tentazioni
Per andare a cena con cosiddette buone forchette e rosicchiare sedano e finocchi, affondare la testa in un cesto di valeriana, mangiare quattro fette di bresaola sottili come ostie mentre questi si abbuffano di funghi fritti, involtini di insaccati ripieni di formaggi burrosi, insalata russa di un certo livello e arrosto di maiale al latte, ci vuole una volontà di ferro, una motivazione forte e un grande sforzo di immaginazione.
Stasera volevo fermarmi a prendere sashimi misto da asporto ma da jap di fiducia c'era davvero il mondo (come se fosse l'ultima cena del pianeta terra)
attività ricreative (giardinaggio)
Mood: bucolico
Questa mattina mi sono dedicata al giardinaggio col consorte. Ho rinvasato i ciclamini e i gigli, dato l'azzurrante alle ortensie e l'antifungino alle rose, potato l'azalea e fatto mautenzione alla gardenia, rigorosamente imbaccuccata come un palombaro, oggi che fa abbastanza caldo, per evitare di fungere da beverone per zanzare (a proposito devo ricordarmi di comprare il ledum palustre in granuli). Il tempo è volato, mi sono rilassata e il giardino è uno splendore. Oggi è una buona giornata
Vi ricordo che è il quarto giorno senza zuccheri e non ho ancora morso nessuno
sabato 15 maggio 2010
True Blood: Season 3 Trailer #1
Ma a giugno ricomincia True Blood...
venerdì 14 maggio 2010
regime ipoglucidico (the 2nd day)
Il secondo giorno senza zuccheri è quasi finito, nessun effetto collaterale riscontrato. Onestamente pensavo peggio: non ho sbattuto in terra, non ho la schiuma alla bocca, non ho avuto reazioni aggressive, per ora, benchè la sventura si sia presentata di prima mattina e abbia dovuto risolvere un problema piuttosto ostico, sono riuscita a gestire tutto lucidamente e con una certa diplomazia, e ho preso permesso al pomeriggio per andare dal parrucchiere.
Vi terrò aggiornati sugli sviluppi
Quinto potere
giovedì 13 maggio 2010
sugar free
mercoledì 12 maggio 2010
quelli che hanno la colf
Non sono propriamente un donnino di casa, o meglio: pulisco, cucino, lavo, stiro e riassetto, ma non riesco a fare brillare la casa come Cenerella più di un giorno e mezzo; convivo con una persona splendida e altamente collaborativa, ma nove ore al giorno sono al lavoro (lui 12), nonostante la buona volontà NON riesco a fare tutto e trascorrere il weekend a pulire casa mi rompe le palle oltremodo, ERGO una volta alla settimana, di solito il giovedì, viene una ragazza a darmi una mano, diciamo a fare il grosso: lucidare il parquet, lavare i vetri delle porte finestre, spolverare. Ogni volta che arriva io sono già in moto da almeno un'ora, praticamente metto a posto per non farle trovare troppo casino. Domani mattina si presenterà alle 8.10 (ho messo la sveglia alle 7.00)
Il Principe mi guarda perplesso e non si esprime (dentro di sè mi sfotte, lo so)
diario di una non casalinga disperata
cenere alla cenere (diamo al colpa al vulcano)
Sto controllando a stento l'istinto, ieri sono uscita dal lavoro due ore prima, la scusa è stato mal di testa, in realtà facevo fatica a non rispondere male a chiunque mi rivolgesse la parola.
Domani inizio il regime di eliminazione degli zuccheri e ne avrò per un paio di settimane, prevedo scintille
martedì 11 maggio 2010
Instant karma # 45
- La madre di Marco morì di brutto male quando era alle elementari. Ecco perchè l'ho lasciato. Non sapevo come si sarebbe evoluta la situazione e non volevo procurargli altro dolore.
- Invece dirgli di averlo tradito col suo migliore amico per convincerlo ad andarsene gli ha ridato dieci anni di vita!
- Frà credimi, anche quando non ricordavo la nostra amicizia sapevo che dovevi avere l'innato dono di farmi saltare i nervi.
- Bà, le dinamiche tra noi sono così dalla notte dei tempi. Noi siamo diversissime ed uguali al tempo stesso e siamo sempre state l'una la coscienza dell'altra.
- Cosa vuoi che ti dica? Credevo che un taglio netto avrebbe risolto la cosa. Lo avrebbe fatto soffrire meno.
- Hai davvero tagliato i ponti, hai cambiato bar, palestra, giro di amicizie, ti sei dedicata solo al lavoro. E' passato oltre un anno e non lo hai più incontrato.
- Sai che fine ha fatto?
- L'ho incrociato all'ikea tre settimane fa. L'ho evitato, temevo mi chiedesse di te, ti avevano appena operato e non potevo dirgli niente. L'ho visto in forma.
- non era solo vero?
- mhm, no...
- ecco...
Claudia rientra nella stanza nascondendo l'eccitazione.
- Arriva la cavalleria!
Anche Francesca non ha capito cosa intende e si volta per guardarla meglio. Lei ignora il suo sguardo e mantiene un'espressione neutra. Stiamo aspettando che parli. E ci stiamo innervosendo.
- uff, ok, avevo intenzione di farti una sorpresa, visto che è più urgente risolvere la questione della memoria, Davide arriverà stasera da Londra. L'ho chiamato ieri e gli ho raccontato tutto. Non vede l'ora di vederti. Lui sa dove sono le foto.
Davidino, il mio amicone. Nelle narici il suo profumo e nelle orecchie la sua risata argentina. Il cuore diventa leggero. Ho cambiato espressione e le due amiche di riflesso sorridono con me.
Entra l'infermiera, Claudia la saluta per nome, Magda. Un'occhiata in tralice, tutto a posto, trattiene un sorriso, dice che arriverà il medico per cambiare la medicazione.
- Di nuovo?
- Occorre controllare come si rimargina la ferita e mettere un altro cerotto.
- L'ho fatta prima!
- Prima quando?
Claudia e Francesca, sedute accanto al mio letto, una di fronte all'altra, ascoltano lo scambio di parole come spettatrici di un match di ping pong
- Quando è venuto il medico belloccio. C'eri anche tu!
Magda mi guarda stranita. Non capisce a chi mi riferisco.
- ma sì, non so il nome, comunque un figo da manuale. Cintura nera di testosterone.
- E chi era, Stranamore?
- Non lo so, però il nome suona bene!
- Guarda che intendeva quello della tv.
Aggiunge Claudia per giustificare lo zelo di Magda.
- Avevo capito! Non l'avevo mai visto. Bel tipo. Mi hai fatto l'occhiolino
- Credo tu l'abbia sognato, la tua medicazione è prevista al secondo giro visite, e per ora non è passato nessun medico senza che io lo vedessi.
- Allora ho le allucinazioni!
- Può essere, se ci fosse un medico così figo in reparto io lo saprei di certo.
Non so se prendere la battuta di Magda con spirito o incazzarmi sul serio. Giulia non è tornata. Ho un vago senso di abbandono. Spero che rivedere Davide e che le mie foto con Marco stimolino i ricordi e tutto quello che ho rimosso con la malattia.
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This is war (mò basta!)
lunedì 10 maggio 2010
Instant karma # 44
- non ho detto che ieri non ha cenato, e neppure dormito perchè emozioni ne ha avute anche troppe in un solo giorno e anche un cazziatone dai medici sarebbe stato esagerato, ora però mangia tutto quello che c'è per colazione sennò dovrò fare rapporto alla capo sala
- sissignora!
Dove sono finita, in un'ospedale militare? Tè al limone, doppia razione di fette biscottate iposodiche e una mela. Ah no, dimenticavo: alloggio all'Hilton.
Dal nulla si materializza un medico bellissimo, di quelli da serial, altro che quei quattro sgangherati che ho visto finora. Controlla la mia cartella, scambia due termini medici con l'infermiera, che mi fa un sorriso ed esce. Questi si avvicina al mio letto, controlla il riflesso degli occhi, rimuove il cerotto, da un'occhiata alla ferita, osserva la cicatrizzazione, sembra contento, disinfetta, applica una nuova medicazione. Saluta e si congeda. Mentre io, in stato confusionale mi chiedo ancora come mai tanta grazia? e soprattutto dov'è stato nascosto finora questo medico? La testa si fa pesante. Mi ha anestetizzato?
******
- Cosa starà sognando? guarda che faccia goduta!
Apro gli occhi, Francesca e Claudia sorridono incerte.
- Perchè mi state guardando in quel modo?
- diccelo tu, sembravi così...cosa hai sognato? o meglio, chi hai sognato?
- Non so, non sapevo neanche di dormire. Che fortuna che siete qui, volevo proprio parlare con voi. Potete portarmi qualche foto mia con Marco?
La reazione è inaspettata. Due statue di sale.
- Marco esiste, non me lo sono inventato, vero?
Francesca risponde mortificata.
- Esiste eccome, ma non abbiamo foto, le hai messe via tutte, e non abbiamo idea dove.
Claudia interviene per spiegare.
- Quando hai chiuso con lui hai eliminato tutto quello che poteva ricordartelo. L'unico che potrebbe sapere dove sono...aspetta, ho avuto un'illuminazione!
Prende la borsa ed esce dalla stanza.
- Frà, se avessi sbagliato a tagliarlo fuori da tutto?
- Non voglio fare quella che "io te l'avevo detto"...
- Ecco non farlo, che tanto non serve, ho poco tempo per rimediare, ho bisogno di rivederlo, ricordo perfettamente come stavamo insieme, il suo odore, le sue mani, come mi sentivo con lui, ma non ricordo il suo volto. E' strano tutto questo, no?
- Dimmi cosa c'è di normale in tutta questa faccenda?
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domenica 9 maggio 2010
[cinema] Notte folle a Manhattan
regia di Shawn Levy (Una notte al museo I e II per citare i più recenti), protagonisti Steve Carell e Tina Fey (mitici), Mark Whalberg tutto il tempo a torso nudo per esigenze di copione è sempre un bel vedere, Ray Liotta nell'inevitabile ruolo di criminale italo americano, Mark Ruffalo e Leighton Meester in camei di pochi minuti, James Franco sembra interpreti lo stesso personaggio di Strafumati. L'inizio è lento poi prende un bel ritmo. Il film in lingua originale è uno spasso, putroppo perde tantissimo nell'adattamento in italiano (già dal titolo).
Simpatico
un'indicibile voglia di primavera
il calendario segna maggio ma indossiamo ancora capi pesanti e teniamo il riscaldamento acceso, sorpresa dal sole di stamattina speravo non si esaurisse entro l'ora di pranzo, invece picche! La natura continua a fare il suo corso nonostante le intemperie, il nostro giardino è fiorito, sono sbocciati anche i fiori che mi diede nonna due anni fa (eravamo rassegnati a considerarli piante verdi ed ecco apparire tante campanelline bianche) due raggi di sole e i vivai sono stati presi d'assalto, ogni ipermercato ha stand enormi dedicati al giardinaggio, ieri ho trascinato il Principe a fare scorta di piante e stamattina ho invasato le begonie.
Come da copione è previsto un altro diluvio, chi li conta più?
programmi per la domenica
venerdì 7 maggio 2010
Uomini!
erano gallette di mais
le ha scambiate per queste, non avrei dovuto stupirmi dopo il celebre antefatto
giovedì 6 maggio 2010
on the run (Usain Bolt mi fa fresco!)
mercoledì 5 maggio 2010
[!]
instant karma # 43
Ho un ricordo del professore mentre consulta i suoi assistenti guardando decine di lastre, confronta, agrotta le ciglia, scambia sguardi silenziosi col suo braccio destro, poi cerca di spiegarmi, con la terminologia medica che mastica abitualmente, che la neoplasia intracranica primitiva di cui sono affetta ha una stadiazione che permette soluzioni alternative all'intervento. Immagini si accavallano. Nelle narici un profumo persistente di mughetto, la parete fiorita che ricopre il cancello dei vicini di casa dei miei. De Regi, il presidente dell'agenzia dove lavoro, entra nel mio ufficio per comunicarmi solennemente la promozione. Francesca mi chiama per invitarmi in montagna con lei, Matteo e Claudia. Marco apre la portiera dell'auto, mi prende per mano e mi mostra la casa dove vorrebbe andare a vivere. Con me.
- Signorina Corradi...
- Barbara professore, mi chiami Barbara. Sono tutta orecchi!
- Barbara, non è il caso di parlarne ora, ha appena ritrovato sè stessa! affronteremo la cosa con calma. La priorità era ripristinare la memoria in modo che lei fosse al corrente di quanto avevamo realizzato e le procedure che avremmo dovuto eseguire in seguito. La convalescenza non è terminata perchè adesso si ricorda chi è, dovrà riposare e sottoporsi ad alcuni esami di rito e poi la manderò a casa.
- Posso farle una domanda?
- Tutto quello che vuole.
- Sono guarita?
Nella mia voce l'urgenza di conoscere la verità. Il primario mi osserva il silenzio, esita prima di rispondere. Sta valutando come affrontare il discorso.
- l'esame istologico non ha dato l'esito desiderato mentre i risultati raggiunti sono piuttosto incoraggianti. Con l'ausilio di mezzi e tecnologie...
- Non parli il medichese, professore.
- Ho il piacere di constatare che è tornata la Barbara che ho conosciuto! mettiamola così: abbiamo vinto una battaglia ma la guerra è ancora in atto.
- Vale a dire che avete rimosso il mostro ma ha avuto il tempo di generare i piccoli?
- Non la metterei in questo modo ma se serve per darle un'idea è quella che ci va più vicino.
- Possiamo quantificare il tempo?
- Mi riservo di rilasciare una vera e propria prognosi non appena avremo i risultati della risonanza. Barbara, lei è una combattente, nell'ultimo anno ha dato prova di grande forza, continui a lottare, ne verremo a capo.
CONTINUA
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martedì 4 maggio 2010
dell'ipnosi e soluzioni alternative
Diversi anni fa un'amica, accanita fumatrice, andò da un ipnotista per smettere di fumare.
Aveva già provato con scarsi risultati poi, più per salute che per convinzione un giorno decise di consultare uno specialista, prese appuntamento con questo luminare, andò e tornò come se non avesse MAI fumato. Non ha più toccato una sigaretta. Non ne ha avuto neppure il desiderio. Dopo quella volta alcuni amici si sono rivolti a lei perchè li accompagnasse da questo scienziato. Volevo domandarle se posso andare anch'io, farmi ipnotizzare, ed uscire da lì amando il mio lavoro, più sottomessa ed incline alla politica aziendale e fortemente motivata a restare, visto che la mia volontà mi sta abbandonando!