martedì 25 maggio 2010

Instant karma # 47

Sto per fare spazio alla memoria quando Davide esordisce così.
- Adesso voglio sentirlo da te, com'è sta cosa dell'amnesia?
- Che vuoi dire?
- Dev'essere fichissimo. Tabula rasa, reinventarsi completamente.
- Insomma, non è stata una passeggiata, sto iniziando a rimettere in ordine i ricordi da un paio di giorni. Ho avuto una gran confusione in testa, mi sembrava d'essere pazza.
- Non ricordavi proprio nulla?
- i miei genitori per logica, due persone stravolte che contavano i miei respiri, Frà e Clà mai viste, credevo di chiamarmi Alice e cercavo due donne, Barbara, che ovviamente non esiste e Camilla che in realtà è la mia compagna di stanza e si chiama Giulia.
Davide si volta verso il letto vuoto.
- Dov'è?
- L'hanno operata due giorni fa, è in terapia intensiva.
- Ti ricordavi di me?
- Come facevo a scordarti?
- Ruffiana!
Veniamo interrotti da due infermiere che non conosco.
- Scusate devo chiedervi di uscire, dobbiamo preparare la stanza.
Davide prende l'album lo infila nella borsa ed esce insieme alle ragazze. Le due infermiere, una rossa ed una bionda disfano il letto accanto a me, prendono alcune cose nell'armadietto, tolgono la borsa di Giulia. Il mio sguardo interrogativo non le tange, continuano il loro lavoro come muli da soma. Sento la voce morire in gola. Non ho il coraggio di chiedere di lei. Tra le due la bionda è più morbida, ha capito e fa per parlare quando la collega la ammonisce con lo sguardo. Escono e dopo pochi minuti entra una ragazza, avrà una trentina d'anni. L'infermiera rossa le porge il braccio. Vanno in bagno, esce con addosso una veste da camera e si sistema nel letto di Giulia. Io vorrei fare un cenno ma sono immobilizzata. Lei si rivolge a me con educazione.
- L'infermiera mi ha detto di dirle che Giulia sta bene, l'hanno trasferita in semi intensiva e dovrà restare lì fino a quando non si sarà ripresa completamente.
Sono sollevata. La nuova vicina sembra cordiale. Sento un vociare nel corridoio. E' il giro di visite, magari passa il dottore strafico così lo faccio vedere alle mie amiche. Invece sono i soliti noti. Mi medica lo smilzo con la mosca sul mento, è gentile, le solite frasi di circostanza, non ho ancora capito quando mi dimetteranno, adesso non ho più fretta di uscire.

CONTINUA
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2 commenti:

  1. fremevo... e continuo ad attendere!

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  2. Oddio, Queen B, quanto hai scritto mentre ero via! Ora devo recuperare tutto!! Per fortuna di Instant Karma mi ero persa solo questo post!!

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