lunedì 10 maggio 2010

Instant karma # 44

Dopo l'allegra chiacchierata con colui che d'ora in poi chiameremo il dispensatore di cattive notizie non tocco cibo e non mi riesce di chiudere occhio. L'infermiera tosta mi rimbrotta ben due volte. Giulia non è rientrata dopo l'intervento, sento l'inserviente che riporta la notizia alle colleghe di reparto, terapia intensiva precauzionale. Andiamo bene! Si spengono le luci alla solita ora. Fisso il soffitto, mentalmente conto milioni di pecore soffici che saltano uno steccato, niente da fare, rimpiango i momenti in cui domrivo più del letto. Finalmente arriva l'alba. Sono esausta e la carogna è salita esponenzialmente col tempo che passava. Primo giro visite, la dottoressa con gli occhialini, la bellona refiosa, quello secco col pizzetto ed uno mai visto che chiude la coda. Solita routine. chiedono se ho appetito, riesco a parlare, muovermi, capisco tutto, mi ricordo, ho nausea, che giorno è. Tutto regolare. L'infermiera come un falco che ha addocchiato la preda entra con sguardo minaccioso.
- non ho detto che ieri non ha cenato, e neppure dormito perchè emozioni ne ha avute anche troppe in un solo giorno e anche un cazziatone dai medici sarebbe stato esagerato, ora però mangia tutto quello che c'è per colazione sennò dovrò fare rapporto alla capo sala
- sissignora!
Dove sono finita, in un'ospedale militare? Tè al limone, doppia razione di fette biscottate iposodiche e una mela. Ah no, dimenticavo: alloggio all'Hilton.
Dal nulla si materializza un medico bellissimo, di quelli da serial, altro che quei quattro sgangherati che ho visto finora. Controlla la mia cartella, scambia due termini medici con l'infermiera, che mi fa un sorriso ed esce. Questi si avvicina al mio letto, controlla il riflesso degli occhi, rimuove il cerotto, da un'occhiata alla ferita, osserva la cicatrizzazione, sembra contento, disinfetta, applica una nuova medicazione. Saluta e si congeda. Mentre io, in stato confusionale mi chiedo ancora come mai tanta grazia? e soprattutto dov'è stato nascosto finora questo medico? La testa si fa pesante. Mi ha anestetizzato?

******

- Cosa starà sognando? guarda che faccia goduta!
Apro gli occhi, Francesca e Claudia sorridono incerte.
- Perchè mi state guardando in quel modo?
- diccelo tu, sembravi così...cosa hai sognato? o meglio, chi hai sognato?
- Non so, non sapevo neanche di dormire. Che fortuna che siete qui, volevo proprio parlare con voi. Potete portarmi qualche foto mia con Marco?
La reazione è inaspettata. Due statue di sale.
- Marco esiste, non me lo sono inventato, vero?
Francesca risponde mortificata.
- Esiste eccome, ma non abbiamo foto, le hai messe via tutte, e non abbiamo idea dove.
Claudia interviene per spiegare.
- Quando hai chiuso con lui hai eliminato tutto quello che poteva ricordartelo. L'unico che potrebbe sapere dove sono...aspetta, ho avuto un'illuminazione!
Prende la borsa ed esce dalla stanza.
- Frà, se avessi sbagliato a tagliarlo fuori da tutto?
- Non voglio fare quella che "io te l'avevo detto"...
- Ecco non farlo, che tanto non serve, ho poco tempo per rimediare, ho bisogno di rivederlo, ricordo perfettamente come stavamo insieme, il suo odore, le sue mani, come mi sentivo con lui, ma non ricordo il suo volto. E' strano tutto questo, no?
- Dimmi cosa c'è di normale in tutta questa faccenda?

CONTINUA
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8 commenti:

  1. Lascia perdere Marco, voglio la storia col medico figo!!!! Hihihi scherzo, aspetto il seguito! Bacio!!

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  2. sempre più coinvolgente e incasinato questo racconto! lo adorooo

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  3. wow il medico figo... MI PIACE!!! :)))

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  4. ohhhhhhhhhh finalmente il medico col camice e pure figaccione....ci piacc'...oh sì! un pò di grey's non guasta...ma com'è? com'è?

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  5. Ecco...oggi sono arrivata quì......non vedo l'ora di finire le pagine che hai scritto....ho vito che oggi ne hai pubblicata 1 altra......Complimenti.....

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