Se non vivete in una grotta sapete tutti che ieri, compleanno del sig. Berlusconi, il suo governo ha chiesto la fiducia. Ok, asciugate le lacrime dal ridere. Abituati al suo coraggio, nell'accezione più larga del termine, la cosa non ci ha scomposto più di tanto, piuttosto è drammatico che l'abbia ottenuta! Consentitemi di sorridere per il tragico eufemismo. Viviamo in democrazia, così si mormora, e accettiamo la volontà del popolo, espressa da chi lo rappresenta. Mi chiedo quando e se finirà l'era Berlusconi e tutto quello che ne consegue.
RABBRIVIDIAMO
Allego un articolo del giornalista Michele Serra
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giovedì 30 settembre 2010
mercoledì 29 settembre 2010
sic transit gloria mundi
it's Britney, bitch!
martedì 28 settembre 2010
rebus sic stantibus
lunedì 27 settembre 2010
il pozzo dell'anima - 32
- Ciao Emma, ti va di pranzare insieme?
- sono al buffet del centro commerciale con mia cugina, stiamo finendo di mangiare.
- ah, ok, facciamo un'altra volta, salutamela tanto.
- aspetta, non riattaccare, tutto bene? hai una vocina!
- no, è iniziata male e sta proseguendo peggio.
- mezz'ora e sono da te, sei in ufficio?
- sì, con una vaschetta colma di verdure bollite, l'apoteosi della tristezza.
Più tardi Emma raggiunse Vittoria all'ufficio dei servizi sociali del comune. Sulla scrivania il tupperware ancora sigillato.
- Ehilà! Eccoti. Come sta Alina?
- Bene, ti saluta. Abbiamo mangiato una cosa insieme, era da un po' che non lo facevamo. Tu piuttosto, a parte saltare il pranzo, sei finita sotto uno schiacciasassi?
- Avrò dormito mezz'ora, e appena sveglia ho avuto la bella pensata di andare da Adriano e...ho avuto un incontro con Sabrina Orlandi. Mi è passato l'appetito per tutta la settimana.
- Raccontami.
- avevo bisogno di parlare della faccenda di Tiziano con qualcuno.
La donna sorrise con empatia.
- Emma, vuoi la verità? Avevo bisogno di vederlo, di parlarne con lui. Avrò rifatto il numero venti volte alla fine l'ho chiamato, ho detto che era urgente e mi sono precipitata in questura, saranno stati almeno due mesi che non lo vedevo, e l'ho trovato più alto o più asciutto, non so. Comunque lui è sempre così carino, mi ha offerto un caffè della macchinetta e ho aperto il libro. Mi ha ascoltato senza dire una parola, ha fatto un paio di domande giusto per dimostrare che il discorso gli interessava. Gli ho raccontato di Bea e del litigio dell'altra sera. Avrei continuato a parlare per ore, ma era sul lavoro e poi dovevo venire in ufficio che ho dei casini con una famiglia che non ti sto a dire. Per fartela breve: mentre usciamo spunta la diva che gli deve comunicare qualcosa di importante e già che c'è mi lancia la frecciata che è tutto un via vai di donne, e Adriano è frequentatissimo, soprattutto da Bea!
Emma non riuscì a trattenere la mandibola
- Cosa ti ha detto quella strega?
- mah, che sono intimi, che l'ha vista di più negli ultimi giorni, con lui, che negli ultimi 10 anni, qualcosa del genere.
- Cazzate, l'ha vista con me l'altro giorno quando siamo andate a cercarlo, ed è vero, erano anni che non si incontravano, poi lui l'avrà incrociata di nuovo. Non ci vedo nulla di male.
- non so, l'ha messa in un modo...sembrava volesse alludere a qualcosa di più. Come se avessero una storia, già da qualche tempo. E negli occhi aveva una vena di cattiveria...aggiungi che Bea non si fa sentire da due giorni!
- Ho perso un passaggio. Mi vuoi dire che credi a quella invasata? Ci prova con Adriano da quando è entrata in polizia e non ha mai avuto la minima chance. Venderebbe l'anima per uscirci una sera. E' sempre stata gelosa di te. E poi stiamo parlando di Bea: non ti farebbe mai una vigliaccata del genere.
- Infatti non le credo. Ci sono rimasta male per tutta la situazione, non mi aspettavo che Bea andasse da lui a raccontargli tutto, o meglio non ci avevo pensato, e avrei dovuto! quando ho capito che Adriano sapeva già tutto mi sono incazzata. E me la sono presa con lui!
- Se Bea sapesse cosa ti ha detto Sabrina sarebbe capace di strapparle la pelle come una pellicola trasparente.
- Lasciamo perdere, ho già un morto sulla coscienza.
- A proposito, ho parlato con Alina proprio di Tiziano.
CONTINUA
- sono al buffet del centro commerciale con mia cugina, stiamo finendo di mangiare.
- ah, ok, facciamo un'altra volta, salutamela tanto.
- aspetta, non riattaccare, tutto bene? hai una vocina!
- no, è iniziata male e sta proseguendo peggio.
- mezz'ora e sono da te, sei in ufficio?
- sì, con una vaschetta colma di verdure bollite, l'apoteosi della tristezza.
Più tardi Emma raggiunse Vittoria all'ufficio dei servizi sociali del comune. Sulla scrivania il tupperware ancora sigillato.
- Ehilà! Eccoti. Come sta Alina?
- Bene, ti saluta. Abbiamo mangiato una cosa insieme, era da un po' che non lo facevamo. Tu piuttosto, a parte saltare il pranzo, sei finita sotto uno schiacciasassi?
- Avrò dormito mezz'ora, e appena sveglia ho avuto la bella pensata di andare da Adriano e...ho avuto un incontro con Sabrina Orlandi. Mi è passato l'appetito per tutta la settimana.
- Raccontami.
- avevo bisogno di parlare della faccenda di Tiziano con qualcuno.
La donna sorrise con empatia.
- Emma, vuoi la verità? Avevo bisogno di vederlo, di parlarne con lui. Avrò rifatto il numero venti volte alla fine l'ho chiamato, ho detto che era urgente e mi sono precipitata in questura, saranno stati almeno due mesi che non lo vedevo, e l'ho trovato più alto o più asciutto, non so. Comunque lui è sempre così carino, mi ha offerto un caffè della macchinetta e ho aperto il libro. Mi ha ascoltato senza dire una parola, ha fatto un paio di domande giusto per dimostrare che il discorso gli interessava. Gli ho raccontato di Bea e del litigio dell'altra sera. Avrei continuato a parlare per ore, ma era sul lavoro e poi dovevo venire in ufficio che ho dei casini con una famiglia che non ti sto a dire. Per fartela breve: mentre usciamo spunta la diva che gli deve comunicare qualcosa di importante e già che c'è mi lancia la frecciata che è tutto un via vai di donne, e Adriano è frequentatissimo, soprattutto da Bea!
Emma non riuscì a trattenere la mandibola
- Cosa ti ha detto quella strega?
- mah, che sono intimi, che l'ha vista di più negli ultimi giorni, con lui, che negli ultimi 10 anni, qualcosa del genere.
- Cazzate, l'ha vista con me l'altro giorno quando siamo andate a cercarlo, ed è vero, erano anni che non si incontravano, poi lui l'avrà incrociata di nuovo. Non ci vedo nulla di male.
- non so, l'ha messa in un modo...sembrava volesse alludere a qualcosa di più. Come se avessero una storia, già da qualche tempo. E negli occhi aveva una vena di cattiveria...aggiungi che Bea non si fa sentire da due giorni!
- Ho perso un passaggio. Mi vuoi dire che credi a quella invasata? Ci prova con Adriano da quando è entrata in polizia e non ha mai avuto la minima chance. Venderebbe l'anima per uscirci una sera. E' sempre stata gelosa di te. E poi stiamo parlando di Bea: non ti farebbe mai una vigliaccata del genere.
- Infatti non le credo. Ci sono rimasta male per tutta la situazione, non mi aspettavo che Bea andasse da lui a raccontargli tutto, o meglio non ci avevo pensato, e avrei dovuto! quando ho capito che Adriano sapeva già tutto mi sono incazzata. E me la sono presa con lui!
- Se Bea sapesse cosa ti ha detto Sabrina sarebbe capace di strapparle la pelle come una pellicola trasparente.
- Lasciamo perdere, ho già un morto sulla coscienza.
- A proposito, ho parlato con Alina proprio di Tiziano.
CONTINUA
incontri, ricorrenze e soglia del dolore al minimo storico
Un altro weekend è volato. Sabato ero sull'orlo della bronchite, nel pomeriggio sono uscita con la mia amica di Milano, merenda e aperitivo intabarrata nella giacca di pelle con pashmina avvolta al collo, passata in farmacia a comprare pasticche disinfettanti, naso chiuso e starnuto appeso, insomma un cencio! Andiamo a cena con i comaschi a mangiare pesce, abbiamo speso una fucilata, ho dato forfait per il dopo cena: sono crollata dal sonno prestissimo rispetto gli standard abituali. Alla notte non riuscivo a respirare. Ieri mattina sveglia all'alba, nessun sintomo! vestita di tutto punto, con tacco stratosferico e headband da cerimonia in tinta con gli occhiali da vista e il foulard di seta (nonchè del pull del mio accompagnatore) sono salita in moto col Principe e ci siamo diretti in centro per il battesimo della cuginetta. Rinfresco ai Bagni. Un buffet da cinema. E una giornata splendida. Se non fosse stato per il male ai piedi (fortuna che dopo la cerimonia sono passata a casa a cambiare scarpe!) Rientriamo intorno alle 15.30, lui accende la tv, zapping sulle partite, io scarico la posta, guardo un telefilm, mi corico un'oretta col programma di uscire a metà pomeriggio...SVENUTA. Ho aperto gli occhi alle 20
Nuovo record registrato: autonomia in piedi sulle Louboutin solo 75 minuti! Ahimè!
sabato 25 settembre 2010
[cinema] Mangia, prega, ama
ieri sera sono andata al cinema con la mia amica Debora, che non vedevo da mesi, abbiamo deciso questo film stregate da un trailer accattivante, da 6 milioni di lettori dell'omonimo romanzo di Elisabeth Gilbert da cui è tratto, sapendo che è diretto dal creatore di Glee, prodotto da Brad Pitt, una parte è stata girata in Italia e la protagonista è Julia Roberts.
Le premesse c'erano tutte. Interpreti Billy Crudup, James Franco, Luca Argentero e Javier Bardem. La storia è simpatica, lei è deliziosa che rida o che pianga, però dura più di due ore e per certi versi è un'accozzaglia di luoghi comuni, soprattutto la percezione che hanno gli americani dell'Italia: un simpatico popolo di fancazzisti dediti a cibo, calcio e sesso. Grazie! La regia è interessante, la fotografia non mi ha colpito, la sceneggiatura lascia a desiderare. Ho apprezzato molto l'interpretazione di Richard Jenkins. Mi è piaciuto con riserva. Bravo Javier Bardem, ma se avete visto "Non è un paese per vecchi" lo sapete già
venerdì 24 settembre 2010
distrazioni
giovedì 23 settembre 2010
Il pozzo dell'anima - 31
Emma sedeva con Alina ad un tavolo del ristorante più affollato del centro commerciale. Dopo i convenevoli di rito passò subito al nocciolo della questione
- Ti ricordi di Tiziano Rivolta?
- Certo, era il migliore amico di Luca, giocavano a calcio insieme, praticamente siamesi. Mio fratello non è mai più stato legato a nessuno in quel modo!
- Veniva a casa vostra?
- sì, facevano i compiti, giocavano, qualche volta ha anche dormito da noi. Era un bambino tranquillo. Una cara famiglia. E' stata una tragedia. Perchè mi chiedi di lui?
- ti sembrerò pazza, ma secondo te, la sua famiglia poteva avere qualche nemico, lo so che suona strano, intendo dire se poteva aver fatto incazzare qualcuno al punto di uccidergli il figlio?
Alina guardò la cugina con occhi piccoli come bottoni.
- Tiziano è caduto nel canneto e si è fratturato l'osso del collo.
- sì, la versione ufficiale è quella.
- ah...perchè tu ne conosci un'altra?
Emma non seppe rispondere in modo sufficientemente evasivo. Alina non fece domande, tirò fuori dai cassetti della memoria tutto quello che ricordava.
- era una famiglia normale, lui operaio alla vetreria come lo zio Franco, lei casalinga, brave persone, nessuno lo avrebbe toccato per fargli uno sgarro, ricordo che era un po' cagionevole di salute, si ammalava spesso, mi sembra fosse asmatico. E' tutto quello che mi viene in mente.
- Luca ha mai parlato di lui in questi anni?
- Un volta, il giorno del suo matrimonio. Il primo amico è come il primo amore, se avesse potuto scegliere, al posto di Igor avrebbe voluto Tiziano come testimone.
- se non ricordo male il giorno che Tiziano sparì tuo fratello non c'era!
- I suoi genitori vennero subito a cercarlo da noi! Luca era in campagna dagli zii, dopo che Tiziano fu ritrovato si sentì in colpa per diverso tempo. Disse che se non fosse andato a trovare i cugini l'incidente non sarebbe successo!
Emma pensò alla soluzione blindata nella testa di Vittoria. Squillò il cellulare e il suo nome si materializzò sul display.
- Ti ricordi di Tiziano Rivolta?
- Certo, era il migliore amico di Luca, giocavano a calcio insieme, praticamente siamesi. Mio fratello non è mai più stato legato a nessuno in quel modo!
- Veniva a casa vostra?
- sì, facevano i compiti, giocavano, qualche volta ha anche dormito da noi. Era un bambino tranquillo. Una cara famiglia. E' stata una tragedia. Perchè mi chiedi di lui?
- ti sembrerò pazza, ma secondo te, la sua famiglia poteva avere qualche nemico, lo so che suona strano, intendo dire se poteva aver fatto incazzare qualcuno al punto di uccidergli il figlio?
Alina guardò la cugina con occhi piccoli come bottoni.
- Tiziano è caduto nel canneto e si è fratturato l'osso del collo.
- sì, la versione ufficiale è quella.
- ah...perchè tu ne conosci un'altra?
Emma non seppe rispondere in modo sufficientemente evasivo. Alina non fece domande, tirò fuori dai cassetti della memoria tutto quello che ricordava.
- era una famiglia normale, lui operaio alla vetreria come lo zio Franco, lei casalinga, brave persone, nessuno lo avrebbe toccato per fargli uno sgarro, ricordo che era un po' cagionevole di salute, si ammalava spesso, mi sembra fosse asmatico. E' tutto quello che mi viene in mente.
- Luca ha mai parlato di lui in questi anni?
- Un volta, il giorno del suo matrimonio. Il primo amico è come il primo amore, se avesse potuto scegliere, al posto di Igor avrebbe voluto Tiziano come testimone.
- se non ricordo male il giorno che Tiziano sparì tuo fratello non c'era!
- I suoi genitori vennero subito a cercarlo da noi! Luca era in campagna dagli zii, dopo che Tiziano fu ritrovato si sentì in colpa per diverso tempo. Disse che se non fosse andato a trovare i cugini l'incidente non sarebbe successo!
Emma pensò alla soluzione blindata nella testa di Vittoria. Squillò il cellulare e il suo nome si materializzò sul display.
mercoledì 22 settembre 2010
Il pozzo dell'anima - 30
- E come ciliegina sulla torta abbiamo avuto uno scontro con Bea. Se n'è andata via come una furia e non ci rivolge la parola da due giorni. T'immagini Bea che non chiama da più di ventiquattro ore?
La tensione era sciolta e parlavano come due amici di vecchia data.
- Vedrai che appena le passa si farà viva.
- Non so cosa pensare, l'ho chiamata un centinaio di volte, e non mi ha ancora fatto uno squillo, è davvero arrabbiata e poi nasconde sicuramente qualcosa, penso si tratti di un uomo.
- In che senso?
- lei non parla mai dei suoi interessi amorosi, te li racconta solo a cose fatte, quando sta con un uomo, o quando è finita. E quando nell'equazione entra un uomo diventa misteriosa, ha questi colpi di testa. E' molto criptica.
- certo che se a dirlo sei tu, allora deve esserlo davvero!
Le sfuggì un sorriso che gli scaldò il cuore. Il tempo a disposizione era terminato. Vittoria si alzò e raggiunse la porta. Il questore chiese di parlare con il sovrintendente Rossetti. Umberto si affrettò a raggiungere Adriano per comunicargli la convocazione quando Sabrina lo intercettò, gli porse una pila di provvedimenti da vidimare e disse che avrebbe provveduto a recapitare il messaggio. Mentre accompagnava Vic all'uscita l'uomo si trovò davanti la collega. Umberto non arrivò a tempo per avvertirlo. Uno scambio di sguardi fece intuire il pericolo. Sabrina riportò il messaggio poi si rivolse a Vittoria con tono allusivo:
- quante visite oggi, Rossetti! sei circondato da belle donne!
Vittoria conoscendo il soggetto la ignorò completamente mentre Adriano infastidito replicò:
- hai visto? adesso congedo Vittoria e tra poco ne arriva un'altra. Vuoi tenere il conto?
Sabrina non sembrò minimamente scalfita dalla battuta.
- Ah Vittoria, porgi i miei saluti a Beatrix, non sono riuscita a salutarla stamattina.
Vic guardò Adriano confusa.
- Bea è stata qui? l'hai vista?
Adriano imbarazzato annuì senza parlare. Sabrina, non paga, non si fece scappare l'occasione per affondare il colpo.
- Non l'ho incontrata per anni, e negli ultimi giorni l'ho vista ovunque, sempre con lui.
Vittoria spostò lo sguardo verso Adriano in attesa di una spiegazione, l'altra rincarò la dose.
- Si vedono spesso i due piccioni, non te l'avevano detto? Se non sapessi che è la tua migliore amica ti direi di stare in guardia! ah bè ma voi ormai non state più insieme...
Il modo in cui sottolineò la cosa fece reagire Adriano.
- Orlandi, non hai proprio niente da fare?
- Sono venuta apposta per chiamarti, è urgente, non fare aspettare il questore!
- il messaggio è stato recepito chiaramente, se vuoi accomodarti!
Sabrina si allontanò certa di avere piazzato nella testa di Vittoria un tarlo di proporzioni gigantesche. Uscirono dalla questura senza parlare. Una volta fuori Vic domandò ad Adriano se conosceva già la faccenda della chiesa. Lui annuì colpevole, lei chiuse il cappotto e se ne andò senza guardarlo in faccia.
CONTINUA
La tensione era sciolta e parlavano come due amici di vecchia data.
- Vedrai che appena le passa si farà viva.
- Non so cosa pensare, l'ho chiamata un centinaio di volte, e non mi ha ancora fatto uno squillo, è davvero arrabbiata e poi nasconde sicuramente qualcosa, penso si tratti di un uomo.
- In che senso?
- lei non parla mai dei suoi interessi amorosi, te li racconta solo a cose fatte, quando sta con un uomo, o quando è finita. E quando nell'equazione entra un uomo diventa misteriosa, ha questi colpi di testa. E' molto criptica.
- certo che se a dirlo sei tu, allora deve esserlo davvero!
Le sfuggì un sorriso che gli scaldò il cuore. Il tempo a disposizione era terminato. Vittoria si alzò e raggiunse la porta. Il questore chiese di parlare con il sovrintendente Rossetti. Umberto si affrettò a raggiungere Adriano per comunicargli la convocazione quando Sabrina lo intercettò, gli porse una pila di provvedimenti da vidimare e disse che avrebbe provveduto a recapitare il messaggio. Mentre accompagnava Vic all'uscita l'uomo si trovò davanti la collega. Umberto non arrivò a tempo per avvertirlo. Uno scambio di sguardi fece intuire il pericolo. Sabrina riportò il messaggio poi si rivolse a Vittoria con tono allusivo:
- quante visite oggi, Rossetti! sei circondato da belle donne!
Vittoria conoscendo il soggetto la ignorò completamente mentre Adriano infastidito replicò:
- hai visto? adesso congedo Vittoria e tra poco ne arriva un'altra. Vuoi tenere il conto?
Sabrina non sembrò minimamente scalfita dalla battuta.
- Ah Vittoria, porgi i miei saluti a Beatrix, non sono riuscita a salutarla stamattina.
Vic guardò Adriano confusa.
- Bea è stata qui? l'hai vista?
Adriano imbarazzato annuì senza parlare. Sabrina, non paga, non si fece scappare l'occasione per affondare il colpo.
- Non l'ho incontrata per anni, e negli ultimi giorni l'ho vista ovunque, sempre con lui.
Vittoria spostò lo sguardo verso Adriano in attesa di una spiegazione, l'altra rincarò la dose.
- Si vedono spesso i due piccioni, non te l'avevano detto? Se non sapessi che è la tua migliore amica ti direi di stare in guardia! ah bè ma voi ormai non state più insieme...
Il modo in cui sottolineò la cosa fece reagire Adriano.
- Orlandi, non hai proprio niente da fare?
- Sono venuta apposta per chiamarti, è urgente, non fare aspettare il questore!
- il messaggio è stato recepito chiaramente, se vuoi accomodarti!
Sabrina si allontanò certa di avere piazzato nella testa di Vittoria un tarlo di proporzioni gigantesche. Uscirono dalla questura senza parlare. Una volta fuori Vic domandò ad Adriano se conosceva già la faccenda della chiesa. Lui annuì colpevole, lei chiuse il cappotto e se ne andò senza guardarlo in faccia.
CONTINUA
Il pozzo dell'anima - 29
- Qualcuno vuole rispondere o aspettiamo che si scarichi la batteria?
La voce di Argenti fece trasalire Adriano che prese il cellulare ed uscì dall'ufficio; i colleghi scambiarono un'occhiata senza aggiungere altro.
- Ciao, sono io,... Vittoria, scusa se ti disturbo, sei al lavoro? è un brutto momento?
- sì, no, dimmi.
- sono successe delle cose e ...ecco ho bisogno di parlarne con te.
- Hai sentito Bea?
- Bea? no, è arrabbiata con tutte da due giorni, ...perchè?
- no, niente, scusa ti ho interrotto, vuoi che ci vediamo a pranzo?
- Avrei bisogno di vederti subito, se non è un problema, è proprio urgente, sai che non ti disturberei se non lo fosse.
- non posso muovermi, sono un po' preso.
- posso raggiungerti in questura? non ti ruberò molto tempo. E' importante.
Adriano in quelle poche parole percepì tutta la disperazione di Vic.
- ok, ti aspetto qui.
Rientrando nell'ufficio incrociò lo sguardo di Umberto. Il collega abbassò gli occhi con discrezione e tornò alle sue pratiche.
Beatrice si precipitò al Policlinico dove trovò Carla nel corridoio del reparto di medicina. Sul viso dell'amica i tratti deformati dall'impotenza e la stanchezza di una notte insonne. Non servirono parole, un abbraccio lungo e stretto cancellò il silenzio del giorno precedente.
*
Emma dall'ufficio chiamò la cugina Alina e le diede appuntamento per l'ora di pranzo. In cuor suo sperava che almeno lei ricordasse qualcosa a proposito di Tiziano Rivolta.
*
Vittoria entrò in questura. Nell'atrio scorse visi conosciuti, colleghi di Adriano, amici che avevano frequentato la loro casa negli ultimi anni. Salutò diverse persone. Alzò gli occhi e vide passare Sabrina Orlandi, con la divisa perfettamente stirata, nessun capello fuori posto e il solito sguardo da femme fatale. Ripensò alle parole di Bea. Come punta da uno spillo la donna si voltò e la notò. Sorpresa, stizzita e divertita allo stesso tempo sfoderò un sorriso di plastica al quale Vic rispose con lo stesso entusiasmo. Adriano, avvertito dal collega all'ingresso scese di corsa, passò davanti a Sabrina, senza degnarla d'attenzione, raggiunse Vittoria, e la dirottò nell'ufficio di Argenti. La fece accomodare e la guardò senza parlare per un intero minuto. Era passato un mese dall'ultima volta che si erano visti. L'ultima conversazione, faccia a faccia, era avvenuta nel loro appartamento. Sembrava fossero passati anni. Vittoria parlò per prima e gli raccontò di un pomeriggio in piscina con le ragazze in cui qualcosa aveva risvegliato in qualche modo la sua coscienza e le aveva fatto ricordare un fatto doloroso, avvenuto durante la sua infanzia, che il subconscio aveva rimosso. Adriano ascoltò tutta la storia senza interromperla. Osservò il linguaggio del suo corpo con attenzione. La voce incrinata, il modo in cui tormentava le mani, i movimenti del collo e della schiena; il disagio traspariva sotto ogni forma. Vittoria gli stava chiedendo aiuto. Si rese conto che non era faticoso starle dietro, lo aveva detto solo per giustificarsi mentre la stava lasciando scivolare via. Avrebbe voluto stringerla, proteggerla da quella tempesta emotiva che la stava travolgendo ma non era il momento nè il luogo ideale. L'unico modo per salvarla era risolvere il problema all'origine, scoprire chi aveva ucciso Tiziano Rivolta.
CONTINUA
La voce di Argenti fece trasalire Adriano che prese il cellulare ed uscì dall'ufficio; i colleghi scambiarono un'occhiata senza aggiungere altro.
- Ciao, sono io,... Vittoria, scusa se ti disturbo, sei al lavoro? è un brutto momento?
- sì, no, dimmi.
- sono successe delle cose e ...ecco ho bisogno di parlarne con te.
- Hai sentito Bea?
- Bea? no, è arrabbiata con tutte da due giorni, ...perchè?
- no, niente, scusa ti ho interrotto, vuoi che ci vediamo a pranzo?
- Avrei bisogno di vederti subito, se non è un problema, è proprio urgente, sai che non ti disturberei se non lo fosse.
- non posso muovermi, sono un po' preso.
- posso raggiungerti in questura? non ti ruberò molto tempo. E' importante.
Adriano in quelle poche parole percepì tutta la disperazione di Vic.
- ok, ti aspetto qui.
Rientrando nell'ufficio incrociò lo sguardo di Umberto. Il collega abbassò gli occhi con discrezione e tornò alle sue pratiche.
Beatrice si precipitò al Policlinico dove trovò Carla nel corridoio del reparto di medicina. Sul viso dell'amica i tratti deformati dall'impotenza e la stanchezza di una notte insonne. Non servirono parole, un abbraccio lungo e stretto cancellò il silenzio del giorno precedente.
*
Emma dall'ufficio chiamò la cugina Alina e le diede appuntamento per l'ora di pranzo. In cuor suo sperava che almeno lei ricordasse qualcosa a proposito di Tiziano Rivolta.
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Vittoria entrò in questura. Nell'atrio scorse visi conosciuti, colleghi di Adriano, amici che avevano frequentato la loro casa negli ultimi anni. Salutò diverse persone. Alzò gli occhi e vide passare Sabrina Orlandi, con la divisa perfettamente stirata, nessun capello fuori posto e il solito sguardo da femme fatale. Ripensò alle parole di Bea. Come punta da uno spillo la donna si voltò e la notò. Sorpresa, stizzita e divertita allo stesso tempo sfoderò un sorriso di plastica al quale Vic rispose con lo stesso entusiasmo. Adriano, avvertito dal collega all'ingresso scese di corsa, passò davanti a Sabrina, senza degnarla d'attenzione, raggiunse Vittoria, e la dirottò nell'ufficio di Argenti. La fece accomodare e la guardò senza parlare per un intero minuto. Era passato un mese dall'ultima volta che si erano visti. L'ultima conversazione, faccia a faccia, era avvenuta nel loro appartamento. Sembrava fossero passati anni. Vittoria parlò per prima e gli raccontò di un pomeriggio in piscina con le ragazze in cui qualcosa aveva risvegliato in qualche modo la sua coscienza e le aveva fatto ricordare un fatto doloroso, avvenuto durante la sua infanzia, che il subconscio aveva rimosso. Adriano ascoltò tutta la storia senza interromperla. Osservò il linguaggio del suo corpo con attenzione. La voce incrinata, il modo in cui tormentava le mani, i movimenti del collo e della schiena; il disagio traspariva sotto ogni forma. Vittoria gli stava chiedendo aiuto. Si rese conto che non era faticoso starle dietro, lo aveva detto solo per giustificarsi mentre la stava lasciando scivolare via. Avrebbe voluto stringerla, proteggerla da quella tempesta emotiva che la stava travolgendo ma non era il momento nè il luogo ideale. L'unico modo per salvarla era risolvere il problema all'origine, scoprire chi aveva ucciso Tiziano Rivolta.
CONTINUA
martedì 21 settembre 2010
Post di servizio
lunedì 20 settembre 2010
Il pozzo dell'anima - 28
Vittoria vagava in silenzio nell'appartamento vuoto. Un senso di impotenza la opprimeva. Il cuore che martellava nel petto dall'intera notte copriva ogni rumore, anche i suoi passi inquieti sul parquet. Continuava a vedere la stessa scena, senza audio. Nelle narici ancora odore di incenso. E quel gatto, che non era un animale, ma un uomo, e non capiva perchè sapeva o sentiva che era un gatto. Il risvolto che aveva preso la faccenda la spaventava a morte. Forse avevano ragione le ragazze. Doveva parlarne con qualcuno. Era troppo presto per chiamare Emma, riconciliarsi con Beatrice, e non voleva disturbare Carla. Afferrò il taccuino rosso e iniziò a scrivere.
**
Al mattino Adriano incontrò Sabrina al lavoro, la donna gli rivolse un sorriso solare e lo trascinò alla macchinetta del caffè subissandolo di domande. Presero il caffè insieme, parlando di tutto e niente poi un collega interruppe la conversazione e portò via Adriano per una firma su un documento. Sabrina rientrò nel suo ufficio con aria trionfante, aprì la finestra per fumare una sigaretta quando vide Beatrice arrivare con lo scooter davanti all'ingresso della questura e il suo umore subì un cambiamento repentino. Lanciò il mozzicone lontano, simbolicamente verso la rivale, chiuse la finestra con foga, afferrò il cellulare ed uscì velocemente. Un trillo avvertì Adriano della presenza di Bea; inviò un sms per comunicarle che sarebbe sceso in pochi minuti ma Sabrina fu più lesta, e si appostò alla finestra dell'ufficio passaporti dove la visuale era perfetta. Adriano uscì, andò incontro a Bea, scambiarono due battute, risero e quando le andò vicino per sussurarle una cosa all'orecchio Sabrina ebbe l'impresssione che scambiarssero un bacio. Una fitta di nervoso le trafisse il ventre. Divorata dalla gelosia, e da un assurdo
desiderio di vendetta non esitò ad inquadrare la scena con il suo cellulare. Un'altra prova da mostrare a Vittoria alla prima occasione. Bea infilò il casco, e sorrise ad Adriano prima di avviare lo scooter. Rientrando l'uomo si scontrò con Sabrina che sorrise sprezzante e continuò per la sua strada senza degnarlo di uno sguardo. Si domandò il motivo di quegli sbalzi d'umore, confuso dallo strano atteggiamento azzardò una battuta:
- che ti è successo, ti è andato di traverso il caffè?
Non sortì l'effetto voluto, l'unica cosa che ottenne in cambio fu uno sguardo incarognito. Salirono al primo piano in silenzio; Adriano cercava di interpretare il suo linguaggio del corpo, quando lei si voltò mordendosi le labbra.
- Certo che hai un bel coraggio!
La guardò disorientato.
- di che cosa stai parlando?
- fai tanto il virtuoso e poi...
- e poi? finisci la frase!
- va bene che chiodo scaccia chiodo, ma proprio con la migliore amica della tua ex? che squallido, nemmeno io sarei arrivata a tanto!
Passiva aggressiva, pensò lui tra sè.
- calma un attimo, io cosa?
realizzò cosa frullava nella testa di Sabrina
- no guarda che hai capito male!
- so cosa ho visto.
- sentiamo, cosa avresti visto?
- ti facevo così innamorato, ma un uomo ha i suoi bisogni, e lo capisco, solo credevo avessi più fantasia! Mi sono sbagliata su di te! Certo che se fossi Vittoria un dubbio mi verrebbe.
- ma un dubbio su che? tra me e Bea non c'è assolutamente niente.
- sì, raccontalo a un'altra.
Il sorriso di Sabrina spaventò l'uomo.
- Volevo sposare Vittoria. E' finita da tre mesi e non l'ho certo dimenticata, figuriamoci se ho una storia con un'altra, tantomeno una sua amica, per chi mi hai preso?
- Adry, ti credevo diverso. Pensare che per te avrei fatto qualsiasi cosa!
Adriano spazientito l'afferrò per le braccia.
- Adesso ascoltami bene, non che io ti debba delle spiegazioni, però ho una parola, ed è quella, tra me e Bea non c'è niente, non so cosa credi di aver visto, comunque sei in errore. Smettila di farti dei film su di me. E tieni per te certe allusioni, entiendes?
Sabrina lo guardò con astio, Adriano ricambiò. Ognunò entrò nel rispettivo ufficio sbattendo la porta alle proprie spalle. Più tardi il sovrintendente Argenti entrò nella stanza denunce per prendere un documento; Sabrina redigeva un verbale digrignando i denti, l'ufficiale capì subito che non era cosa. Tornò nell'ufficio e si avvicinò alla scrivania di Umberto, il collega di Adriano.
- Sembra che Miss perfezione stia masticando bulloni, qualcuno conosce il motivo?
L'uomo scosse la testa poi rimbalzò lo sguardo sul socio. Il sovrintendente si rivolse ad Adriano
- Rossetti , storie tese tra te e Orlandi?
- Cosa racconta quella sociopatica?
Argenti fece un sorriso sornione:
- Niente, non ha fatto un fiato, lo chiedo perchè di solito il suo umore è strettamente legato a te!
Senza sollevare lo sguardo dallo schermo Adriano replicò scocciato.
- niente di che, Argenti, solo una divergenza di opinioni.
Il trillo del suo cellulare interruppe lo scambio di battute. Sul display apparve il nome Vic. La frequenza cardiaca di Adriano si fece insistente.
CONTINUA
**
Al mattino Adriano incontrò Sabrina al lavoro, la donna gli rivolse un sorriso solare e lo trascinò alla macchinetta del caffè subissandolo di domande. Presero il caffè insieme, parlando di tutto e niente poi un collega interruppe la conversazione e portò via Adriano per una firma su un documento. Sabrina rientrò nel suo ufficio con aria trionfante, aprì la finestra per fumare una sigaretta quando vide Beatrice arrivare con lo scooter davanti all'ingresso della questura e il suo umore subì un cambiamento repentino. Lanciò il mozzicone lontano, simbolicamente verso la rivale, chiuse la finestra con foga, afferrò il cellulare ed uscì velocemente. Un trillo avvertì Adriano della presenza di Bea; inviò un sms per comunicarle che sarebbe sceso in pochi minuti ma Sabrina fu più lesta, e si appostò alla finestra dell'ufficio passaporti dove la visuale era perfetta. Adriano uscì, andò incontro a Bea, scambiarono due battute, risero e quando le andò vicino per sussurarle una cosa all'orecchio Sabrina ebbe l'impresssione che scambiarssero un bacio. Una fitta di nervoso le trafisse il ventre. Divorata dalla gelosia, e da un assurdo
desiderio di vendetta non esitò ad inquadrare la scena con il suo cellulare. Un'altra prova da mostrare a Vittoria alla prima occasione. Bea infilò il casco, e sorrise ad Adriano prima di avviare lo scooter. Rientrando l'uomo si scontrò con Sabrina che sorrise sprezzante e continuò per la sua strada senza degnarlo di uno sguardo. Si domandò il motivo di quegli sbalzi d'umore, confuso dallo strano atteggiamento azzardò una battuta:
- che ti è successo, ti è andato di traverso il caffè?
Non sortì l'effetto voluto, l'unica cosa che ottenne in cambio fu uno sguardo incarognito. Salirono al primo piano in silenzio; Adriano cercava di interpretare il suo linguaggio del corpo, quando lei si voltò mordendosi le labbra.
- Certo che hai un bel coraggio!
La guardò disorientato.
- di che cosa stai parlando?
- fai tanto il virtuoso e poi...
- e poi? finisci la frase!
- va bene che chiodo scaccia chiodo, ma proprio con la migliore amica della tua ex? che squallido, nemmeno io sarei arrivata a tanto!
Passiva aggressiva, pensò lui tra sè.
- calma un attimo, io cosa?
realizzò cosa frullava nella testa di Sabrina
- no guarda che hai capito male!
- so cosa ho visto.
- sentiamo, cosa avresti visto?
- ti facevo così innamorato, ma un uomo ha i suoi bisogni, e lo capisco, solo credevo avessi più fantasia! Mi sono sbagliata su di te! Certo che se fossi Vittoria un dubbio mi verrebbe.
- ma un dubbio su che? tra me e Bea non c'è assolutamente niente.
- sì, raccontalo a un'altra.
Il sorriso di Sabrina spaventò l'uomo.
- Volevo sposare Vittoria. E' finita da tre mesi e non l'ho certo dimenticata, figuriamoci se ho una storia con un'altra, tantomeno una sua amica, per chi mi hai preso?
- Adry, ti credevo diverso. Pensare che per te avrei fatto qualsiasi cosa!
Adriano spazientito l'afferrò per le braccia.
- Adesso ascoltami bene, non che io ti debba delle spiegazioni, però ho una parola, ed è quella, tra me e Bea non c'è niente, non so cosa credi di aver visto, comunque sei in errore. Smettila di farti dei film su di me. E tieni per te certe allusioni, entiendes?
Sabrina lo guardò con astio, Adriano ricambiò. Ognunò entrò nel rispettivo ufficio sbattendo la porta alle proprie spalle. Più tardi il sovrintendente Argenti entrò nella stanza denunce per prendere un documento; Sabrina redigeva un verbale digrignando i denti, l'ufficiale capì subito che non era cosa. Tornò nell'ufficio e si avvicinò alla scrivania di Umberto, il collega di Adriano.
- Sembra che Miss perfezione stia masticando bulloni, qualcuno conosce il motivo?
L'uomo scosse la testa poi rimbalzò lo sguardo sul socio. Il sovrintendente si rivolse ad Adriano
- Rossetti , storie tese tra te e Orlandi?
- Cosa racconta quella sociopatica?
Argenti fece un sorriso sornione:
- Niente, non ha fatto un fiato, lo chiedo perchè di solito il suo umore è strettamente legato a te!
Senza sollevare lo sguardo dallo schermo Adriano replicò scocciato.
- niente di che, Argenti, solo una divergenza di opinioni.
Il trillo del suo cellulare interruppe lo scambio di battute. Sul display apparve il nome Vic. La frequenza cardiaca di Adriano si fece insistente.
CONTINUA
Post cumulativo sui film visti nel weekend
Ritratto di famiglia con tragedia. Questo l'hanno spacciato per capolavoro, c'ho creduto, invece era un calesse! non mi ha convinto!
ho visto la saga di Twilight, tutta, ritenevo doveroso dare un'occhiata anche alla parodia. L'ho trovato in lingua orginale, non è ai livelli di Scary Movie come sembrerebbe dal trailer.
Solo noleggio!
Storia d'amore incomprensibile.E infatti non l'ho capito, o forse non sono stata attenta! Senza lode e senza infamia
Storia di un gigolò squattrinato che cambia registro quando si innamora sul serio. E' uscito direttamente in DVD. Ne ho sentito parlare e l'ho cercato. Niente di che però mi è piaciuto.
This Is Not America
colonna sonora del film "il gioco del falco" (The falcon and the snowman) 1984 Pat Metheny feat. David Bowie
domenica 19 settembre 2010
[Queen's library] La regola del buio
clicca sulla copertina per leggere la trama
genere thriller
dall'autore di Ore di terrore (da cui è stato tratto il film "24 ore" con Kevin Bacon e Charlize Theron)
questo romanzo dal giallo vira sul soprannaturale...
mi ha tenuto incollata fino all'ultima pagina
Il pozzo dell'anima - 27
- Abbiamo una storia clandestina da mesi, ora che ci hai beccato dovremo uscire allo scoperto!
Per nulla colpita dall'affermazione Emma ribattè:
- certo! ti dirò come credo sia andata: tu sei uscita da casa di Vic facendo quella scena da Eleonora Duse, visto che non riesci a tenere un cecio in bocca lo hai chiamato, gli hai raccontato la faccenda di Tiziano e lui si è precipitato da te per sapere i dettagli!
Bea osservò piccata la sicurezza dell'amica.
- Certo che non ti si può nascondere niente, signora Fletcher!
- non ti conoscessi!
Dopo una breve pausa in cui si scambiarono uno sguardo complice Bea replicò:
- è andata proprio come dici tu. Anzi, già che siamo in argomento avrei bisogno che mi raccontassi tutto quello che ti ricordi a proposito.
- ti sfugge un piccolo particolare: sono passati 25 anni! Prima di ieri sera non ricordavo nemmeno quel fatto.
- Ti chiedo di fare uno sforzo. Adriano ha chiesto al suo capo di aprire un'indagine.
- Non vedo perchè la cosa dovrebbe riguardarmi!
- Infatti, riguarda me! Ufficialmente sono la sua fonte, e non conosco nessun dettaglio! Grazie alle mie rivelazioni esumeranno il corpo di Tiziano.
Emma spalancò gli occhi sbalordita.
- Devo sapere tutto quello che ricordate al riguardo, se non usciranno prove che confermino la tesi di omicidio dovrà fare il mio nome e a quel punto io dovrò tirare in ballo Vic! Adesso comprendi l'urgenza?
L'amica annuì senza parlare.
- Hai detto che era il migliore amico di tuo cugino. Dobbiamo parlarne con lui.
- Lavora in Algeria, prima dell'estate non rientrerà in Italia.
- Non siamo nel medioevo, esiste Skype, c'è Facebook, ci sarà un modo per rintracciarlo!
- Penso di sì, francamente non lo so, non ci frequentiamo molto, chiederò ai miei zii come fare. Intanto posso parlare con mia cugina Alina, la sorella di Luca. Ha tre anni più di noi, faceva prima media. Tiziano era di casa, lei se ne ricorderà sicuramente.
- Ti viene in mente qualcuno altro, insegnanti, catechisti, compagni di scuola, chi potrebbe darci informazioni?
- Ne parlerò con i miei, vediamo se possono contribuire con qualche elemento.
- Chi potrebbe avere avuto un motivo per eliminare un ragazzino di 8 anni?
- Magari è stato un incidente. ..
- Dovremo parlare con Vittoria, capire se ricorda dell'altro e spiegarle la situazione senza mandarla in paranoia.
- Ecco appunto, dopo l'esperienza extracorporea non chiude occhio, sogna animali, è spaventata. Abbiamo insistito perchè ne parlasse con un medico ma credo che non l'abbia presa tanto bene.
- E se provassimo nuovamente col rebirthing? se è stato quello a smuovere qualcosa, potrebbe funzionare, no?
- Ci avevamo già pensato. Dovremmo prenotare un'altra lezione. Male non farà! Piuttosto temo la sua reazione quando saprà il coinvolgimento di Adriano e della polizia. Lui cosa dice?
- Ne abbiamo parlato per ore, mi ha fatto tremila domande alle quali non sapevo rispondere. Ieri sera si è addormentato qui, per esattezza sul divano blu; oggi l'ho sentito diverse volte prima che parlasse col suo capo e anche dopo e ci siamo rivisti a cena così mi ha aggiornato sulla situazione. Credo sia questione di pochi giorni e la macchina si avvierà.
- Evita di raccontare la modalità, digli che lo hai incontrato oggi, la punta sotto casa alla sera tardi potrebbe urtare la sensibilità di Vic, figuriamoci se sapesse che ha dormito da te.
- Emma, non è stato un appuntamento galante, stavamo parlando di lei. Adriano è molto preoccupato. E non dimentichiamo che si tratta di omicidio.
CONTINUA....
Per nulla colpita dall'affermazione Emma ribattè:
- certo! ti dirò come credo sia andata: tu sei uscita da casa di Vic facendo quella scena da Eleonora Duse, visto che non riesci a tenere un cecio in bocca lo hai chiamato, gli hai raccontato la faccenda di Tiziano e lui si è precipitato da te per sapere i dettagli!
Bea osservò piccata la sicurezza dell'amica.
- Certo che non ti si può nascondere niente, signora Fletcher!
- non ti conoscessi!
Dopo una breve pausa in cui si scambiarono uno sguardo complice Bea replicò:
- è andata proprio come dici tu. Anzi, già che siamo in argomento avrei bisogno che mi raccontassi tutto quello che ti ricordi a proposito.
- ti sfugge un piccolo particolare: sono passati 25 anni! Prima di ieri sera non ricordavo nemmeno quel fatto.
- Ti chiedo di fare uno sforzo. Adriano ha chiesto al suo capo di aprire un'indagine.
- Non vedo perchè la cosa dovrebbe riguardarmi!
- Infatti, riguarda me! Ufficialmente sono la sua fonte, e non conosco nessun dettaglio! Grazie alle mie rivelazioni esumeranno il corpo di Tiziano.
Emma spalancò gli occhi sbalordita.
- Devo sapere tutto quello che ricordate al riguardo, se non usciranno prove che confermino la tesi di omicidio dovrà fare il mio nome e a quel punto io dovrò tirare in ballo Vic! Adesso comprendi l'urgenza?
L'amica annuì senza parlare.
- Hai detto che era il migliore amico di tuo cugino. Dobbiamo parlarne con lui.
- Lavora in Algeria, prima dell'estate non rientrerà in Italia.
- Non siamo nel medioevo, esiste Skype, c'è Facebook, ci sarà un modo per rintracciarlo!
- Penso di sì, francamente non lo so, non ci frequentiamo molto, chiederò ai miei zii come fare. Intanto posso parlare con mia cugina Alina, la sorella di Luca. Ha tre anni più di noi, faceva prima media. Tiziano era di casa, lei se ne ricorderà sicuramente.
- Ti viene in mente qualcuno altro, insegnanti, catechisti, compagni di scuola, chi potrebbe darci informazioni?
- Ne parlerò con i miei, vediamo se possono contribuire con qualche elemento.
- Chi potrebbe avere avuto un motivo per eliminare un ragazzino di 8 anni?
- Magari è stato un incidente. ..
- Dovremo parlare con Vittoria, capire se ricorda dell'altro e spiegarle la situazione senza mandarla in paranoia.
- Ecco appunto, dopo l'esperienza extracorporea non chiude occhio, sogna animali, è spaventata. Abbiamo insistito perchè ne parlasse con un medico ma credo che non l'abbia presa tanto bene.
- E se provassimo nuovamente col rebirthing? se è stato quello a smuovere qualcosa, potrebbe funzionare, no?
- Ci avevamo già pensato. Dovremmo prenotare un'altra lezione. Male non farà! Piuttosto temo la sua reazione quando saprà il coinvolgimento di Adriano e della polizia. Lui cosa dice?
- Ne abbiamo parlato per ore, mi ha fatto tremila domande alle quali non sapevo rispondere. Ieri sera si è addormentato qui, per esattezza sul divano blu; oggi l'ho sentito diverse volte prima che parlasse col suo capo e anche dopo e ci siamo rivisti a cena così mi ha aggiornato sulla situazione. Credo sia questione di pochi giorni e la macchina si avvierà.
- Evita di raccontare la modalità, digli che lo hai incontrato oggi, la punta sotto casa alla sera tardi potrebbe urtare la sensibilità di Vic, figuriamoci se sapesse che ha dormito da te.
- Emma, non è stato un appuntamento galante, stavamo parlando di lei. Adriano è molto preoccupato. E non dimentichiamo che si tratta di omicidio.
CONTINUA....
venerdì 17 settembre 2010
[cinema italiano] Matrimoni e altri disastri
Póg mo thóin (che l'idioma gaelico converte in "Baciami il culo")
Senso pratico (mancanze ed esuberi)
la mia colf (alt, detto così sembro una nobildonna con servitù!) rettifico: la signora che pago per svolgere le pulizie un giorno a settimana ha un'ottica differente dalla mia, tipo fa tutti i vetri, (e nel castello ne abbiamo davvero tanti) sempre quando piove, in compenso mi lascia quintalate di polvere!
Non so come farle capire le priorità!
giovedì 16 settembre 2010
Teste d'aglio
Reazioni (scene di ordinaria follia in un ufficio troppo stretto)
la scena è tratta dal film Wanted
ovvero quello che potrebbe succedere un giorno qualunque nel mio ufficio (il personaggio incazzato come un coguaro sono io, che ve lo dico fare?)
mercoledì 15 settembre 2010
martedì 14 settembre 2010
i diari del vampiro (con l'eternità dalla tua parte, hai voglia di scrivere!)
Partito come scommessa, riconfermato in tempo zero per i ratings ottenuti.
Da quando Twilight ha sdoganato il genere non ce n'è più per nessuno. Pensare che Buffy ed Angel avevano già fatto da apripista più di dieci anni fa, ma tant'è! Il serial in questione si intitola "The vampire diaries" ed è tratto da una collana di romanzi della scrittrice Lisa Jane Smith. La trama è piuttosto semplice: Stefan Salvatore un vampiro centenario, bello e d'animo buono (come poteva essere altrimenti?) torna nella cittadina natia spacciandosi per adolescente nonostante abbia lo stesso nome ed aspetto identico dell'antenato di cui si dichiara pronipote (fin qui mi seguite, vero?) resta folgorato da Elèna Gilbert, una "coetanea" che ha lo stesso aspetto di colei che lo rese immortale, se ne innamora all'istante, come scrive nel suo diario (bè? è un adolescente e ha una smemoranda americana!) e per questo decide di iscriversi a scuola (certo che con l'eternità da spendere ci si annoia a morte!) e tallonarla mica da ridere fino a quando vengono gli occhi a cuoricino anche a lei. Fin qui tutto bene, se non fosse che arriva Damon Salvatore, il fratello di lui, bello cinico e pericoloso, qualche anno più grande, un figaccio che potrebbe fare il college, auto sportiva, sguardo ammaliatore (lievemente strabico ma sortisce comunque il suo bell'effetto), quelle che aggancia le tromba e le morde senza rimorso pur di arrivare alla stessa che piace al consaguineo. E qui botte senza esclusione di colpi. Questi si picchiano dalla mattina alla sera, la ragazza fa da cuscinetto, è innamorata di uno ma anche l'altro non le dispiace; poi ci sono un'amica strega, un'amica Barbie - rintronata, un ex fidanzato ferito, un fratello preadolescente irritante e anche cerebroleso, una zia giovane vanesia, tanti morti dissanguati, tanti vampiri in cerca di vendetta e qualche altro personaggio a fare da contorno. La sceneggiatura, fedele ad alcuni punti, adattata allo schermo, ha reso la trama imprevedibile. Il personaggio del fratello antagonista, diabolico, misantropo e abbastanza fetente, rende la storia dinamica e divertente. La prima stagione (22 episodi) ha fatto il botto per un canale giovane come the CW, è stata riconfermata per altri 22 ed è ripartita con la premiere giovedì scorso. I due fratelli Fico & più fico (no, dico, li avete guardati bene?), hanno stregato eserciti di fans scatenate su tumblr e siti dedicati. Come dargli torto?
Ladies night out
Questa sera esco a cena con le amiche, sempre quelle, le inossidabili, inauguriamo un locale nuovo, prima che L. dia alla luce la nipotina (un paio di settimane e dovremmo esserci!)
lunedì 13 settembre 2010
[cinema] Killers
clicca sulla locandina per sbirciare il trailer
Metti Katherine Heigl (Izzye Stevens di Grey's anatomy) in coppia con Ashton Kutcher (più famoso perchè marito bambino di Demi Moore che per i ruoli interpretati), entrambi già rodati in commedie sentimentali [1], insieme funzionano, aggiungi l'inossidabile Tom Selleck, i migliori scorci della Costa Azzurra (Nice baby, mica pizza e fichi), combattimenti e sparatorie in stile Mission impossible ed ecco confezionata questa pellicola uscita a giugno negli Stati Uniti, da noi chissà? Niente di nuovo sotto il sole, magari rivisitato, sicuramente divertente, filmetto spensierato con finale aperto. Simpatico
[1] lei in 27 volte in bianco e La dura verità
lui in Sballati d'amore e Notte brava a Las Vegas
domenica 12 settembre 2010
Save the cheerleader, save the college!
Nuovo teen-drama targato CW, protagonista la bionda Marti (Alyson Michalka, proviene da Disney Channel) che, a causa di tagli al budget scolastico e relativa notifica giunta fuori tempo massimo per una dimenticanza della madre, vede sfumare la borsa di studio e per guadagnarne una non convenzionale si unisce suo malgrado alle cheerleaders del campus, nonostante un incontro non troppo cordiale con la capitana Savannah (Ashley Tisdale da H.S.M. 1,2,3). Si presenta alla selezione, impressiona allenatrice e capitana e viene reclutata nei Hellcats per rimpiazzare una flyer (quelle che stanno in cima alle piramidi umane e piroettano) infortunata e fuori dai giochi per almeno sei settimane, momento topico per vincere i campionati nazionali e non essere eliminati dal budget. Per completare il quadretto ci sono: Dan un amico innamorato di lei neanche troppo velatamente (finto fratello psicopatico di Peyton in One Tree Hill e indimenticato Chris Sully Sullivan in Harper's island) il collega Lewis (Quentin Fields RIP One Tree Hill) che prende subito in simpatia la protagonista, e la perfida Alice, infortunata nei primi 3 minuti dell'episodio, che vede Marti come una nemica da eliminare ad ogni costo. Da non sottovalutare il sottotesto tra l'allenatrice della squadra, fidanzata col medico sportivo (preside della scuola nell'ultima stagione di Buffy) e l'ex fiamma, capitano della squadra di football al liceo, tornato come allenatore.
L'episodio pilota mi ha convinto, lo sviluppo promette scintille!
sabato 11 settembre 2010
Il pozzo dell'anima - 26
Adriano raccontò a Beatrice la conversazione avvenuta col dirigente e lo svolgimento del procedimento.
- il dott. Lamberti è rimasto colpito dalla scena del crimine, in venticinque anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, l'assassino potrebbe aver lasciato tracce, tessuti, dna, abbiamo elaborato insieme alcuni scenari e ha accettato di esaminare il caso. Mi ha assicurato che i tempi burocratici saranno brevi. Tiziano Rivolta è stato tumulato nel vecchio cimitero comunale, è in un loculo nell'ala destra del campo superiore. Dovremo rintracciare la famiglia, che si trasferì poco dopo il fatto, esumare il corpo per eseguire un esame autoptico e verificare le cause della morte. Se il referto darà i risultati che ci aspettiamo si avvierà un'indagine investigativa. a questo punto speriamo di aver fortuna!
- Dovrò comunicare la faccenda alle ragazze.
Il tono rassegnato di Bea sconcertò Adriano
- Vuoi dire che non avete ancora chiarito? siete state un giorno intero senza parlarvi? Un record. Come hai fatto?
- Tu come hai fatto a smettere di fumare?
- ho letto un libro.
- Io ho spento il telefono. Cosa ordiniamo, socio?
- Per me risotto, e non chiamarmi socio!
*
Beatrice accese il cellulare dopo un'intera giornata di silenzio e trovò tutte le chiamate delle amiche. Sorrise leggendo i messaggi di Vic ed Emma, si preoccupò leggendo quello di Carla. Le ragazze erano parte di lei, come le braccia e le gambe, cellule nel suo dna, non era passato giorno, negli ultimi vent'anni, in cui non aveva condiviso ogni cosa con loro. Stavolta era diverso. Lei sentiva che quella situazione era sospesa e andava risolta. Come un debito rimasto insoluto. Per questo aveva riferito in prima persona le notizie apprese e ne avrebbe portato il carico se ci fosse stata la necessità. Prese il cellulare per chiamare Carla quando udì il trillo del citofono. Guardò l'ora e rispose. Emma proclamava il diritto di replica. Aprì il portone e la invitò a salire, nel mentre accese fuoco sotto al bollitore e preparò le tazze per il thè.
- Vengo in pace!
- Entra pure, iena.
- missing, t'è passata la carogna?
- dipende, sono molto combattuta!
- sai che non volevo offenderti! non era il caso di farla pagare a tutte, visto ce l'hai con me parliamone.
- Siediti, Prince of Wales o Earl Grey?
- bancha non ne hai?
- che piaga, fammi capire: al ristorante se ti dicono riso o ravioli tu chiedi gnocchi?
- Time! va bene al bergamotto.
Bevvero il thè in silenzio poi lo sguardo penitente di Emma provocò in Bea un moto di ilarità che fece scoppiare entrambe in una sonora risata.
- Pace?
- sì, pace. Però anche stavolta avevo ragione. Questo dovete concedermelo!
- Carla aveva scommesso che l'avresti detto!
- Piuttosto dimmi di sua madre, ho letto il messaggio.
- l'abbiamo vista a pranzo, 5 minuti. Crisi respiratoria. Non l'ha detto ma credo che sia grave.
- Cosa possiamo fare?
- Aspettiamo! Ora però ho una domanda: cosa ci faceva Adriano davanti a casa tua ieri sera intorno a mezzanotte?
- il dott. Lamberti è rimasto colpito dalla scena del crimine, in venticinque anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, l'assassino potrebbe aver lasciato tracce, tessuti, dna, abbiamo elaborato insieme alcuni scenari e ha accettato di esaminare il caso. Mi ha assicurato che i tempi burocratici saranno brevi. Tiziano Rivolta è stato tumulato nel vecchio cimitero comunale, è in un loculo nell'ala destra del campo superiore. Dovremo rintracciare la famiglia, che si trasferì poco dopo il fatto, esumare il corpo per eseguire un esame autoptico e verificare le cause della morte. Se il referto darà i risultati che ci aspettiamo si avvierà un'indagine investigativa. a questo punto speriamo di aver fortuna!
- Dovrò comunicare la faccenda alle ragazze.
Il tono rassegnato di Bea sconcertò Adriano
- Vuoi dire che non avete ancora chiarito? siete state un giorno intero senza parlarvi? Un record. Come hai fatto?
- Tu come hai fatto a smettere di fumare?
- ho letto un libro.
- Io ho spento il telefono. Cosa ordiniamo, socio?
- Per me risotto, e non chiamarmi socio!
*
Beatrice accese il cellulare dopo un'intera giornata di silenzio e trovò tutte le chiamate delle amiche. Sorrise leggendo i messaggi di Vic ed Emma, si preoccupò leggendo quello di Carla. Le ragazze erano parte di lei, come le braccia e le gambe, cellule nel suo dna, non era passato giorno, negli ultimi vent'anni, in cui non aveva condiviso ogni cosa con loro. Stavolta era diverso. Lei sentiva che quella situazione era sospesa e andava risolta. Come un debito rimasto insoluto. Per questo aveva riferito in prima persona le notizie apprese e ne avrebbe portato il carico se ci fosse stata la necessità. Prese il cellulare per chiamare Carla quando udì il trillo del citofono. Guardò l'ora e rispose. Emma proclamava il diritto di replica. Aprì il portone e la invitò a salire, nel mentre accese fuoco sotto al bollitore e preparò le tazze per il thè.
- Vengo in pace!
- Entra pure, iena.
- missing, t'è passata la carogna?
- dipende, sono molto combattuta!
- sai che non volevo offenderti! non era il caso di farla pagare a tutte, visto ce l'hai con me parliamone.
- Siediti, Prince of Wales o Earl Grey?
- bancha non ne hai?
- che piaga, fammi capire: al ristorante se ti dicono riso o ravioli tu chiedi gnocchi?
- Time! va bene al bergamotto.
Bevvero il thè in silenzio poi lo sguardo penitente di Emma provocò in Bea un moto di ilarità che fece scoppiare entrambe in una sonora risata.
- Pace?
- sì, pace. Però anche stavolta avevo ragione. Questo dovete concedermelo!
- Carla aveva scommesso che l'avresti detto!
- Piuttosto dimmi di sua madre, ho letto il messaggio.
- l'abbiamo vista a pranzo, 5 minuti. Crisi respiratoria. Non l'ha detto ma credo che sia grave.
- Cosa possiamo fare?
- Aspettiamo! Ora però ho una domanda: cosa ci faceva Adriano davanti a casa tua ieri sera intorno a mezzanotte?
venerdì 10 settembre 2010
[cinema] Colpo di fulmine - Il mago della truffa
continua a sfuggirmi qualcosa nella traduzione dei titoli e nella realizzazione dei trailer
Acclamato al Sundance Festival del 2009 ha faticato a trovare un distributore. Se vi piace Jim Carrey non soltanto per l'irresistibile essenza comica, (vi ricordo che spesso si è distinto in ruoli drammatici vedi Man on the moon, The Truman Show) e apprezzate Ewan McGregor, questo film potrebbe piacervi, sono entrambi perfetti nel ruolo interpretato, ma non fatevi deviare dal trailer (che presenta un altro film da quello che è in realtà) piuttosto pensate al titolo originale "I love you Phillip Morris" perchè questa pellicola, tratta da una storia vera, il cui protagonista sta scontando una pena di 144 anni di reclusione, è un ibrido, una dolcissima anche se paradossale storia d'amore tra due uomini, con alcuni momenti comici ed una fine sostanzialmente amara. Tutto sommato geniale.
giovedì 9 settembre 2010
Il pozzo dell'anima - 25
Adriano continuava a leggere i dettagli annotati la notte precedente. Era convinto che la questione fosse più grande di come si presentava. Per prima cosa decise di prendere maggiori informazioni. Si recò in questura molto presto, prima dell'inizio del turno. Parlò con il sovrintendente Dell'Orto, il decano della sezione, che lo accompagnò a spulciare l'archivio senza risultato; non esisteva nessun caso al riguardo, l'uomo spiegò la situazione per sommi capi e il collega anziano gli suggerì di presentarsi dal dirigente per richiedere l'apertura delle indagini. Adriano prima di chiedere un incontro col responsabile telefonò a Beatrice.
- Ho fatto i dovuti accertamenti, di questa storia non c'è alcuna traccia. Devo avvertirti che se richiedo l'avvio di un procedimento, in mancanza di riscontri dovrò citarti come fonte.
Bea non sembrava particolarmente colpita dall'evenienza.
- Non c'è una sezione cold case in polizia?
Adriano alzò gli occhi sconsolato.
- Bea hai ascoltato quello che ho detto?
- rispondi, testina!
- concentrati, i casi irrisolti si chiamano così perchè non si è trovato il colpevole del reato, considerato che al momento dobbiamo stabilire se veramente si è trattato di omicidio, capisci i miei dubbi, vero? Per avviare un'indagine, occorrono fatti, per ora abbiamo solo il nome di un ragazzino, morto 25 anni fa, che tu non conoscevi neanche. Io mantengo riserbo sulla tua identità ma se non esce fuori niente non posso evitare di convocarti in questura.
- ho capito, non trattarmi come una bambina ritardata, questo potrebbe essere il colpaccio della tua vita!
- sì, come no, mi faranno questore! ti do una dritta: fai pace con le tue amiche, sono le uniche che possono darti qualche informazione, visto che lo conoscevano! con gli elementi che abbiamo adesso non andiamo lontano.
- Farò come dici tu, socio.
- Non siamo soci. Ti aggiorno appena so qualcosa in più.
Dopo un'ora il dirigente lo convocò nel suo ufficio.
*
Vittoria, Carla ed Emma si trovarono al baretto all'ora dell'aperitivo.
- Resto poco, il tempo di un caffè e devo scappare all'ospedale. Ieri sera quando sono rientrata a casa ho trovato mio padre nel panico, mia madre si è sentita male e lui non sapeva cosa fare. Ho chiamato la guardia medica, aveva tutti i valori sballati, l'ha stabilizzata però abbiamo dovuto ricoverarla.
Le due amiche guardarono Carla con apprensione. Non era particolarmente espansiva, tendeva a tenere per sè i propri pensieri e le emozioni. Sentiva che la fine si avvicinava ma pensava che fino a che non lo avesse detto ad alta voce non sarebbe stato reale.
- Chi di voi ha sentito ringhio oggi? Ho provato a farle un trillo per avvertirla ma il cellulare è spento e al lavoro non l'ho trovata.
- Neppure io. Stavolta l'ha presa davvero secca!
Aggiunse Vittoria desolata.
- E che sarà mai, non l'abbiamo mica insultata! Non ci parlerà per il resto della vita?
Il tono scocciato di Emma tradiva il senso di colpa per la defezione dell'amica.
- Come hai dormito questa notte?
- Non saprei, poco e male facendo sogni strani, interrotti, forse ho elaborato le cose che abbiamo detto ieri sera e...non so, continuavo a vedere un gatto.
Le amiche la guardarono con aria interrogativa.
- no, non era un gatto, vero, o meglio, era qualcuno che mi ricordava un gatto, non lo so!
- pensa a quello che ti ho detto ieri!
- possiamo restringere il campo? abbiamo parlato per ore!
- devi vedere uno specialista. Prima risolvi la questione, prima elimini incubi e tabù.
- Ne ho parlato con la mia collega, non le ho raccontato la storia, chiaramente, le ho detto che non "digerito" emotivamente una cosa e che dovrei trovare un modo per mandarla su o giù. Lei consiglia l'ipnosi...
- quale collega, quella che si veste come Madonna degli anni 80?
- proprio lei!
- hai capito la tipa? tosta, ricordami di rivalutarla!
Le tre donne si salutarono al bancone del bar e si diressero in direzioni opposte.
*
Uscendo dall'ufficio del dirigente Adriano incrociò Sabrina. Con uno sguardo altero e sdegnoso la donna passò oltre senza emettere un suono, quando la salutò confuso dal suo atteggiamento lei si voltò scocciata dicendogli di salutare caramente l'amica comune: Beatrice.
Adrianò, per nulla scalfito, sfoggiò il miglior sorriso ed uscì dall'atrio per prendere servizio.
*
Beatrice uscì dal lavoro nel tardo pomeriggio e raggiunse Adriano in una tavola calda nella zona nord della città. L'uomo l'apostrofò subito per non avere ancora chiarito con le amiche.
- A proposito, hai incontrato Sabrina anche oggi?
- per carità di dio! perchè me lo domandi?
- mi ha fatto una strana battuta su di te, su di noi, pensavo ci fosse stato un altro round.
Continua.....
- Ho fatto i dovuti accertamenti, di questa storia non c'è alcuna traccia. Devo avvertirti che se richiedo l'avvio di un procedimento, in mancanza di riscontri dovrò citarti come fonte.
Bea non sembrava particolarmente colpita dall'evenienza.
- Non c'è una sezione cold case in polizia?
Adriano alzò gli occhi sconsolato.
- Bea hai ascoltato quello che ho detto?
- rispondi, testina!
- concentrati, i casi irrisolti si chiamano così perchè non si è trovato il colpevole del reato, considerato che al momento dobbiamo stabilire se veramente si è trattato di omicidio, capisci i miei dubbi, vero? Per avviare un'indagine, occorrono fatti, per ora abbiamo solo il nome di un ragazzino, morto 25 anni fa, che tu non conoscevi neanche. Io mantengo riserbo sulla tua identità ma se non esce fuori niente non posso evitare di convocarti in questura.
- ho capito, non trattarmi come una bambina ritardata, questo potrebbe essere il colpaccio della tua vita!
- sì, come no, mi faranno questore! ti do una dritta: fai pace con le tue amiche, sono le uniche che possono darti qualche informazione, visto che lo conoscevano! con gli elementi che abbiamo adesso non andiamo lontano.
- Farò come dici tu, socio.
- Non siamo soci. Ti aggiorno appena so qualcosa in più.
Dopo un'ora il dirigente lo convocò nel suo ufficio.
*
Vittoria, Carla ed Emma si trovarono al baretto all'ora dell'aperitivo.
- Resto poco, il tempo di un caffè e devo scappare all'ospedale. Ieri sera quando sono rientrata a casa ho trovato mio padre nel panico, mia madre si è sentita male e lui non sapeva cosa fare. Ho chiamato la guardia medica, aveva tutti i valori sballati, l'ha stabilizzata però abbiamo dovuto ricoverarla.
Le due amiche guardarono Carla con apprensione. Non era particolarmente espansiva, tendeva a tenere per sè i propri pensieri e le emozioni. Sentiva che la fine si avvicinava ma pensava che fino a che non lo avesse detto ad alta voce non sarebbe stato reale.
- Chi di voi ha sentito ringhio oggi? Ho provato a farle un trillo per avvertirla ma il cellulare è spento e al lavoro non l'ho trovata.
- Neppure io. Stavolta l'ha presa davvero secca!
Aggiunse Vittoria desolata.
- E che sarà mai, non l'abbiamo mica insultata! Non ci parlerà per il resto della vita?
Il tono scocciato di Emma tradiva il senso di colpa per la defezione dell'amica.
- Come hai dormito questa notte?
- Non saprei, poco e male facendo sogni strani, interrotti, forse ho elaborato le cose che abbiamo detto ieri sera e...non so, continuavo a vedere un gatto.
Le amiche la guardarono con aria interrogativa.
- no, non era un gatto, vero, o meglio, era qualcuno che mi ricordava un gatto, non lo so!
- pensa a quello che ti ho detto ieri!
- possiamo restringere il campo? abbiamo parlato per ore!
- devi vedere uno specialista. Prima risolvi la questione, prima elimini incubi e tabù.
- Ne ho parlato con la mia collega, non le ho raccontato la storia, chiaramente, le ho detto che non "digerito" emotivamente una cosa e che dovrei trovare un modo per mandarla su o giù. Lei consiglia l'ipnosi...
- quale collega, quella che si veste come Madonna degli anni 80?
- proprio lei!
- hai capito la tipa? tosta, ricordami di rivalutarla!
Le tre donne si salutarono al bancone del bar e si diressero in direzioni opposte.
*
Uscendo dall'ufficio del dirigente Adriano incrociò Sabrina. Con uno sguardo altero e sdegnoso la donna passò oltre senza emettere un suono, quando la salutò confuso dal suo atteggiamento lei si voltò scocciata dicendogli di salutare caramente l'amica comune: Beatrice.
Adrianò, per nulla scalfito, sfoggiò il miglior sorriso ed uscì dall'atrio per prendere servizio.
*
Beatrice uscì dal lavoro nel tardo pomeriggio e raggiunse Adriano in una tavola calda nella zona nord della città. L'uomo l'apostrofò subito per non avere ancora chiarito con le amiche.
- A proposito, hai incontrato Sabrina anche oggi?
- per carità di dio! perchè me lo domandi?
- mi ha fatto una strana battuta su di te, su di noi, pensavo ci fosse stato un altro round.
Continua.....
*
metti nell'armadio, togli dall'armadio (the karate kid style)
ricordate il mantra del maestro Miyagi nel cult anni 8o The karate kid "Dai la cera, togli la cera"? ecco, io lo sto facendo con tutti gli abiti dell'armadio, sposto quelli pesanti perchè l'aria inizia a farsi frizzante, esce il sole, 25 gradi e ovviamente li tolgo, poi inizia a tuonare, diluvia, e li rimetto.
ECCHEPPALLE PERO'
da voi che tempo fa?
[cinema] Happy family
stasera il cinematografo di QueenB* ha offerto la visione dell'ultima fatica di Gabriele Salvatores. Osservazioni:
Commedia surreale dal vago sapore pirandelliano (un autore ostaggio dei suoi personaggi ) che termina con un simpatico tributo a "I soliti sospetti" sullo sfondo di una bellissima Milano, con un cast di tutto rispetto, di cui ho amato al primo sguardo il personaggio interpretato da Fabrizio Bentivoglio (vecchio amore dai tempi di "Italia Germania 4:3")
Eccezionale la sequenza in bianco e nero girata nelle vie milanesi sulle note del "Notturno" di Chopin eseguito al pianoforte da Caterina (Valeria Bilello, molto brava nel ruolo) durante il concerto. Fabio De Luigi è simpaticissimo, ma questa non è una novità.
Scacciapensieri con una piccola morale di fondo
mercoledì 8 settembre 2010
Summer is over
Oggi andremo a ritirare il piumone in lavanderia, il catalogo Ikea è già arrivato da una settimana, stamattina ho inaugurato gli Hunters per affrontare il temporale.
dichiariamo ufficialmente finita l'estate?
di già?
martedì 7 settembre 2010
X Factor reloaded
Cambio di formazione e piccole varianti nel programma, insomma una ventata d'aria fresca nelle stanze di X Factor: intanto da triade si passa a quartetto, a parte l'inossidabile Mara Maionchi della vecchia gestione non rimane traccia, dopo due anni con la Ventura, a suo modo memorabile, un anno con Claudia Mori, che ha avuto l'effetto di una meteora, è passata e non ha lasciato che una scia, non ultima la defezione del capitano Morgan, come dire abbiamo dato al croupier gli scarti e abbiamo avuto in cambio tre new entries mica da ridere, Anna Tatangelo affettuosamente soprannominata "Lady Tata" (che per ora mi dispiace affatto) Enrico "maschera di ghiaccio" Ruggeri e l'incommensurabile Elio senza Le storie tese (di cui diapositiva). Credevo di rimpiangere la teatralità di Morgan, invece no!Ci ha pensato il buon Elio a ricordarlo con i giusti crismi.
Invece per Facchinetti non c'è stato niente da fare, ce lo dobbiamo tenere anche quest'anno!
lunedì 6 settembre 2010
We miss You, LC (about The Hills)
non avrei mai creduto che sarebbe potuto succedere, eppure mi manca Lauren Conrad
mi spiego per chi non conosce l'argomento: dopo aver snobbato per anni il serial in questione (che è un serial travestito da reality show), più per curiosità (i protagonisti infestano i siti di Gossip più famosi) che per reale interesse ho acceso MTV e ho guardato una puntata di The Hills.
NON L'AVESSI MAI FATTO! una droga, ogni sera, al rientro dal lavoro non c'erano santi, tassativo che il televisore fosse sintonizzato sul canale per farci l'ennesima padellata di cazzi di questo gruppo di sciagurati di cui Lauren, per gli amici LC, (di cui allego diapositiva) era la protagonista assoluta.
NON CONOSCETE THE HILLS??????? è il finto-reality più famoso in circolazione!
Non pensate ad una pietra miliare della cinematografia, ecco no, piuttosto un'accozzaglia di personaggi buttati a caso, che però sembra siano amici da tempo immemore, senza spiegarne i legami, situazioni surreali, dialoghi da far impallidire gli sceneggiatori di Bbiutiful ed espressioni bovine al limite dell'imbarazzo. Un continuo spot di locali "in" di El Lay (Los Angeles) dove El Sy (Lauren, sempre lei) già protagonista di un altro serial sui generis tal Laguna Beach, si sgancia dal gruppetto di adolescenti che vive di spiaggia e feste per andare nella grande città (aiutami a dire grande, una città che per superficie è come l'Umbria!) per studiare e andare a feste! Originali fino al midollo. Lauren arriva in città con la macchina carica di valige e speranze, ritrova l'amica Heidi, secca come un chiodo, piatta come una tavola e dal musetto da furetto, che nell'arco delle 5 stagioni diventa una maggiorata (Pamela Anderson vicino a lei sembra rachitica), cambia i connotati che nemmeno la madre la riconosce, e si fidanza, sposa e litiga a mezzo stampa con Spencer "che dio l'aiuti" uno psicolabile proveniente da un altro serial targato MTV, che adesso cerca di riequilibrare i suoi chackra con cristalli (AUGURI). Dicevo, Lauren arriva in città, va a vivere con Heidi poi litigano perchè non approva la relazione dell'amica col biondo sciroccato (come darle torto?) fa amicizia con Whitney che prima è la sua collega, poi diventa il suo capo, per ben due volte, infine la saluta per andare a NYC per inaugurare il suo spin-off (The City, ne parliamo un'altra volta). Conosce Audrina (deliziosa), di cui diventa amica, vivono un po' insieme, d'amore e d'accordo però arriva l'amica di Laguna Beach, omonima di Lauren per questo chiamata semplicemente Lo, che rovina l'idillio, provano a vivere tutte insieme, cambiano casa, ma il trio allegro e pieno di brio non funziona e Audrina, dopo lacrime amare e travasi di bile, su suggerimento di quel gran figo dello pseudo fidanzato Justin Bobby (e qui si dovrebbe aprire una parentesi perchè il ragazzo, benchè tamarro terminale merita davvero!) effettua un simpaticissimo manico d'ombrello alla coppia di Lauren e si stabilisce ad Hollywood, mica cazzi!
Vi ho incuriosito un po'?
Allora che aspettate? rimediate subito andando sul sito e cercando le puntate precedenti, sabato 28 agosto è iniziata la sesta ed ultima serie, a sto giro la protagonista è Kristin Cavallari, accerrima nemica di El Sy a Laguna, a metà della quinta stagione c'è stato un vero e proprio cambio della guardia, tipo nel wrestling (quando si battono il cinque, uno esce ed uno entra nel ring) appena è apparsa lei, Lauren ha portato via le tende. Kristin si è subito distinta come attaccabrighe, ruba fidanzati, snob viziata senza arte nè parte, tanto tempo da perdere e una smodata passione per gli alcolici e i party. Ovviamente ha cuccato subito il figaccio di Venice (Justin, ancora lui)
Alla seconda puntata di questa stagione, considerando che Justin Bobby si è visto solo nei "previously" e il personaggio di Kristin è irritante come un eczema sul deretano, lo guardo solo per una questione di principio!
Ecco perchè mi manca Lauren
sabato 4 settembre 2010
[oggetto del desiderio] Nib necklace
ovvero la collana bavaglino
Circa un anno fa la collezione di Marni proponeva bijoux piuttosto particolari, per forma e materiali, (a seconda del modello che indossi sei vestita!) considerando che non sono cosine sobrie e discrete le vedevo più come prodotti di nicchia, invece negli ultimi mesi sono state sdoganate e tra sfilate e fashion blog non si vede altro! Esistono di tutti i prezzi, alcuni improponibili, questi sono i modelli disegnati da Olivia Palermo per la linea di Roberta Freymann, e c'è chi ha realizzato il proprio "bavaglino" personalizzandolo con cristalli, pietre dure, panno lenci e perline e ha pubblicato in rete il tutorial per insegnare a prepararlo da perfetti autodidatti.
Ma con questo dove voglio arrivare? stasera ne ho visto uno bellissimo, rosa, ça va sans dire, e il Principe (dopo avermi visto gli occhi a cuoricino) me lo ha regalato!
venerdì 3 settembre 2010
la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni
tipo pensavo di riprendere la palestra (vedi diapositiva, visto che la piattaforma non supporta immagini animate) poi ho letto che inizierà l'orario "invernale" solo a fine mese, quindi ciccia (letteralmente)
on air Olivia Newton- John & Sue Sylvester (Jane Linch) - Physical Glee
mercoledì 1 settembre 2010
il lato positivo di vivere al mare
ieri ed oggi in pausa pranzo ho preso la moto e sono andata alla spiaggia
con un mare così non si poteva evitare di stare a mollo
me ne sono andata a malincuore
*per la cronaca al mattino presto l'aria è davvero fresca (15/16 gradi) in moto non basta il cardigan di cotone! poi le temperature si alzano e si sta una meraviglia
settembre
clicca sull'immagine per ascoltare la canzone che suona nella mia testa
Da sempre considero il primo settembre capodanno
specialmente quando rientro dalle ferie in questo periodo
sento l'estate bruciare piano fino a consumarsi,
le giornate si accorciano, cambia la luce solare,
e poi riaprono le fabbriche, riparte l'industria, ricomincia la scuola...
Tutto ha il sapore di un nuovo inizio
D’estate muoio un po’
Aspetto che ritorni l’illusione
Di un’estate che non so…
Quando arriva e quando parte,
Se riparte?
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