Adriano raccontò a Beatrice la conversazione avvenuta col dirigente e lo svolgimento del procedimento.
- il dott. Lamberti è rimasto colpito dalla scena del crimine, in venticinque anni la tecnologia ha fatto passi da gigante, l'assassino potrebbe aver lasciato tracce, tessuti, dna, abbiamo elaborato insieme alcuni scenari e ha accettato di esaminare il caso. Mi ha assicurato che i tempi burocratici saranno brevi. Tiziano Rivolta è stato tumulato nel vecchio cimitero comunale, è in un loculo nell'ala destra del campo superiore. Dovremo rintracciare la famiglia, che si trasferì poco dopo il fatto, esumare il corpo per eseguire un esame autoptico e verificare le cause della morte. Se il referto darà i risultati che ci aspettiamo si avvierà un'indagine investigativa. a questo punto speriamo di aver fortuna!
- Dovrò comunicare la faccenda alle ragazze.
Il tono rassegnato di Bea sconcertò Adriano
- Vuoi dire che non avete ancora chiarito? siete state un giorno intero senza parlarvi? Un record. Come hai fatto?
- Tu come hai fatto a smettere di fumare?
- ho letto un libro.
- Io ho spento il telefono. Cosa ordiniamo, socio?
- Per me risotto, e non chiamarmi socio!
*
Beatrice accese il cellulare dopo un'intera giornata di silenzio e trovò tutte le chiamate delle amiche. Sorrise leggendo i messaggi di Vic ed Emma, si preoccupò leggendo quello di Carla. Le ragazze erano parte di lei, come le braccia e le gambe, cellule nel suo dna, non era passato giorno, negli ultimi vent'anni, in cui non aveva condiviso ogni cosa con loro. Stavolta era diverso. Lei sentiva che quella situazione era sospesa e andava risolta. Come un debito rimasto insoluto. Per questo aveva riferito in prima persona le notizie apprese e ne avrebbe portato il carico se ci fosse stata la necessità. Prese il cellulare per chiamare Carla quando udì il trillo del citofono. Guardò l'ora e rispose. Emma proclamava il diritto di replica. Aprì il portone e la invitò a salire, nel mentre accese fuoco sotto al bollitore e preparò le tazze per il thè.
- Vengo in pace!
- Entra pure, iena.
- missing, t'è passata la carogna?
- dipende, sono molto combattuta!
- sai che non volevo offenderti! non era il caso di farla pagare a tutte, visto ce l'hai con me parliamone.
- Siediti, Prince of Wales o Earl Grey?
- bancha non ne hai?
- che piaga, fammi capire: al ristorante se ti dicono riso o ravioli tu chiedi gnocchi?
- Time! va bene al bergamotto.
Bevvero il thè in silenzio poi lo sguardo penitente di Emma provocò in Bea un moto di ilarità che fece scoppiare entrambe in una sonora risata.
- Pace?
- sì, pace. Però anche stavolta avevo ragione. Questo dovete concedermelo!
- Carla aveva scommesso che l'avresti detto!
- Piuttosto dimmi di sua madre, ho letto il messaggio.
- l'abbiamo vista a pranzo, 5 minuti. Crisi respiratoria. Non l'ha detto ma credo che sia grave.
- Cosa possiamo fare?
- Aspettiamo! Ora però ho una domanda: cosa ci faceva Adriano davanti a casa tua ieri sera intorno a mezzanotte?
sabato 11 settembre 2010
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Finalmente il Posso dell'anima torna a far danni in modo costante... Due puntate quasi di fila dopo il ritorno dalle ferie che quasi non ci speravo più... Brava Queen. Noi sudditi siamo affamati delle tue storie.
RispondiElimina... voglia di continuazioneeeeee..... :-)
RispondiEliminaE adesso mi organizzano una bella spedizione punitiva per la cara Sabrinuccia?!!? Dai!!!!
RispondiEliminaO amgari viene fuori che il bimbo lo ha fatto furoi lei perchè non ci stava. Daiiiiiii!
Ok...sono una mente perversa e malata...