martedì 15 giugno 2010

Il pozzo dell'anima - 10

La donna guardò Vittoria come a cercare di capire.
- Dimmelo tu, da un giorno all'altro non hai più voluto entrare in una chiesa e non hai mai voluto dire il motivo. Hai smesso di andare a catechismo, a giocare all'oratorio, che ti piaceva tanto, anche solo parlare della chiesa era diventato impossibile, passarci davanti ti faceva diventare nervosa, isterica. Non hai voluto prendere il sacramento della cresima. Abbiamo dovuto chiedere di esonerarti dalla lezione di religione. E considerata la situazione non ti abbiamo obbligato a fare nulla che non desiderassi.
Gli occhi della donna si velarono.
- Pensavamo addirittura che qualcuno ti avesse, come dire...molestata. Poi abbiamo capito che forse il tuo comportamento era collegato a Tiziano e ti abbiamo lasciato stare.
- Tiziano?
- Non te lo ricordi?
Vittoria spalancò gli occhi smarrita, credeva di sentire quel nome per la prima volta, anche se a giudicare dall'espressione della madre la realtà era diversa.
Lo squillo del telefono interruppe il loro dialogo, la donna si alzò per rispondere e Vittoria sparì in corridoio. Entrò nella sua camera. Guardò l'arredamento, i poster e i quadri appesi, testimoni di un'infanzia lontana. Su una mensola tutti i diari scolastici in ordine di anno, i libri preferiti dell'adolescenza, cornici decorate di glitter, nei cassetti cianfrusaglie assortite, braccialetti colorati, foto di gite scolastiche, ricordi fatti di tagli di capelli improbabili e discutibili abbinamenti di colore. In fondo alla cassettiera una scatola di cartone colma di altre fotografie, album della scuola e agende tappezzate di ritagli di giornale e adesivi colorati. Non dovette frugare molto prima di trovare un'immagine che la ritraeva insieme alle sue amiche; l'anno della maturità. Erano in montagna, in Francia, sul ghiacciaio di Les Deux Alpes, Bea con la tuta da sci turchese, Emma ustionata, Carla sorrideva tenendola per mano mentre lei era voltata a guardare il maestro di ski. Girò la foto e lesse le parole scritte da Serena.
Quattro donne. Amiche, confidenti, complici. A volte invidiose, nemiche, solo per poche ore, ma sempre compagne nella vita, per la vita. Emma, Beatrice, Carla e Vittoria, hanno da sempre un'idea delle donne che vogliono diventare. Qualcuna con fatica ci sta riuscendo, qualcuna ogni tanto rema ancora controcorrente. Nessuna di loro rinuncia a sognare. Non cedono il passo, non mollano di un centimetro. Parano i colpi della vita con destrezza, umorismo e dignità. Sanno che sole sono fragili ma unite sono una forza. La vita non le spezza.
Ripensò a Serena, conosciuta in settimana bianca molti anni prima. Erano nella stessa classe di ski, col maestro Luciano, quello figo! Aveva l'hobby della fotografia, sciava con la macchina fotografica al collo. Aveva scattato la foto e gliela aveva inviata qualche tempo dopo con quella nota scritta in corsivo con l'inchiostro viola. Le era sembrato così strano che una persona che non le conosceva neppure le avesse inquadrate in quel modo e le avesse descritte com'erano realmente. Soprattutto com'erano diventate. Non l'aveva mai più sentita nè incontrata. Ogni tanto aveva la sensazione di averla sognata. E adesso si domandava chi fosse Tiziano

5 commenti:

  1. Tiziano?????????? Chi è Tiziano???????? qua il mistero di infittisce.

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  2. Urka miseriaccia!
    Allora parliamone: domani pomeriggio parto per il mare e sono senza PC fino a domenica.
    Questo vuol dire che o mi dai qualcosa di concreto con cui placare 'st'ansia per Tiziano entro domani ore 12.30 o credo mi verrà un esaaurimento.
    Decidi tu.
    MA RICORDA CHE SONO UNA MADRE DI FAMIGLIA.
    Mica per farti pressioni eh...

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  3. eccomi tesoro, ho recuperato di gran carriera. bello questo senza titolo. sei bravissima. non mi perdo più niente, promesso!!

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  4. ciao!
    ero passata per darti il mio personale benvenuto a Casa Lellella e ...
    mi ritrovo catapultata nelle vite di queste 4 donne! interessante.
    hai ragione quando dici che adori scrivere, ti viene naturale e incuriosisci, beh aspetto il seguito.

    ps. diventa anche una commentatrice, ne sarei onorata

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  5. quest'inverno mi sono presa una cotta per un Luciano... argentino! mannaggia!!!!!
    Bello ora vado a leggere -11

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