lunedì 7 giugno 2010

Il pozzo dell'anima - 5

Carla finì di disfare le valige rimaste in ingresso da quando era rientrata dal Messico, tre giorni prima. Superati il fastidio del jet lag e la nostalgia di spiagge assolate e acque turchesi, il rientro in città era stato meno traumatico del previsto. Prima di tornare al lavoro, aveva ancora qualche giorno e mille appuntamenti da incastrare. Dentista, notaio, andare al lago a prendere i genitori, e la serata con le ragazze. Afferrò l'agenda, sulla pagina del giorno era annotato l'appuntamento. Nella posta del black berry l'sms di Bea "tieniti libera da mercoledì pomeriggio a notte inoltrata, ci siamo tutte, ti passo a prendere alle 16"; inviò un messaggio di conferma e si infilò nella doccia. Quando sbucò dal portone Bea spalancò gli occhi per la sopresa. Carla era abbronzatissima e sorridente, lo stress per la malattia di sua madre sembravanon aver lasciato traccia sul suo volto. Sapeva che era solo apparenza ma finse di credere al cambiamento. Si abbracciarono urlando come adolescenti e per un attimo ebbero la sensazione di essere tornate ai tempi delle superiori, quando si conobbero sui banchi del liceo linguistico. Così diverse e ancora così uguali a quando erano ragazzine. Salirono in auto e si diressero verso casa di Emma. Una donna distrutta dal lavoro. La maschera della fatica nonostante svolgesse un lavoro d'ordine. Dopo i saluti scambiati con l'amica forestiera Emma si unì alla compagnia alla volta della casa di Vittoria. Due colpi di clacson erano sufficienti per segnalare la loro presenza. Vic apparì davanti all'auto facendole sobbalzare. Un lungo abbraccio con Carla, uno scambio di battute con le altre due e il quartetto era riunito definitivamente, dopo mesi. Si avviarono in direzione ovest. Verso l'aura

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La seduta di rebirthing in acqua si tenne nel centro olistico L’Aura, all’ora concordata. Dopo un sermone di 40 minuti in cui l’insegnante mostrò le tecniche di respirazione a bordo vasca per preparare le ragazze all’esperienza, si immersero nella piscina. A turno il maestro prese ognuna tra le braccia e le fece dondolare seguendo il ritmo del loro respiro, parlando a bassa voce perché la concentrazione non si interrompesse e continuando a recitare una sorta di mantra. Carla e Bea sembravano aver raggiunto la pace dei sensi. Emma dopo un po' di resistenza le seguì a ruota. Quando fu il turno di Vittoria dovette ammettere che la storia era interessante. Si stava rilassando, per la prima volta, dopo mesi, forse anni. Chiuse gli occhi lasciandosi cullare da quelle parole incomprensibili e quello fu il momento. Non aveva mai creduto a proiezioni astrali ed esperienze extracorporee. Riteneva deja vù e reincarnazione spazzatura per fanatici. Invece accadde qualcosa. Sul serio. Per un tempo che credette lunghissimo, ma confermarono che si trattò di pochi secondi, uscì dal suo corpo e si ritrovò in un altro luogo. Fu tutto molto confuso, veloce, onirico. In un buio più nero del catrame vide se stessa riflessa, come dietro ad uno specchio. Avvertì la sensazione che fosse una scena già vista. Come sepolta nei meandri della memoria. Fu un flash. Un salto indietro in un tempo che doveva aver rimosso. Spalancò gli occhi e tossì come se non riuscisse a respirare. Come se stesse annegando. Il guru e le ragazze si spaventarono. In pochi minuti la piscina si animò. Le prestarono soccorso il medico dell’istituto e un giovane fisioterapista. Il medico stabilì che si trattava di un mancamento probabilmente dovuto ad un abbassamento di pressione. Dopo la doccia annullarono la cena e finirono a casa di Bea con tre pizze da asporto e birra gelata per festeggiare il ritorno di Carla. Vic non toccò cibo, seduta accanto alle amiche sembrava lontana mille miglia. Nella sua testa continuò a rivedere la scena vissuta. Aveva ragione Bea, fu davvero sorprendente. Non rivelò alle ragazze che cosa accadde veramente in piscina.

6 commenti:

  1. belle le storie di donne.. e bella la suspence! ma a noi ce lo riveli o no??????? :-)

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  2. Come chissà???????? vogliamo saperlo! dobbiamo saperlo! :D

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  3. Queen hai presente i pestaggi da stadio?
    E' quello che ti aspetta se non ce lo dici :-D

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  4. non lo rivelò alle ragazze.... ma a noi si

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  5. Ecco..adesso ho un'altra dipendenza!! Fichissimo Queen, amicizia, segreti, complicità..lo specchio di quello che ognuna di noi..vive o ha vissuto!!
    Mi piace un sacco..ma lo sapevo già prima di iniziare a leggerlo!!
    ..ma "senza titolo" perchè il titolo esiste ma non si può scrivere perchè troppo rivelatore?

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