mercoledì 10 marzo 2010

Instant karma #15

"Che razza di domanda è questa?"
"Non te lo chiederei se non fosse importante, devi fidarti di me"
La mia espressione dovette colpirlo perchè continuò a parlare
"No, non era incinta"
"Ne sei sicuro?"
"Potrei giurarlo"
"La sera dell’incidente venne a sapere che ero io la famosa ex ?"
"Esattamente"
"Fu quella la tragedia di cui parlavi?"
Scandì le parole lentamente.
"Sì. E ci misi parecchio per farmi perdonare"
In quel mentre arrivò la fidanzata e smettemmo di parlare. Avevo la necessità di chiedere altri dettagli e non c’era più tempo. Matteo avvertì l’urgenza e disse a Dora di prendere la macchina e di aspettarlo a casa, si sarebbe fatto accompagnare da me perché dovevamo parlare di una cosa importante. Lei non battè ciglio, invece a me prese il panico. Pensai di fare un trillo a Carola, che conoscendo i miei piani, era rimasta nel piazzale di fronte al pronto soccorso con Camilla per intervenire in caso di emergenza. Poi Matteo cambiò idea, chiese ad uno degli amici venuti a trovare Gianni di portare a casa la fidanzata e tenne le chiavi dell’auto per non vincolarmi, abitando dall’altra parte della città. Salvata in corner. Ci sedemmo all’entrata e riprese il discorso dal punto in cui era stato interrotto.
"in quell’incidente riportò diverse contusioni ed una lesione al ginocchio, distrusse la macchina e quando fu dimessa rimase a casa per un po' di tempo. All’inizio non mi voleva neanche vedere, poi Marco ci mise una buona parola, e con tanta buona volontà riuscii a mettere a posto le cose"
"Sai, in tutto questo tempo mi sono chiesta cosa poteva averla mandata fuori di testa in quel modo, da quando mi ha detto di aver perso qualcosa ho persino pensato che fosse incinta, e che a causa dell’incidente…"
"Questo posso escluderlo nel modo più assoluto"
"Se non ti avesse detto niente? Se il motivo per cui non ti voleva vedere fosse proprio quello?"
"Alice, non è possibile che Barbara fosse incinta, credimi"
Mi guardò negli occhi e capii che era sincero.
"Facemmo l’amore per la prima volta quel pomeriggio. Era la sua prima volta. Alla sera andammo in pizzeria e bevemmo una birra di troppo. Avevo 18 anni. Ero un ragazzino, insensibile ed immaturo. Quando si accennò al weekend in montagna ero brillo, mi venne spontaneo parlare di te, senza pensare alle conseguenze. Prima di quel momento non aveva mai saputo che eri tu la ragazza di cui ero stato innamorato. Fu il motivo che la mandò ai matti. Si infuriò, facemmo delle parole, quando mi disse di rimettermi con te, visto che ti pensavo ancora, ero scocciato, per ripicca risposi che ci avrei fatto un pensierino. Siccome ero un idiota, e volevo sempre aver ragione, aggiunsi che dopo che i nostri problemi di incompatibilità erano risolti, mi sembravi piuttosto accondiscendente. Chiaramente lo inventai. Presi uno schiaffo, lei uscì di corsa e il resto è storia"
Rimasi un minuto in silenzio.
Cercai di elaborare in fretta le informazioni ricevute, si stava facendo tardi e dovevo rientrare in reparto.
"Una volta quasi mi investì con l'auto! Cioè, mentre attraversavo, anziché rallentare mi sembrò che accelerasse, dovetti fare un salto sul marciapiede per evitarla, successe mesi dopo la faccenda che mi hai raccontato. All'inizio dell'estate ci trovammo nella stessa compagnia e prendemmo il giro di vederci tutti i giorni con Camilla; immagino non fosse proprio il suo massimo dover dividere la sua amica con me"
"Dopo aver chiarito e fatto pace non pronunciò mai più il tuo nome, qualche volta, per farla incazzare fui io a nominarti, era un modo per provocarla, però un gioco è bello se dura poco, e dopo un po' smisi del tutto di parlare di te"
"Matteo, sono passati anni, sei cresciuto, cambiato, sei diventato un uomo, ora posso dirti che da ragazzo eri impossibile da sopportare? un emerito cretino!"
"Non potresti trovarmi più d'accordo, sono stupito d'essere sopravissuto!"
Finalmente stemperammo i toni e mi rivolse un sorriso.
"Scusa se mi impiccio...siete stati insieme un bel po' di tempo, prima che ci mettessimo insieme noi due, poi di nuovo..e..sì insomma, cioè, come mai avete aspettato così tanto ..dai che hai capito.."
"Barbara era un tipo all'antica, non intendeva concedersi fino al matrimonio!"
Annuii e tagliai il discorso, poi, per uscire dall'imbarazzo Matteo esclamò
"Certo che la fantasia non ti è mai mancata, come hai fatto a pensare che fosse incinta?"
"E' colpa dei serial che guardo con Camilla"
"Tipo le casalinghe psicopatiche?"
"Eh sì, proprio quelli "

CONTINUA.....
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3 commenti:

  1. ...anch'io avevo pensato fosse incinta, ma sarebbe stato troppo scontato...però...lei danzava....nell'incidente si fece male al ginocchio...mmmmhhh.....usssignur...quanto devo aspettare???????????:D

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  2. E' proprio bello queen, ma quando lo hai scritto? E' così fluido e chiaro il tuo modo di raccontare che sembra di viverlo in prima persona.
    Buona giornata.

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  3. @Chica > azz, devo postarlo tutto ;D

    @Federica > grazie Federica, l'ho scritto un po' di tempo fa. Questa è la versione reloaded. Un giorno ti racconterò cosa mi ha ispirato. Buona giornata anche a te ;D

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