"Non ti preoccupare, è una faccenda risolta da tempo"
Ero pietrificata. Barbara sembrava risoluta mentre finalmente mi svelava le ragioni di quell'astio durato anni.
"Non avevo idea del problema al ginocchio e tutto il resto, mi dispiace molto"
"Non devi dispiacerti. Io sono andata a sbattere con la macchina. E' stata una mia scelta ubriacarmi e mettermi al volante, nessuno mi ha costretto, anzi, forse da lassù qualcuno mi ha persino protetto. Dopo l'incidente l'auto era un groviglio di lamiere, ah, per la cronaca, non ho cercato di investirti davanti al palazzo del comune, arrivavo un po' veloce, ti vidi all'ultimo momento e credo il mio subconscio abbia fatto il resto!"
Non sapevo se restare in silenzio oppure farle tutte le domande che avevo ripetuto in testa, come una filastrocca, milioni di volte. Sembrava ben disposta; ne approfittai.
"Scommetto che ti è venuto un colpo quando mi hai visto con Camilla!"
"Sapevo che eravate amiche, speravo non al punto da frequentarvi così tanto; dopo un po' me ne sono fatta una ragione"
"Ci tengo a dirti che non ti ho rubato Matteo, quando l'ho conosciuto non sapevo che fosse già impegnato"
"Immagino che per lui fosse un dettaglio trascurabile! Vedi Alice, io ce l'ho avuta con te per tanto tempo, perchè era più comodo odiarti, noi non eravamo amiche, ed era più semplice scaricarti addosso tutta la colpa piuttosto che ammettere che il problema era Matteo. Ero innamorata di lui, anche se inconsciamente non l'ho mai perdonato per averti preferita a me, stavamo insieme e sarei passata sopra a tutto. Ti ho detto che ho perso una cosa preziosa, era la speranza, il coraggio di sognare ancora. Non avrei potuto più ballare, ero così disperata che mi aggrappai all'unica cosa che mi era rimasta. Credevo fosse amore..."
"Cosa è successo tra voi? perchè è finita?"
"Ti vidi piangere fuori dal bar, una domenica. Camilla, per spezzare una lancia a tuo favore, mi parlò di te e Massimiliano. Di quanto stavi male per lui, del triangolo con la tua amica Daniela. All'inizio ne fui contenta, la considerai una vendetta divina, poi mi feci un esame di coscienza, io non ero il tipo di persona che godeva delle disgrazie altrui. Le quattro pettegole della compagnia si affrettarono a raccontare che Matteo era corso a consolarti. Vidi come ti guardava, non mi avrebbe mai guardato in quel modo. Era inutile negare l'evidenza, non ti aveva dimenticato. Avevi vinto tu, un'altra volta. Non gli avrei più permesso di andare via. Quella sera, dopo quasi tre anni, presi l'unica decisione di cui non mi sono mai pentita, e lo lasciai. Troncai tutti i rapporti, non andai più ad aiutare sua sorella in negozio al sabato pomeriggio, smisi di andare nella sua stessa palestra, cambiai proprio giro. Tre mesi dopo Camilla si sposò.."
"E noi due eravamo le testimoni, oltre tutto le uniche single tra tutti gli invitati! "
"Avevo intenzione di chiarirmi con te, dopo averli accompagnati all'aeroporto, poi arrivò Matteo, dopo 73 giorni che non ci vedevamo. La prova del fuoco. Non mi fece alcun effetto. Invece notai la sua reazione quando ti incontrò. Quello sguardo..."
"Avrei voluto sprofondare, anche io avevo intenzione di parlarti, poi quando è comparso lui, con quel sorriso strafottente.."
"Non ero arrabbiata, più che altro imbarazzata. Mi sentivo di troppo. Il giorno dopo decisi di entrare in analisi. Il professor Perrone ha fatto un lavoro eccellente. Sono stati anni difficili, dolorosi; mi sono completamente messa a nudo, per la prima volta, dopo l'incidente, mi sono confrontata con la vita, e ho capito che avevo bisogno di morire per poter rinascere. Questo è successo tempo fa, sono cambiata da allora"
"Perchè sei stata così ostile quando ci siamo ritrovate nella stessa stanza?"
"Sono trascorsi 12 anni Alice. Non sapevo cosa ti era successo in tutto questo tempo, soprattutto non avevo idea di cosa pensassi di me, temevo che mi odiassi ancora!"
"Barbara, io non ti ho mai odiato, tu odiavi me, a me stavi antipatica di riflesso!"
"Non sapevo cosa aspettarmi. Diciamo che ho dovuto studiare la situazione, prima di affrontarla"
Avevamo rotto finalmente il ghiaccio e volli essere sincera fino in fondo.
"Ho parlato con Matteo, a dirla tutta è stata forse l'unica volta negli ultimi 12 anni!"
Barbara sorrise, come se conoscesse già la storia.
"Sapeva del tuo ricovero, glielo ha detto Valeria, in confidenza! L'ho cercato perchè volevo aiutarti"
"Alice, io credo nel destino, forse siamo finite nella stessa stanza d'ospedale perchè avevamo bisogno di confrontarci. Io avevo bisogno di perdonare, e tu d'essere perdonata. Magari non è strettamente legato a quello che è successo tra noi, potrebbe essere qualcosa di più trascendentale, però ci ha permesso di venirne a capo e di risolvere tutto, è un risultato di cui dobbiamo essere soddisfatte, non credi?"
Mi trovai d'accordo e sentii l'impulso di abbracciarla quando mi colse un senso di pesantezza e mi strinse fino a farmi addormentare di schianto. Il mattino dopo, quando mi svegliai, Barbara non c'era più.
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venerdì 12 marzo 2010
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..no è..?!
RispondiEliminaProprio adesso "Barbara non c'era più" ..e nemmeno si erano date il primo ultimo abbraccio..dimmi di no queen, dimmi di no..
Buon fine settimana.
...come non c'era più????
RispondiElimina