venerdì 26 marzo 2010

Instant karma #28

Mia madre mi guarda perplessa. Sto cercando di fare mente locale, niente da fare. Fisso il telefono, senza riuscire a comporre alcuna combinazione. Glielo rendo sconsolata e le chiedo se ha visto Camilla. Spalanca gli occhi, accenna un sorriso e mi da una carezza. Ci raggiunge papà, i lineamenti sono contratti dalla paura. Mi guarda dalla testa ai piedi e tira un sospiro di sollievo, volta lo sguardo verso mamma. Riconosco i gesti. Mi conforta. Penso alle cose peggiori, che Barbara stia davvero male e che Camilla sia con lei, in fondo è l'unica che conosce le sue condizioni, la sola persona alla quale permette di starle accanto. Una stilettata alla testa. Non riesco a trattenermi. Do di stomaco accanto al letto. Mamma afferra il pulsante e chiama gli assistenti. Arriva un inserviente col camice lilla. L'infermiera tranquillizza i miei genitori, è l'effetto collaterale del farmaco. Scivolo nell'incoscienza. Camilla è seduta accanto a me, sorride ed è bella come il giorno del suo matrimonio. Non parla. Gionata trotterella in un giardino, è un'immagine sfuocata, fuori campo una voce parla della principessa Amidala, Guerre stellari? Di fronte a me un medico nuovo, pure belloccio, osserva la motilità oculare. Assente. Oftalmoplegia, sentenzia categorico. Segue un elenco di parole di cui non riesco a seguire il filo logico. Ancora buio.

CONTINUA
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