giovedì 4 marzo 2010

Instant karma #7

Una mattina di dicembre Camilla venne a trovarmi direttamente nella stanza; Barbara era stata prelevata molto presto per sottoporsi a diversi esami, ne avrebbe avuto per tutto il giorno.
Ragionammo per ore e più ci pensavo e meno ne venivo a capo.
Camilla prese in mano la situazione e telefonò a Matteo; gli diede appuntamento in centro e lo raggiunse per l'ora di pranzo.
Tornò nel primo pomeriggio per raccontarmi nel dettaglio il loro incontro.
Matteo era molto diverso dal ragazzino conosciuto tanti anni prima. Fisicamente uguale, forse lievemente sovrappeso, caratterialmente forte, deciso, pratico.
Conversarono sugli anni trascorsi, sugli studi, il lavoro, i viaggi.
Lo lasciò parlare poi con una deviazione strategica sui bei tempi andati gli chiese che ne era stato della storia d'amore con Barbara.
Le raccontò che era la ragazza ideale ma a vent’anni lui non aveva la testa per un rapporto serio, come non l'aveva avuta in precedenza con me. Barbara era stata fin troppo paziente, si era reso conto che in certe situazioni era stato quasi crudele e col senno di poi avrebbe voluto fare ammenda. Prima di salutarlo gli chiese se mai aveva avuto occasione di parlare di me con lei e lui, candidamente, ammise che spesso mi aveva tirato in ballo come l'unica che gli aveva fatto girare la testa, la sola a cui sarebbe bastato un cenno e lui si sarebbe catapultato
Ci credo che Barbara mi odiava con ogni fibra del suo corpo, ne aveva ben donde!
Eppure non poteva essere l'unico motivo per cui mi odiava tanto.
Glielo avrei domandato al suo rientro

****
Aspettai tutto il pomeriggio poi mi addormentai.
Arrivarono gli inservienti per servire la cena, mi accorsi che Barbara non era al suo posto e per un attimo mi venne l'ansia.
L'infermiera mi rassicurò dicendo che era ancora in reparto per un controllo; quando entrò ero così contenta di vederla che mi mancò la favella.
Il mio silenzio le permise di cogliermi in contropiede
"Ho perso una cosa molto preziosa, ecco perchè ce l'ho con te"
"Che cosa, la tua virtù?"
Ribattei prontamente con pessimo umorismo.
"lascia stare, mi hai fatto una domanda, questa è la risposta"
"battuta infelice, scusami, ti va di parlarne? così chiariamo una volta per tutte"
"magari un'altra volta"
"ok, continuiamo il gioco del silenzio"
Barbara si voltò contrariata, di seppellire l'ascia di guerra non se ne parlava proprio.

CONTINUA
Riproduzione vietata ®

4 commenti:

  1. ..non è giusto..adesso aspetto a leggere i prossimi..ne faccio accumulare 2 o 3..perchè soffro troppo!!!

    Mi piace, brava!

    RispondiElimina
  2. le hai fatto perdere una cosa preziosa... La trama si infittisce! lo sai che ti aspetto, vero??

    RispondiElimina
  3. Ciao Queen B,bel racconto,scritto molto bene,aspetto il seguito.
    Buona notte.
    Un bacio.

    RispondiElimina
  4. @ Federica > li ho già preparati, sono a rilascio graduale, come i medicinali ;D
    GRAZIE ☺

    @ Biondatinta > la faccenda si complica...
    mi aspetti? confesso ci speravo! ☺

    @ Achab > ciao! hai letto dall'inizio oppure solo questo? Buonanotte ☺

    RispondiElimina